Il blocco USA favorisce
il furto delle marche cubane

 

 

1.04.2013 - www.granma.cu

 

 

Il vergognoso furto di marche cubane, negli Stati Uniti, continua ad essere permesso dalle autorità federali, che si riparano dietro le spurie regole del blocco economico, finanziario e commerciale che Washington pratica contro Cuba.

 

La scorsa settimana una commissione federale nordamericana ha stabilito che l’impresa General Cigar Co. Inc. può continuare ad utilizzare il nome della marca registrata Cohiba per i suoi sigari, negli Stati Uniti.

 

Questa è la sentenza più recente in una battaglia legale di circa 16 anni con l’impresa nazionale cubana di sigari per questa marca di Cuba.

 

La General Cigar, con sede a Richmond, in Virginia, sussidiaria della svedese Match AB, ha indicato che la commissione di giudizio e appello sulle marche registrate ha respinto la richiesta di Cubatabaco di far annullare l’uso del nome da parte della firma statunitense.

 

La Commissione ha sentenziato che - come hanno decretato i tribunali- dato che l’impresa cubana Cubatabaco non può vendere i suoi sigari negli USA per via dell’assurdo blocco imposto a Cuba, manca di personalità giuridica per fare causa in questo paese per la marca registrata Cohiba.

 

La General Cigar ha detto che vende i suoi sigari Cohiba, provenienti dalla Repubblica Dominicana, dentro gli Stati Uniti sin dal principio degli anni ’80 del secolo scorso e che ha ottenuto la prima registrazione di questa marca nel territorio degli USA nel 1981 Cohiba è la marca di maggior prestigio nel mondo del tabacco, ed è stata creata nel 1966, acquistando fama rapidamente, dalla registrazione.

 

Il suo nome è molto antico: nel 1492 i primi abitanti dell’isola di Cuba conoscevano e usavano la pianta del tabacco e chiamavano ‘Cohiba’ i rotolini rustici di foglie della solanacea che fumavano.

 

Le foglie che si usano per l’elaborazione dei veri Cohiba sono la selezioni della selezione delle 5 migliori foglie di prima qualità (Vegas de Primiera) delle aree di San Juan y Martínez e San Luis, nella regione di Vuelta Abajo.

 

Con simili falsi pretesti , i tribunali federali negli Stati Uniti hanno permesso anche il furto della famosa marca di rum cubano ‘Havana Club’ da parte della compagnia Bacardí, con un’altra decisione sovrana di disprezzo delle regole internazionali sulle marche, i brevetti e la proprietà intellettuale.