CONSEGUENZE DEL BLOCCO PRESENTI NEL TRASPORTO

 

 

15.10.2013 - www.granma.cu

 

 

La scarsità di trasporto pubblico risultato del blocco economico, commerciale e finanziario che per più di 50 anni il governo degli Stati Uniti impone a Cuba, impedisce di trasportare 60 milioni di passeggeri per anno dell'orientale territorio.


Reinaldo Liens, vicedirettore delle operazioni nell'Impresa di Trasporto della provincia di Santiago de Cuba, ha spiegato che per il servizio di autobus servono 750 mezzi e mediamente ne funzionano 170 al giorno.


Per dimostrarlo il dirigente ha fatto l’esempio del municipio di Santiago che richiede 350 mezzi al giorno e servono la popolazione solo 70 autobus; l'insufficiente stato tecnico e lo scarso parco auto lasciano un vuoto nel servizio dei 138 itinerari che esistono in tutta la provincia.


Ciò nonostante, annualmente superano i 52 milioni i passeggeri che utilizzano autobus, nove milioni che viaggiano tramite gli ispettori statali nei punti di’imbarco e 400.000 mediante “lance” che collegano le località del litorale, ha informato Liens.


Leonardo Díaz, direttore dell'impresa del ramo, ha sostenuto che è doppio lo sfruttamento dei mezzi, benché le norme esigano il contrario.


L'irrazionale blocco colpisce le 36 imprese e due rappresentative che operano per via marittima, aerea, automobilistica e ferroviaria nel territorio, e mette in pericolo anche la qualità stabilita per ogni attività.


I meccanici e gli operai della base di autobus Las Américas, in questa città, riconoscono che sono esorbitanti i prezzi delle parti e dei pezzi di ricambio, il che ritarda o lascia senza uso mezzi che possono ancora rendere di più alla popolazione.
Secondo Reinaldo Liens, nei primi sei mesi del 2013 sono stati ricostruiti più di 50 autobus e ne sono entrati in funzione altri 30 fabbricati a Gauanajay, come alternativa di modelli di auto dinanzi alla mancanza di organismi fornitori stabili.


Rosario Mojena che dipende del servizio per recarsi al suo centro di lavoro in diversi orari, assicura che deve uscire con un margine di 45 minuti per raggiungere l’autobus, anche questo colpisce il modo e la qualità di vita della sua famiglia.


Alle fermate i santiagueros si affrettano a entrare nei veicoli, i quali, quasi sempre, portano troppe persone e si complicano quando il viaggio è intercomunale, ha detto il dottor Meinardo Zayas.