La luce dell’Apostolo ha

illuminato la notte martiana

 

 

28 gennaio 2013 - www.granma.cu

 

 

Corone di fiori di Fidel e Raúl
in omaggio a José Martí

 

29.01 - Corone di fiori del Comandante in Capo Fidel Castro e del Presidente cubano, Generale d’Esercito Raúl Castro, sono state poste ieri lunedì 28, nel Mausoleo a José Martí, nel cimitero Santa Ifigenia, a Santiago di Cuba.

Inoltre sono state poste quelle inviate a nome dei Consigli di Stato e dei Ministri e del popolo di Cuba in occasione del 160º anniversario della nascita dell’Eroe Nazionale.

Durante la cerimonia politico-militare, sono state recitate poesie e cantate canzoni dedicate allo scrittore, pensatore, poeta e giornalista e la Banda di Musica dell’Esercito Orientale ha interpretato brani di contenuto patriottico, come ‘El Mambí’.

A questa così memorabile commemorazione hanno partecipato nella guardia d’onore, gli alunni della Scuola Interarmi delle Forze Armate Rivoluzionarie José Maceo, Ordine Antonio Maceo, di Santiago di Cuba, e della Scuola Militare Camilo Cienfuegos, della provincia di Ciego de Ávila, come riconoscimento ai risultati della loro preparazione.

Manuel Quiroga, di Guantánamo, studente del primo dei due centri, ha segnalato d’essere stato scelto per la terza volta e che questo lo inorgoglisce come giovane, così come Anabel Cruz, di Ciego de Ávila, che ha partecipato per la prima volta, ed ha avuto il privilegio di rappresentare ‘i Camilitos’ del paese.

Eliecer Sardiña, primo segretario dell’Unione dei giovani comunisti, parlando nella cerimonia ha ricordato l’intenso lavoro di Martí per fondare il Partito Rivoluzionario Cubano e organizzare le gesta libertarie del 1895, chiamate da lui “la Guerra Necessaria”.

Ugualmente ha evocato il suo pensiero, che ha spinto la Generazione del Centenario, alle azioni del 26 di luglio del1953, con gli attacchi alle caserme Carlos Manuel de Céspedes, di Bayamo e Moncada di Santiago di Cuba, rispettivamente, per difendere la dottrina del Maestro nell’anno del centenario della sua nascita.

Pionieri, studenti, combattenti della Rivoluzione, lavoratori e popolo sono accorsi al cimitero che custodisce i resti dell’Apostolo.

Hanno partecipato alla cerimonia Lázaro Expósito Canto, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e primo segretario nella provincia; dirigenti del Governo, di organizzazioni di massa e della Regione Militare.

La certezza che le nuove generazioni di cubani e cubane sapranno difendere e garantire la continuità di Cuba e della sua Rivoluzione è stata una delle idee espresse nel messaggio inviato dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, alle migliaia di giovani che questo 28 gennaio sono stati protagonisti della storica Marcia delle Torce.

 

Yuniasky Crespo Baquero, prima segretaria dell’Unione dei Giovani Comunisti, ha letto la lettera nella quale Raúl ha inviato un saluto speciale, infatti non è stato presenta a causa della celebrazione del I Vertice CELAC - della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici -  un incontro di fondamentale importanza per i processi d’integrazione dell’America Latina e dei Caraibi.

 

Raúl ha espresso anche la soddisfazione di aver visto che le bandiere impugnate dalla Generazione del Centenario sono oggi difese dalle nuove generazioni, con la certezza di preservare le conquiste della Rivoluzione.

 

Nel messaggio, il presidente cubano ha espresso agli studenti il suo desiderio di accompagnarli nella prossima marcia, per sfilare come fece 60 anni fa insieme ad un gruppo di giovani guidati da Fidel.

 

Presieduto da José Ramón Machado Ventura, primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, insieme ai membri del Burò Politico e del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, al corteo hanno partecipato migliaia di giovani e studenti della capitale, che hanno percorso la strada di San Lázaro fino alla Fragua Martiana, in omaggio al 160º anniversario del natalizio dell’Eroe Nazionale José Martí.

 

Lisara Corona, presidentessa della Federazione Studentesca Universitaria, ha sottolineato che la manifestazione del 28 gennaio è la riaffermazione eloquente dell’unità della gioventù cubana, sotto la guida dei principi e degli insegnamenti trasmessi dall’Apostolo.

 

I giovani hanno marciato per dimostrare si può contare su di noi per riaffermare e perfezionare il socialismo, come dovere supremo, ed assicurare il diritto di vivere in un paese libero e sovrano plasmato dai nostri padri e dai nostri nonni, ha segnalato.

 

La presidentessa della FEU ha spiegato che il corteo è stato anche un omaggio a Gerardo, Antonio, Ramón, Fernando e René, Cinque discepoli esemplari del maestro, le cui dottrine riempiono i loro cuori.

 

Nella Fragua Martiana è stata inaugurata un’esposizione di Antonio Guerrero, intitolata il “Verdadero Hombre”, dedicata all’Apostolo, la quale si sposterà in diversi centri e spazi pubblici dove ci si attende la partecipazione di molti giovani. All’incontro sono stati presenti i familiari dei Cinque Eroi.

 

 


60º Anniversario della Marcia delle Fiaccole


Martí per tutti i tempi!

 

 

23 gennaio 2013 - Roberto Torres Barbán - Roberto M. López de Vivigo www.granma.cu

 

 

“Sessant’anni dopo che la Generazione del Centenario impedì la morte delle idee del Maestro, i cubani evocheranno José Martí e i protagonisti della prima Marcia delle Fiaccole. La sera di domenica prossima, 27 gennaio, studenti e lavoratori di tutto il paese percorreranno le principali arterie dei loro municipi con la fiaccola in mano, per ricordare l’Eroe Nazionale nel 60º anniversario della sua nascita.

 

60 anni fa, nella notte del 28 gennaio, i giovani resero omaggio  a Martí nella Fragua Martiana, antica Cava di San Lázaro, dove l’Apostolo cubano fu condannato ai lavori forzati pur essendo un ragazzino, prigioniero del governo coloniale spagnolo.
60 anni fa, nella notte del 28 gennaio, i giovani resero omaggio a Martí nella Fragua Martiana, antica Cava di San Lázaro, dove l’Apostolo cubano fu condannato ai lavori forzati pur essendo un ragazzino, prigioniero del governo coloniale spagnolo

Le attività centrali si realizzeranno nella capitale, dove un’avanguardia giovanile scenderà come 60 anni fa dalla Collina Universitaria sino alla Fragua Martiana, nei primi minuti del 28 gennaio”, ha detto in una conferenza stampa Osnay Colina Rodríguez, membro del Buró Nazionale dell’Unione dei Giovani Comunisti.

 

Colina ha invitato ogni giovane partecipante alla Marcia, a conoscere bene le ragioni che motivarono coloro che, come loro, nello stesso giorno del 1953, fecero lo stesso percorso alla ricerca di un paese migliore e per il riscatto delle idee martiane di umanesimo e giustizia sociale.

 

‘Martí per tutti i tempi’ è la parola d’ordine delle attività di questa Marcia Rivoluzionaria e patriottica alla quale parteciperanno campioni olimpici, giovani lavoratori del settore non statale, studenti della Scuola Latinoamericana di Medicina, che hanno chiesto di sommarsi all’incontro.

 

Osnay Colina Rodríguez, ha precisato che all’arrivo della Marcia alla Fragua Martiana s’inaugurerà un’esposizione di otto dipinti che evocano l’immagine e il pensiero dell’Apostolo, inviati da un carcere “nel nord brutale e in subbuglio”, creati da Antonio Guerrero, uno dei Cinque Eroi cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti, per aver combattuto il terrorismo.

 

Yosuan Palacios, presidente del Movimento Giovanile Martiano de L’Avana, ha confermato l’arrivo, il 27 gennaio della Fiamma Martiana alla capitale, che sarà ricevuta da 160 giovani.

 

L’Organizzazione dei Pionieri José Martí ha annunciato che il 25 gennaio si effettuerà un’ accampamento nazionale con la parola d’ordine “Nacque l’uomo di Dos Ríos”, mentre la sfilata martiana, che si effettuerà il 28, in tutti i municipi dell’Isola, avrà la sua attività centrale in Piazza della Rivoluzione, dove saranno presenti cinquemila pionieri.

 

Alle 11.40 cominceranno le attività della Marcia con un omaggio a Julio Antonio Mella, e le parole della presidentessa della FEU, che daranno inizio alla peregrinazione.