Julio Antonio Mella

 

 

25 marzo 2013 - www.granma.cu

 

 

Nato il 25 marzo del 1903, appare iscritto nel Registro Civile come Nicanor McPartland. Bambino visitò varie volte New Orleans (negli USA) in compagnia di sua madre. Studiò in varie scuole cattoliche della capitale cubana. Nel 1921 termina il liceo nell’Istituto di “Segunda Enseñanza” di Pinar del Ríoe si iscrive alla facoltà di Diritto e Filosofia dell’Università de L’Avana.


Ricca della passione rivoluzionaria e feconda, la vita di Julio Antonio Mella è di quelle che nutrono come linfa vitale la storia degli uomini e dei popoli.


La sua fu una vita breve, ma molto dinamica, molto combattiva, molto profonda, e nonostante i suoi 26 anni d’esistenza fisica, Mella è una delle più straordinarie personalità di Cuba e dell’America Latina.


Dedicato totalmente alla lotta rivoluzionaria, Mella si divideva in molteplici attività e fronti vari. Iniziò la Riforma Universitaria nella bicentenaria Alma Mater, con la quale il movimento studentesco si inserì nella battaglia contro i mali della repubblica neocoloniale. Vincolò gli studenti agli operai. Organizzò il Primo Congresso degli studenti, fu artefice dell’Università Popolare José Martí e della Lega Antimperialista di Cuba e fondò con Carlos Baliño e altri rivoluzionari il primo partito marxista-leninista di Cuba.


Permeato dal pensiero martiano e dalla teoria marxista-leninista, Mella fu un lucido interprete della realtà della sua epoca, proclamò che dalla lotta antimperialista dipendevano la redenzione di Cuba e dell’America Latina.

“L’imperialismo, diceva, è il più grande nemico dell’America e per questo la lotta contro l’imperialismo di tutte le forze e le tendenze, da quelle operaie e contadine, alle borghesie nazionali - anche se queste in gran parte sono capaci di tradire - è la lotta più importante nel momento attuale.


Solo quelli con una mente zoppicante possono credere che la rivoluzione dei popoli d’America si è fermata con le guerre d’indipendenza che hanno prodotto queste fattorie chiamate repubbliche, dove governano uomini uguali e peggiori a volte dei Vicere e dei Capitani Generali spagnoli.


Julio Antonio Mella, in sintesi, fu la risposta precisa ed energica alla necessità di proseguire, nelle nuove condizioni storiche create dal dominio imperialista, la lotta liberatrice e rivoluzionaria che avevano iniziato Céspedes, Agramonte, Martí, Maceo, Gómez e gli altri eroi della Patria.


Dimostrò anche, date le circostanze, che quella lotta emancipatrice era inseparabile dal combattimento della classe operaia internazionale e di tutti gli sfruttati del mondo, contro l’imperialismo e il capitalismo.


Mella fuse genialmente in Cuba le tradizioni eroiche di ieri gli ideali e le aspirazioni popolari con il pensiero rivoluzionario universale del marxismo-leninismo, e con la lotta per il socialismo.


Vilmente assassinato in Messico per ordine del tiranno Gerardo Machado, detto “l’asino con gli artigli”, il 10 gennaio del 1929 , Julio Antonio Mella, “atleta olimpico della Rivoluzione”, come lo chiamò con tanta precisione il ministro degli Esteri della Dignità, Raúl Roa, scomparve solo fisicamente.


Mella vive e vivrà in eterno nell’opera della Rivoluzione.


Mella vive e vivrà in eterno nel profondo del cuore del popolo e di tutti gli operai e contadini della terra.

 

 

Corone di fiori di Fidel e

Raúl in omaggio a Mella

 

 

10 gennaio 2013 - Maria Elena Alvarez Ponce www.granma.cu

 

 

Corone di fiori del leader  storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, e del Presidente Raúl Castro, hanno accompagnato i ‘pini nuovi’, nell’omaggio a Julio Antonio Mella, a 84 anni dal suo assassinio in Messico.

 

Il Memoriale Mella, che custodisce le ceneri del fondatore della Federazione Studentesca Universitaria - FEU - e del primo partito marxista-leninista di Cuba, è diventato lo scenario principale degli omaggi degli studenti e dei giovani in tutta la nazione, a uno dei loro grandi paradigmi, morto a soli 25 anni.

 

Ai piedi della Collina Universitaria, testimone delle sue lotte di giovane impegnato con il suo tempo  e per un futuro migliore, il mondo studentesco si è riunito e sono state poste le corone di fiori del Consiglio di Stato e dei Ministri e in rappresentazione delle nuove generazioni di cubani. 

 

Vitale e presente in ogni battaglia della Rivoluzione, più che ricordato, così è stato onorato Julio Antonio, con canti e parole appassionate e con un rinnovato impegno di continuare la sua opera, in un omaggio nel quale non è mancato il tradizionale elenco dei martiri universitari.

 

“Mella è divenuto simbolo e bandiera di combattimento per la gioventù e il popolo di Cuba da quel fatidico 10 gennaio del 1929, quando ricette vari colpi di pistola in Messico, sparati da assassini agli ordini del tiranno Gerardo Machado”, ha sottolineato Yoandry Ferrales, vicepresidente della FEU nell’ Università de L’Avana.

 

Tra i suoi maggiori legati, ha citato precisamente questa organizzazione di massa che Mella fondò per lottare per le più giuste cause del mondo studentesco, per la Patria e l’ umanità tutta, e che con orgoglio può proclamare che nei suoi 90 anni di storia non è mai mancata alla  Rivoluzione.

 

Conversazioni, conferenze e seminari scientifici sul pensiero rivoluzionario di questo giovane formidabile si svolgono ora in tutta Cuba, oltre a visite nei luoghi relazionati con la sua breve, ma feconda vita; esposizioni, incontri culturali, presentazioni di libri ed altre azioni.

 


La gioventù cubana rincontra Mella

 

 

10 gennaio 2013 - Maria Elena Alvarez Ponce www.granma.cu

 

 

Studenti e giovani torneranno al Memoriale che custodisce le ceneri di Julio Antonio Mella in occasione dell’84º anno di commemorazione del suo omicidio in Messico da parte dei sicari comandati dal tiranno Gerardo Machado.

 

L’appuntamento ai piedi della scalinata dell’Università de L’Avana sarà il principale tributo tra i tanti organizzati a Cuba, nei parchi, nei pressi dei monumenti, nelle piazze, in ogni centro di insegnamento superiore, nei siti vincolati con la sua vita e le scuole ed i collettivi di lavoro che portano il suo nome.

 

Sarà l’omaggio dei “pinos nuevos” di oggi ad un giovane eterno, bandiera e trincea di combattimento di ogni tempo, il fondatore della Federazione Studentesca Universitaria (FEU) e del primo partito marxista-leninista di Cuba, il leader esemplare, l’infaticabile combattente ed il rivoluzionario coerente.

 

Lisara Corona Oliveros, la presidentessa della FEU, ha assicurato alla AIN che nell’omaggio nel Memoriale Mella non mancheranno i canti, la prosa ed i versi appassionati e le offerte floreali a nome degli studenti, dei giovani e di tutto il popolo di Cuba.

 

Allo stesso modo, nelle università e negli altri centri ci saranno incontri, conferenze e seminari scientifici, che avranno come tema centrale la fugace e feconda partecipazione ed il pensiero di questo giovane formidabile, del quale Fidel disse con ammirazione: “Nessun altro ha mai fatto così tanto in così poco tempo”.

 

C’è molto da studiare, scoprire ed imparare da Mella, dalle sue idee e dalla sua eredità, ha sottolineato Corona Oliveros, e tra i molti modi di rendergli omaggio in tutto il paese ha citato mostre, incontri, fiaccolate e gli appuntamenti con la Storia.

 

A tutto questo si aggiunge l’inizio del processo di analisi e di discussione nelle brigate (che sono la base della FEU) in occasione della convocazione all’VII Congresso, reso pubblico lo scorso 20 dicembre, in un atto centrale per il 90º anniversario di questa organizzazione di massa, la più antica del paese.

 

Essere come Julio Antonio, giovani del nostro tempo, costituisce la maggiore sfida, e le sue ultime parole, “Muoio per la Rivoluzione!”, devono guidare il pensiero e la condotta di una generazione, la cui missione suprema è quella di preservare e continuare l’opera di questi anni, ha concluso.