Martí: radice del giornalismo

 

 

16.03.2013 -  www.granma.cu

 

 

In José Martí si prolungano le radici dell’identità nazionale, in lui si ibridano il locale e l’universale, la teoria e l’atto della vita.


La sua opera giornalistica è attraversata dalla riflessione etica e dell’intenzione pedagogica; in lui confluivano le responsabilità sociali e l’arte, il giornalismo e il magistero.


Il sistema etico maritano influisce nell’estetico, e secondo Cintio Vitier, se basa nel principio dell’indipendenza, l’autoctonia; l’investigatore lo definiva cattedra della notizia, laboratorio dell’accaduto, effimero poeta. Ha estratto leggi e ha posto, con odore a inchiostro fresco, per sempre, la sua galleria di ritratti esemplari.


La fondazione del giornale Patria nel 1892 costituisce una delle opere che evidenziano meglio il suo servizio a favore della lotta per la libertà. Senza dubbio la sua opera giornalistica era cominciata alcuni anni prima.



José martí: il giornalismo impegnato
 


Nel marzo nacque il quotidiano Patria, sintesi e riassunto dell’impegno rivoluzionario, con la trasformazione sociale e la lotta per la giustizia.


Prima d’allora, già José Martí aveva realizzato altre pubblicazioni, El diablo cojuelo, in Patria Libre, e poi in organi di Spagna, Messico, Stati Uniti e Venezuela, in Honduras, Colombia e Uruguay.


Il carattere militante che lui attribuisce alla professione del giornalista ha molto a che vedere con il suo concetto di servizio alla causa dell’indipendenza.


Questo è Patria nella stampa. È un soldato... il Foglio Rivoluzionario dove s’insegnerà, da una scarpa sino al cadere morto, è l’arte di lottare per l’indipendenza del paese, scrisse l’Apostolo

Di sicuro, più che mai si deve guardare alla radice del giornalismo martiano, per continuare a scoprire l’essenza della nostra stessa identità.

 

 

 

Il legato di Martí nella

 

Giornata della Stampa

 

 

28.02.2013 -  M.Montoya www.granma.cu

 

 

La realizzazione del Seminario “Martí e la Stampa”, ieri 27 e oggi 28 febbraio, con lavori giornalistici e relazioni precede la Giornata per il Giorno della Stampa cubana, in provincia di Santiago di Cuba.

 

Auspicato dall’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC) e dalla Società Culturale José Martí, l’evento approfondirà la vita e l’opera del pensatore, patriota, giornalista e scrittore, che fondò il quotidiano Patria il 14 marzo dee 1892.

 

Il 1º marzo comincerà la Giornata, con il tradizionale omaggio all’Eroe Nazionale nel Mausoleo dove riposano i suoi resti, nel cimitero Santa Ifigenia, e parteciperanno lavoratori di differenti mezzi, pensionati, professori e studenti di Giornalismo dell’ Università d’Oriente.

 

L’organizzazione svilupperà un intenso programma di attività, tra le quali la consegna del Premio Provinciale Gloria Cuadras, che riconosce l’opera dell’anno nel lavoro professionale e nelle attività come affiliato nelle categorie della stampa scritta, radio, televisione, digitale e grafica.

 

Riceveranno omaggi i fondatori della UPEC, organizzazione che nel prossimo mese di luglio compierà 50 anni.

 

Tra costoro Omar de Moya, Rafael Carela, René Camacho, Blas Sierra, Sonia Franco, Reynaldo Rey Dubré, Rafael Lechuga, Vicente Pascual e Lucidio Sanciprian.

 

Lourdes Palau, presidentessa della UPEC in questo territorio, ha ricordatola programmazione, con il Seminario ‘Iris Sam in Memoriam’, convocato dall’ emittente Radio Revolución, gli scambi con gli studenti di giornalismo vincitori di concorsi e la consegna di giochi, libri e materiali scolastici ai bambini della sala di onco-ematologia, tra le tante iniziative.