Più di 200 persone condannate nel 2012 per lo

sfruttamento della prostituzione a Cuba

 

 

 15.10.2013 - www.cubadebate.cu

 

 

“Cuba implementa una politica di zero tolleranza alla tratta delle persone, un’azione di schiavitù di portata internazionale che degrada l’essere umano alla condizione di oggetto e di merce, e che costituisce una violazione ai più elementari diritti umani”, ha detto ieri, martedì 16,  la ministra di Giustizia, María Esther Reus,  presentando nel Centro della Stampa Internazionale il rapporto sul trattamento giuridico-penale della tratta di persone e di  forme di abuso sessuale, corrispondente al 2012.

 

Un totale di 224 persone sono state condannate nel 2012 per il reato di sfruttamento della prostituzione a Cuba, ha rivelato oggi un rapporto sul confronto del diritto penale contro la tratta di persone ed altre forme di abuso sessuale.

 

Tra i 241 processati per questa causa, 143 hanno ricevuto una sanzione di privazione della libertà ed altri 45 un lavoro correzionale con internamento, ha detto la ministra di Giustizia, Maria Esther Reus.

 

Ha aggiunto che attualmente sette stranieri sono stati condannati per corruzione di minorenni, connessa con l’abuso sessuale di minorenni.

 

Nei casi di prostituzione minorile, prevale il sesso femminile e di età media di 15 anni, mentre i bambini coinvolti di solito agiscono per iniziativa propria, secondo quanto ha segnalato il testo.

 

Ha detto che gli atti di abuso sessuale contro questo settore della popolazione sono rimasti a livelli molto bassi l’anno scorso, quando si sono presentate 2117 denunce, che corrispondono al 0,09% in un universo di 2260751 minorenni.

 

La maggior parte dei casi affrontati delle attività di prostituzione e dello sfruttamento della prostituzione nel paese non si qualificano come reato di tratta di persone, in linea con gli strumenti internazionali adottati in vigore, ha sottolineato la ministra di Giustizia.

 

Durante la presentazione del documento, Reus ha evidenziato il lavoro delle organizzazioni e dei ministeri cubani per affrontare e prevenire questo fenomeno, perché la loro attenzione è una priorità assoluta per lo Stato e per la società civile, ha detto.

 

Questo è il caso del Ministero del Turismo, che applica una serie di misure volte a prevenire il turismo sessuale nelle sue stesse strutture ed esige alle controparti straniere d’osservare queste regole, ha detto il rapporto.

 

La Federazione delle Donne Cubane ha 173 case d’orientamento per le donne e per la famiglia, che hanno offerto nel 2012 l’attenzione individuale ed il servizio di consulenza a 40710 persone, ha aggiunto.

 

Reus ha dichiarato che la nazione caraibica ha firmato e ratificato i principali strumenti internazionali sulla materia, come quello della Convenzione delle Nazioni Congiunte contro la Criminalità Organizzata multinazionale del 2000.

 

Nell’ambito della cooperazione con le forze di polizia straniere e l’Interpool, il Ministero di Giustizia fornisce il monitoraggio ed il controllo sulle persone identificate o che sono oggetto di ricerca internazionale per pedofilia, sfruttamento della prostituzione od altri reati sessuali, ha concluso.