Il cavo Cuba - Venezuela è attivo,

secondo gli esperti internazionali

 

 

 22.01.2013 - http://yohandry.com/

 

 

Le autorità cubane hanno posto in servizio il cavo sottomarino in fibra ottica ALBA-1 che migliorerà il traffico Internet. Il risultato è stato registrato dall'estero da un gruppo di osservatori indipendenti.
 

Il volume e i modelli di traffico in entrata dalla rete mondiale sono cambiati la scorsa settimana. A tale conclusione sono arrivati gli esperti della società Renesys (USA), considerata un' "autorità di intelligence in Internet".


La prima impresa a deviare sul cavo una parte significativa del suo traffico è stata la spagnola Telefónica. Come rivelato dall'analisi del 'routing'; l'uso di questa via sta permettendo che il flusso di dati digitali per l'isola sia più fluido rispetto a prima, quando gli isolani potevano usare solo la connessione satellitare.


La connessione via cavo è il frutto della cooperazione tra i governi di Cuba, Venezuela e Giamaica dentro l'Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nostra America, da cui ha ricevuto il nome. Ha comportato un investimento del valore di 70 milioni di $ e la posa di fibra ottica è di 1600 chilometri.


Il percorso del cavo attraverso il fondo del mare dei Caraibi ha avuto inizio nel 2007. Dopo vari ritardi, il progetto si è concluso nel 2011. Tuttavia, per più di un anno Cuba ha continuato ad utilizzare le via di accesso a Internet precedenti ad ALBA-1, incolpando l'embargo degli Stati Uniti per la scarsa qualità della connessione.


La particolarità dell'uso corrente del cavo, secondo gli esperti di Renesys, è che Cuba lo sfrutta solo per il traffico in ingresso, mentre le informazioni in uscita dall'isola continuano ad essere trasmesse a carico di tre satelliti.


La prima prova della messa in servizio del cavo è apparsa nello stesso giorno che il governo di Raul Castro ha eliminato la pratica di richiedere il permesso di uscita ai viaggiatori cubani. Gli esperti della società statunitense considerano questa coincidenza parte di una tendenza generale verso una maggiore apertura dello Stato cubano al mondo.

 

Cable Cuba-Venezuela está activo, según expertos internacionales

Las autoridades de Cuba han puesto en servicio el cable submarino de fibra óptica ALBA-1 que permitirá mejorar el tráfico de Internet. El logro ha sido registrado desde el exterior por un equipo observador independiente.
El volumen y los patrones del tráfico entrante por la red mundial cambiaron la semana pasada. A tal conclusión llegaron los expertos de la empresa Renesys (EE.UU.), considerada una “autoridad de inteligencia en Internet”.
La primera empresa en desviar por el cable una significativa parte de su tráfico fue la española Telefónica. Según reveló el análisis del 'routing', el uso de esta vía está permitiendo que la corriente de datos digitales a la isla sea más fluida que antes, cuando los isleños únicamente podían utilizar la conexión vía satélite.
La conexión por cable es fruto de la cooperación entre los Gobiernos de Cuba, Venezuela y Jamaica dentro de la Alianza Bolivariana para los Pueblos de nuestra América, de la que recibió el nombre. Supuso una inversión valorada en 70 millones de dólares y el tendido de fibra óptica es de 1.600 kilómetros.
El trazado del cable por el lecho del mar Caribe comenzó en 2007. Tras varios retrasos, en 2011 el proyecto terminó de materializarse. No obstante, durante más de un año Cuba siguió utilizando las vías de acceso a Internet anteriores a ALBA-1, responsabilizando al embargo estadounidense de la mala calidad de la conexión.
Lo peculiar del uso actual del cable, según los expertos de Renesys, es que Cuba solo lo aprovecha para el tráfico entrante, mientras que la información saliente de la isla sigue siendo transmitida por los tres satélites contratados.
La primera evidencia de la puesta en servicio del cable apareció el mismo día que el Gobierno de Raúl Castro eliminó la práctica de solicitar el permiso de salida a los viajeros cubanos. Los expertos de la empresa estadounidense consideraron esta coincidencia parte de una tendencia general hacia una mayor apertura del Estado cubano al mundo.