Cuba ricorda Chávez con

una “cantata” solidale

 

 

5.04.2013 - www.granma.cu

 

 

Artisti cubani offriranno oggi una “cantata” in omaggio a Hugo Chávez e in solidarietà con la Rivoluzione bolivariana, un mese dopo la scomparsa fisica del leader venezuelano.

 

La commemorazione si svolgerà nella sede de L’Avana dell’Istituto Cubano di Amicizia con i popoli e precede un grande concerto che si terrà domani con con lo stesso proposito nel teatro della Centrale dei Lavoratori di Cuba.

 

Questa iniziativa s’iscrive nel contesto del richiamo del detto Gruppo di Lavoro del Foro di Sao Paulo per la realizzazione azioni in omaggio alla memoria del defunto presidente e in appoggio alla candidatura di Nicolás Maduro nelle elezioni venezuelane del prossimo 14 aprile.

 

Lunedì scorso, l’organismo ha approvato la Dichiarazione di Caracas, che ha convocato la sinistra latinoamericana e dei Caraibi a difendere il legato di trasformazioni sociali, economiche e politiche del governo Chávez (1999-2013).

 

Inoltre ha dichiarato il presidente scomparso: “Eroe dell’America Latina e dei Carabi”, ed ha esortato a spiegare una campagna di solidarietà con il Venezuela e in appoggio a Nicolás Maduro, continuatore della causa e della guida del Comandante bolivariano.

 

Il documento finale di questo incontro ha invitato ad organizzare una giornata simultanea questo venerdì 5 aprile in tutte le capitali e nelle altre città del mondo, con meeting, incontri con la stampa e offerte di corone di fiori a Chávez, definito “Il Capo della lotta per la giustizia sociale e l’integrazione in America”.

 

Inoltre i partecipanti alle sessioni del Foro, hanno espresso la solidarietà con il diritto del popolo venezuelano d’eleggere il proprio destino ed hanno avvisato il mondo di fronte alla strategia dell’imperialismo e dei suoi alleati di non accettare la vittoria di Maduro nelle urne. Inoltre il Foro di Sao Paulo spiegherà la sua solidarietà nei giorni 12, 13 e 14 aprile e propizierà l’accompagnamento vigilante delle elezioni venezuelane.

 

 

La Casa de las Américas ha

reso omaggio a Hugo Chávez
 

 

 

27.03.2013 - Charly Morales Valido www.granma.cu

 

 

L’istituzione culturale cubana Casa de las Américas ha onorato il defunto leader venezuelano Hugo Chávez, elogiato come l’artefice dell’unità latinoamericana.

La grande Sala Che Guevara della Casa ha accolto diplomatici e intellettuali che hanno ricordato il legato integrazionista di Chávez, a 20 giorni dalla sua morte.

Il poeta e saggista cubano Roberto Fernández Retamar, presidente della Casa, ha negato che la scomparsa fisica dello statista venezuelano implica la scomparsa del suo enorme contributo.

“Le azioni di Chávez non sono del passato, ma sono il presente creatore e l’avvenire”, ha segnalato Retamar, autore del celebre saggio ‘Calibán’.

Il filosofo Aurelio Alonso ha parlado dell’influenza dell’Eroe Simón Bolívar nella Rivoluzione bolivariana, e lo storiografo Eusebio Leal ha parlato del socialismo e del cristianesimo nel leader.

 

 

Gli artisti cubani hanno reso

omaggio a Hugo Chávez

 

 

18.03.2013 -  www.granma.cu

 

 

“Hasta Siempre, indimenticabile amico”, si è intitolato il concerto che un gruppo di artisti cubani ha offerto sabato 16, nel pomeriggio, in omaggio al Comandante Presidente Hugo Rafael Chávez Frías, nella Casa dell’Alba Culturale, a L’Avana.

La cantata ha contato sull’attuazione del Coro Entrevoces, directo dalla maestra Digna Guerra, dai cantautori Vicente Feliú, Tony Ávila, Raúl Torres e la cantante Rochy Ameneiro.

Inoltre hanno offerto la loro musica e le loro voci, in omaggio al leader della Rivoluzione Bolivariana, il gruppo Clave y Guaguancó, Ruy López Nussa e La Academia, con i repentisti Héctor Gutiérrez e Papillo, tra i tanti artisti.


Questo concerto è stato uno dei momenti di commosso omaggio che il popolo cubano ha offerto al leader venezuelano deceduto il 5 marzo a Caracas, in tutta l’Isola.

 

 

Il pensiero etico-umanista e

 

antimperialista di Hugo Chávez

 

 

16.03.2013 -  Jesús Dueñas Becera www.granma.cu

 

 

Nella Galleria ‘14 de Junio’, biblioteca personale degli scrittori Froilán González e Adys Cupull, è stata inaugurata una sezione bibliografica dedicata al pensiero etico-umanista e antimperialista del comandante Hugo Chávez Frías.

 

Nella biblioteca ci sono opere su Simón Bolívar, José Martí, Antonio Maceo, Julio Antonio Mella, Ernesto Che Guevara e Fidel Castro.

 

Questo tesoro bibliografico si trova nella casa dei due intellettuali membri dell’Unione degli Scrittori e gli Artisti di Cuba (UNEAC), nel municipio Centro Habana.

 

Dal 1994 soddisfa la avidità di conoscenza dei vicini, dei maestri, professori, giornalisti, investigatori, combattenti della Rivoluzione cubana e studiosi, in genere, della vita e dell’ opera di queste grandi figure dell’indipendenza di Nuestra América.

 

All’emozionante incontro ha partecipato una nutrita rappresentazione di maestri e alunni di varie scuole del municipio citato, della Cattedra della Terza Etá e specialisti che collaborano con la Casa del Bambino e la Bambina.

 

Tra le opere a disposizione degli interessati, c’è la collezione di 23 numeri della rivista Correo del Alba, che si pubblica in Bolivia, con l’auspicio dell’ambasciata boliviana del Venezuela, con i libri ‘La Guerra Federal: Péndulo Histórico Bolivariano’ e ‘El Fuego Sagrado’, di Jacinto Pérez Arcay; ‘Bolívar: La personalidad’, di Salomón Susi Sarfati; ‘Venezuela en José Martí’, di Mirla Alcibíades, ‘Antes de que se me olvide’, di Rosa Miriam Elizalde; ‘Entrevista a Alí Rodríguez Araque’, con prologo di Hugo Chávez; ‘La nube negra’, por Germán Sánchez Otero; ‘Biografía de Simón Bolívar y Bolívar: Pensamiento precursor del antiimperialismo’, por Francisco Pividal.

 

In questo contesto, è stato fatto riferimento al volume ‘No solo de vida vive el hombre’, di Alí Primera, cantore del popolo venezuelano, e ad altri testi che analizzano il pensiero etico-umanista y antimperialista del defunto presidente e le conquiste della Rivoluzione.

 

Froilán e Adys hanno promesso di lavorare per realizzare nuovi materiali e metterli immediatamente al servizio degli amanti della lettura.

 

Nello stesso tempo hanno esortato i ‘piccoli principi’ a leggere, investigare e partecipare a un concorso sulla storia, la cultura, la letteratura e i costumi del fraterno paese sudamericano.

 

Al termine dell’incontro è stato intonato un frammento della canzone ‘Alma llanera’ dedicata alla memoria del Comandante Hugo Chávez Frías, il cui esempio continuerà vivo nella memoria poetica dell’umanità che oggi piange la sua irreparabile perdita.

 

 

La prima visita di

Chávez a Cuba

 

 

14.03.2013 -  Orlando Oramas Leon www.granma.cu

 

 

Cuba continua a rendere omaggio al comandante Hugo Chávez, la cui prima visita a Cuba è stata ricordata da Eusebio Leal, storiOgrafo della capitale cubana, che lo aveva invitato, incaricato dal presidente Fidel Castro diversi anni fa.

Leal ha ricordato che il comandante Chávez era uscito dal carcere nel 1994 e nello stesso anno lui lo aveva conosciuto in occasione di una conferenza su José Martí, nell’Ateneo di Caracas.


“Gli era interessato molto il tema di José Martí. E mi disse che quel che voleva era far giungere attraverso me un messaggio d’ammirazione per il capo della Rivoluzione, del suo amore per la Rivoluzione cubana”, ha ricordato Leal, intervistato da Habana Radio.

“Fidel Castro al mio ritorno mi chiese una specie di ritratto in prima persona, la mia visione dell’uomo. Io gli dissi com’era: magro, alto, la forza del suo sguardo, la convinzione con cui parlava, l’affetto che dimostrava per Cuba, e passò il tempo”.


Un giorno il Comandante mi chiese, a nome della Casa Simón Bolívar d’invitarlo per impartire alcune conferenze a Cuba.


Chávez giunse a L’Avana il 14 dicembre del 1994 in un volo commerciale e fu molto sorpreso vedendo il presidente cubano che lo aspettava con un abbraccio ai piedi della scaletta dell’aereo e questo ebbe una forte ripercussione nazionale e internazionale.


Secondo Leal, Fidel scoperse in Chávez un diamante che avrebbe conquistato le più alte vette nel discorso politico rivoluzionario e internazionalista.


“Credo che lui vide tutto con chiarezza, nitidezza e visione del futuro; fu Fidel che provò una simpatia infinita per lui”, ha aggiunto.


“Poi ricordo che quando andammo a Caracas, essendo Chávez presidente, per visitare la scuola dove Martí aveva insegnato, lui stesso ricordò i precedenti e il perchè era andato a Cuba dove in realtà io non lo avevo invitato: gli avevo solo trasmesso l’invito del capo della Rivoluzione.”


Un giorno si saprà sino a che punto quell’amicizia è divenuta palpabile e in che misura quella solidarietà si è manifestata in momenti molto difficili per Cuba. Una persona che inoltre era vicina a tutto quello che unisce il Venezuela a Cuba”, ha concluso Leal

 

 

Chávez, è il continuatore dell’opera di Bolívar

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, lo ha assicurato, parlando alla stampa nazionale, poco dopo il suo ritorno a Cuba, sabato 9 marzo, a mezzogiorno.

 

 

11.03.2013 -  Yaima Puig Meneses www.granma.cu

 

 

Raúl è ritornato in Patria e lo ha fatto con l’emozione riflessa nel viso, dopo le intense giornate vissute a Caracas, dove il mondo intero ha reso omaggio al grande uomo che è stato Chávez. La stessa terra santiaghera che aveva salutato il Presidente cubano alcuni giorni fa lo ha ricevuto e un’altra volta le sue parole sono storia, tracciano la rotta e marcano il cammino.

 

“Sono andato in Venezuela in rappresentazione del popolo cubano e sono andato con un grande dolore, quello stesso dolore che ha espresso la nostra popolazione nelle differenti iniziative, dove si sono resi gli onori a Chávez giovedì scorso e nei giorni seguenti, durante il lutto nazionale decretato nel nostro paese.

 

Da Caracas ho visto alla televisione le salve d’artiglieria sparate dalla Fortezza di San Carlos de la Cabaña, con le quali si è reso onore a Chávez a nome del popolo cubano e delle Forze Armate Rivoluzionarie”, ha dichiarato il Presidente cubano.

 

“Ed è stato un omaggio di tutta Cuba, come di tutto il continente, nel quale vari paesi hanno dichiarato il lutto ufficiale”, ha segnalato.

 

Parlando dei sentimenti vissuti nei giorni scorsi nella Patria Bolivariana, il generale Raúl ha ricordato che in Cuba: “In tanti di lotta abbiamo vissuto grandi perdite ed abbiamo l’esperienza del dolore che si prova, con tanti compagni morti in differenti circostanze, dopo la Moncada, nella continuazione della lotta sia guerrigliera, sia clandestina, mentre stavamo sulle montagne”.

 

E ha ricordato anche i sentimenti manifestati dal nostro popolo quando si recuperarono i resti del Che, dopo tanti anni e la gente riempì le strade per rendergli omaggio, così come tre giorni fa ha fatto per il leader bolivariano.

 

“Chávez è il prosecutore dell’opera di Bolívar, che ha tracciato il cammino nel continente e, come ho detto nel giorno in cui gli ho reso gli onori funebri, se n’è andato invitto, invincibile. È vero che ha sofferto tradimenti, che ha sofferto per momenti molto difficili durante il tentativo di colpo di Stato, ma il popolo lo aveva riscattato, quello stesso popolo che abbiamo avuto l’opportunità di vedere mentre gli rendeva omaggio, durate le ore in cui siamo stati là con sua mamma e gli altri familiari.

 

Parlando delle sue impressioni durante quei momenti, il Generale Raúl ha commentato che: “Osservava il viso delle differenti persone che giungevano ad omaggiare il loro Presidente ed in loro percepiva differenti reazioni, e che era impressionante vedere la grande quantità d’invalidi che giungevano sino là”, ha detto.

 

“E questo non è terminato, perchè la decisione del Governo del Venezuela d’esporre per un’altra settimana i resti di Chávez, permetterà di giungere lì a migliaia di venezuelani che lo vogliono vedere. E il popolo lo ha reclamato con la sua commozione”, ha sottolineato.

 

Ugualmente Raúl ha segnalato la presenza di diversi capi di Stato e di governo, con i quali ha condiviso la prima notte nella cappella ardente dove giaceva il corpo di Chávez, e dove lui era giunto accompagnato da Nicolás Maduro.

 

Nella cerimonia d’addio erano presenti circa 50 delegazioni di ogni tipo, di vari continenti, con un’enorme quantità di capi di Stato e di Governo ed anche una piccola rappresentazione di due congressisti democratici degli Stati Uniti.

 

“Erano sentimenti sinceri e c’era una grande unità tra tutti i partecipanti nell’emozione che sentivano”, ha valutato.

 

Inoltre il presidente della Repubblica di Cuba ha riflettuto sui giorni tesi e difficili che hanno vissuto nelle ultime ore e negli ultimi giorni della vita di Chávez, sia i dirigenti del Venezuela che tutta la famiglia, soprattutto sua mamma, donna Elena, che ha resistito e da vari giorni riceve le condoglianze dei capi delegazione che la salutano.

 

“È una donna di grande forza e che ama profondamente i suoi figli. Mi diceva che aveva perduto sua madre e che quello era stato un grande dolore, ma che la perdita di un figlio è incomparabile”.

 

“Io sono sicuro che i nuovi dirigenti avranno successo, come hanno detto loro stessi e come ha detto Maduro nella cerimonia d’addio. Sono stati educati da Chávez, che ha insegnato loro a reinterpretare la storia”, ha commentato, e a proposito delle parole dette da Nicolás Maduro durante la cerimonia d’addio, Raúl ha considerato che, anche se improvvisate, sono state impressionanti, molto serene, ferme e commoventi, ma anche con un grande contenuto politico e con un senso di unità nelle diversità che abbiamo in America Latina, e questo è anche uno degli obiettivi della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi – CELAC, lottare per l’unità mentendo le diversità”.

 

“Questo è stato l’ambiente che ha dominato là, con tanti capi di Stato e di Governo di tutto il continente che hanno partecipato, di quasi tutti i paesi, perchè nel caso in cui non c’era il presidente o il capo del governo, c’era almeno una delegazione a rappresentarlo.

 

E così posso dire che ritorniamo soddisfatti d’aver visto come si proietta la continuità della grande opera di Chávez e il gigantesco appoggio del popolo; sono sicuro ed ho la più assoluta fiducia nel successo che avranno il presidente Maduro e gli altri dirigenti che sono cresciuti sotto l’autorità di Chávez, e che nei momenti difficili che hanno affrontato e nei differenti momenti della storia della Rivoluzione venezuelana si sono forgiati.

 

 

Il Presidente Raúl Castro è tornato a Cuba dopo gli onori funebri al leader della Rivoluzione Bolivariana

 

 

Sabato 9, nella mattina, il presidente di Cuba, Raúl Castro, è ritornato nell’Isola dopo aver reso gli onori al leader della Rivoluzione Bolivariana, Hugo Chávez, nella cappella ardente nell’Accademia Militare del Venezuela.

 

Raúl Castro era giunto giovedì notte all’Accademia Militare per dire addio al leader della Rivoluzione Bolivariana, accompagnato dall’attuale presidente incaricato del Venezuela, Nicolás Maduro, e da altri membri del gabinetto esecutivo.

 

Entrando nel salone Simón Bolívar, dove si vegliano nella cappella ardente i resti del comandante Chávez, Castro ha abbracciato fortemente la madre del presidente, Elena Frías, e le figlie del presidente nazionale e quando si è avvicinato al feretro, il leader socialista ha dato l’addio al corpo di Chávez con il saluto militare, in segno di rispetto e ammirazione.

 

 

Personalità della cultura cubana evocano

il legato storico di Chávez
Yeanny González Peña

 

 

Personalità della cultura cubana hanno segnalato il legato storico dello scomparso presidente venezuelano, Hugo Chávez, e la sua gestione in difesa della vita umana.

"Chávez vivrà eternamente, perchè è passato alla storia e nella memoria dei nostri popoli”, ha affermato la prima ballerina assoluta Alicia Alonso, in una dichiarazione alla televisione nazionale.

 

La direttrice del Balletto Nazionale di Cuba ha segnalato il lavoro del presidente in difesa della vita e dei settori più umili del suo paese ed ha considerato che è stato un onore per il popolo cubano averlo avuto sempre vicino come un fratello insostituibile.

“Chávez non è morto! La sua storia sarà eterna per l’umanità”, ha detto commossa Alicia Alonso riferendosi alla scomparsa fisica del presidente venezuelano.

 

Il pianista cubano Frank Fernández ha espresso il suo cordoglio per la morte del leader rivoluzionario: “Il cui esempio dovremo seguire tutti noi latinoamericani”, ha detto.

 

I cubani hanno onorato, giovedì 7, il presidente Chávez, che ha lasciato nell’Isola un profondo legato di solidarietà e fraternità, in vari anni di continuate visite nell’Isola.

Il governo cubano, apprendendo la grave notizia, ha disposto il lutto ufficiale e nazionale, per rendere omaggio a colui che è stato definito “militare e patriota al servizio del Venezuela e della Patria Grande.

 

Inoltre sono state sparate 21 salve d’artiglieria dalla Fortezza di San Carlos de la Cabaña, a L’Avana, a mezzogiorno di venerdì 8 marzo.

 

 

 

 

 

Díaz Canel, Machado e Lazo hanno guidato l’omaggio

del popolo cubano al Presidente Hugo Chávez

 

 

8.03.2013 -  www.granma.cu

 

 

Il Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz Canel Bermúdez, il Vicepresidente José Ramón Machado Ventura e il Presidente del Parlamento cubano Esteban Lazo, hanno reso il primo omaggio a nome del popolo cubano al defunto Presidente venezuelano Hugo Chávez Frías nel tributo che è stato a lui dedicato nel Memoriale José Martí in Piazza della Rivoluzione.

 

Con l’ambasciatore venezuelano in Cuba, i principali dirigenti della Rivoluzione Cubana hanno posto dei fiori davanti ad una fotografia del Comandante Bolivariano affiancata da una Guardia d’Onore.

 

Migliaia di cittadini hanno fatto la fila dall’alba in Piazza della Rivoluzione, per esprimere il loro sentito omaggio e l’eterno ricordo del popolo cubano del caro amico.

In tutta Cuba si è reso omaggio nelle piazze principali di ogni città al Comandante Presidente Hugo Chávez.

 

 

Chávez sta cavalcando

 

per l’America Latina
 

La firma del libro di condoglianze di Roberto Fernández Retamar

 

 

8.03.2013 - Yurién Portelles  www.granma.cu

 

 

La fatica del deceduto presidente venezuelano Hugo Chávez non è terminata, perchè lui sta cavalcando per l’America Latina, ha affermato l’ intellettuale cubano Roberto Fernández Retamar.

 

"Non è per caso che è stato considerato con la ragione e con il cuore il continuatore di Simón Bolívar", ha affermato a Prensa Latina il presidente dell’istituzione culturale Casa de las Américas, a L’Avana.

 

Fernández Retamar è una delle personalità che sono andate a firmare nell’ambasciata del Venezuela a Cuba, il libro delle condoglianze, dopo la notizia della morte di Chávez.

 

Lo scrittore e poeta ha segnalato che Cuba piange Chávez, ma che è un popolo energico e valoroso, e che ha fiducia nella continuità del sua opera che ci riporta ai grandi momenti di lotta per l’indipendenza di Nuestra America.

 

Chávez non appartiene solo al popolo venezuelano agguerrito e leale, ma a tutti i latinoamericani.

 

“La sua fatica non è terminata e lui continua a marciare, sino alla vittoria, sempre!”, ha dichiarato ancora Retamar

 

 

Giustino di Celmo ha firmato il libro di

condoglianze per la morte di Hugo Chavez

 

 

8.03.2013 - Gioia Minuti www.granma.cu

 

 

Giustino di Celmo, accompagnato dalla scrittrice Acela Caner e da chi scrive, si è recato all’ambasciata del Venezuela ed ha scritto nel libro di condoglianze posto davanti a un ritratto del Presidente bolivariano che: “Un Hugo Chávez nasce una volta ogni cento anni tra un miliardo di uomini”, ed ha espresso le sue più sentite condoglianze all’ambasciatore del Venezuela, visibilmente commosso.

 

Accanto al ritratto di Chávez e attorno, nell’entrata della sede diplomatica, c’erano decine e decine di grandi corone di fiori, rose soprattutto, tra le quali spiccava quella della Casa dell’ALBA Culturale, dove Hugo Chávez era stato all’inaugurazione, composta da bellissime rose bianche.

 

La Guardia d’Onore si succedeva in continuazione e i diplomatici accreditati a L’Avana hanno fatto lunghe code per poter scrivere le loro parole d’addio al grande leader, presidente e amico.