Cultura

 

 

Un impegno del  mondo: alfabetizzare,

alfabetizzare…

 

 

9.09.2013 - Margarita Barrios www.granma.cu

 

 

Questo 8 settembre si celebra il Giorno Mondiale dell’Alfabetizzazione, dichiarato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) dal 1967 con l’obiettivo di svegliare  la coscienza della comunità internazionale e  giungere ad un impegno internazionale in materia d’educazione e sviluppo. Senza dubbio, nonostante gli anni trascorsi, l’analfabetismo relega milioni di uomini e donne nell’ignoranza.

 

Secondo gli ultimi dati resi noti  dalla UNESCO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura - nel mondo attuale ci sono 774 milioni di adulti analfabeti. Due terzi sono donne e la gran maggioranza vive in Asia e nell’Africa Sub sahariana.

 

Inoltre il rapporto segala che 67 milioni d bambini che dovrebbero frequentare le elementari usufruiscono del loro diritto all’educazione.

 

Cuba, invece, il prossimo 22 dicembre celebrerà il 52º anniversario dalla dichiarazione di Territorio Libero dall’Analfabetismo.  Prima del 1959, una  gran parte della popolazione dell’Isola era analfabeta totale o funzionale, c’erano 10.000 aule senza maestri, e paradossalmente, migliaia d’insegnanti disoccupati, mentre l’Educazione Superiore era un sogno  irraggiungibile per la maggioranza.

 

Non era per caso che una delle proposte del Programma della Moncada si riferiva all’educazione, e una delle prime azioni del Governo rivoluzionario fu la realizzazione della Campagna di Alfabetizzazione.

 

Nonostante l’aggressione mercenaria a Playa Girón, nell’aprile del 1961, migliaia di giovani restarono nei campi e nelle  città, portando la luce dell’insegnamento e Cuba fu dichiarata  Territorio Libero dall’Analfabetismo il 22 dicembre dello stesso anno.

 

Non soddisfatta con questa conquista nazionale, Cuba ha aiutato il mondo ad affrontare questo flagello. Su suggerimento del  Comandante in Capo Fidel Castro, nel 2001  è iniziato lo sviluppo di un metodo che combina numeri e lettere per insegnare a leggere e scrivere, con il supporto di audiovisivi.

 

All’epoca la Dottoressa in Scienze Pedagogiche, Leonela Relys Díaz, prestava la sua collaborazione internazionalista in Haiti, dove ha svolgeva il compito iniziale raccomandato dal leader storico della Rivoluzione.

 

La dottoressa Relys,  che aveva partecipato giovanissima alla Campagna d’Alfabetizzazione in Cuba, divenne così l’autrice del metodo “Io sì posso”, applicato per la prima volta in Venezuela nel 2003, paese che è stato dichiarato Territorio Libero dall’Analfabetismo,  come anche  Bolivia e Nicaragua grazie ad uguali pratiche.

L’offerta altruista di Cuba alla UNESCO per contribuire alla riduzione del tasso di analfabetismo nel mondo, ha fatto sì che più di sette milioni di persone in 30 paesi hanno imparato a leggere e scrivere.

 

Per questo contributo, Cuba ha ricevuto nel 2001 e nel 2002 una menzione d’onore del Premio di Alfabetizzazione Rey Seijong, assegnato dalla UNESCO, e nel 2006 ha ricevuto questo premio, per lo sviluppo dei programmi di alfabetizzazione in differenti parti del mondo.

 

Questo aiuto internazionale non si ferma.   

 

Sono notizie che 216.876 cittadini angolani hanno ricevuto il loro diploma di  alfabetizzati  con il  metodo “Io, sì posso”; in Argentina più di 24.000 persone hanno imparato a leggere e scrivere grazie all’aiuto cubano e in vari Stati dov’è terminata l’applicazione del programma, la continuità degli studi è favorita con altri progetti come “Già so leggere e  scrivere” e “Io sì posso continuare”.