Cultura - danza

 

 

Dolore e gratitudine nell’addio

al padre del balletto cubano

 

 

 30.07.2013 - Charly Morales Valido www.granma.cu

 

 

Gli appassionati della danza hanno pianto la morte di Fernando Alonso, considerato il padre del Balletto Nazionale di Cuba (BNC).  

 

La scomparsa  di Alonso (1914-2013) ha addolorato tutti coloro che lo ricorderanno sempre per la sua tenacia e il desiderio di lavorare per lo sviluppo dell’arte tanto amata.

 

Era l’uomo che ha dato il suo nome alla ballerina più famosa di Cuba, che ha meritato lo status di Prima Ballerina Assoluta, ed è venerata in tutto il mondo, Alicia Alonso.

Nel lobby del Teatro Nacional di Cuba, sede provvisoria del BNC, si sono incontrati i suoi alunni e gli ammiratori ed anche il vicepresidente Miguel Díaz-Canel, per rendergli un omaggio postumo.

 

Regina Balaguer – direttrice del Balletto di Camagüey, fondato da Alonso nel 1975, ha assicurato che questa compagnia ha raggiunto livelli superiori grazie al Maestro deceduto e che mantenere questi livelli sarà un omaggio al suo esempio.

 

Il coreografo Santiago Alfonso, Premio Nazionale della Danza,  ha segnalato il legato di Alonso e la pedagoga  Ramona de Saá  ha sottolineato la capacità intellettuale di chi era noto come “il Principe”, nei suoi anni di ballerino.

 

Il critico Arnold Haskell lo ha descritto come un maestro, uno scientifico e un artista,  capace d’insegnare un classicismo di taglio raffinato e farlo dialogare con il linguaggio più moderno.

 

Questo rigore che ha saputo trasferire nell’insegnamento del balletto e della creazione della prestigiosa scuola, obbediva anche al fatto che Alonso aveva  avuto come professori Mijail Mordking, Mijail Fokine y Alexandra Fedórova.

 

Nel  1937 aveva debuttato come ballerino nella  Compagnia Mordking Ballet e poi aveva insegnato in  Russia, Stati Uniti, Bulgaria, Argentina, Brasile, Messico, Uruguay, Venezuela, Colombia, Perù e Cina.

 

Nel  1948 aveva fondato il BNC con suo fratello Alberto e Alicia Alonso, che allora era sua moglie, e dopo il suo ultimo spettacolo come ballerino, nel 1956, si era dedicato all’insegnamento del balletto, sino alla sua morte.

 

Noel Bonilla, professore di Teoria della Danza nell’Università cubana delle Arti, lo ha considerato l’artefice per eccellenza del conquiste del balletto cubano e della sua scuola, un moltiplicatore di sogni e guaritore di utopie.