Il ministro di Salute Pubblica ha

enumerato le priorità del settore

 

 

 

23.03.2013 - Iris de Armas Padrino www.granma.cu

 

 

 

La battaglia contro le malattie onco-proliferative (i cancri), quelle trasmissibili e l’invecchiamento della popolazione, sono le priorità del sistema di salute cubano nel 2013 ha affermato a L’Avana Roberto Morales Ojeda, titolare del settore.

 

In un incontro con la stampa specializzata, il ministro ha reiterato che altri propositi sono l’incremento della qualità e la soddisfazione della popolazione, partendo da una miglior attuazione dei medici e dalla soluzione dei problemi amministrativi e logistici.

 

Morales Ojeda ha sottolineato la necessità di continuare a rendere sostenibile ed efficiente il sistema di salute, con enfasi nella continuazione delle trasformazioni e di una miglior risoluzione dell’attenzione primaria, con cui si possono risolvere l’80% dei problemi sanitari della popolazione. Esistono circa 800 gruppi di lavoro che operano in 11.506 consultori nel paese, per riscattare i concetti di base del programma del medico e dell’ infermiera della famiglia, creato dal leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, en 1984.

 

Morales Ojeda ha insistito nell’importanza del metodo clinico ed ha risaltato che questo non è solo il patrimonio dei medici, ma anche del personale infermieristico e degli altri professionisti delle scienze mediche.

 

Proseguire nello sforzo per continuare a migliorare i principali indici sanitari, diminuire la mortalità infantile e materna sempre più, sono i principali obiettivi del 2013, ha aggiunto il ministro, anticipando che le cifre sono al disotto della tappa precedente.

 

Per il secondo anno, Cuba ha realizzato più di un milione di operazioni chirurgiche e si lavora per eliminare le liste d’attesa.

 

Il cancro è la prima causa di morte in 10 province e, dicono gli esperti, il primo motivo degli anni di vita potenzialmente perduti e il principale ostacolo per giungere all’ aspettativa di vita dei cubani, di circa 80 anni.

 

Il 18,3 % della popolazione dell’Isola ha più di 60 anni, per cui di fronte al problema dell’ invecchiamento, il sistema di salute prepara le risorse umane ed sviluppa un piano di ristrutturazione per migliorare le condizioni delle case degli anziani e dei nonni, ha detto ancora il ministro.