Chi accusa i nordamericani?

 

 

5.05.2013 -  Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Gli Stati Uniti che si arrogano il diritto di fare liste e condannare quanti vogliono per presunte violazioni dei diritti umani, hanno trascorso la loro vita violando e calpestando i diritti della gente nel mondo. Per questo non ci sono agenzie delle Nazioni Unite capaci di accusarli.

Solo per i piani di assassinio conosciuti, approvati da vari presidenti di questo paese, dovrebbero essere sanzionati da un tribunale internazionale.

Alcuni casi sono stati:

Nel 1949 hanno approvato il piano per assassinare il leader coreano Kim Ku, nel 50 il premier cinese Chou En Lai, nel 1962 il presidente indonesiano Sukarno, nel 1953 Mohammed Mossadegh, il premier della Repubblica dell'Iran, nel 1955 a Jawaharlal Nehru, Primo Ministro dell'India.

Nel 1957, Gamal Abdel Nasser, presidente dell'Egitto. Nel 1961 François Duvalier, presidente di Haiti. Nello stesso anno Patrice Lumumba, primo ministro del Congo. Dal 1960 al 2000 oltre 600 piani contro la vita di Fidel Castro, Presidente di Cuba, alcuni di loro riconosciuti da una commissione dello stesso Congresso degli Stati Uniti. Nel 1965, Charles De Gaulle, Presidente della Francia. Nel 1970 il generale René Schneider, capo dell'esercito cileno e nel 1976 l'allora primo ministro giamaicano Michael Manley. Più recenti sono le invasioni delle Repubbliche di Afghanistan, Iraq e Libia, dove il numero di civili morti assomma a centinaia di migliaia, molti dei quali con l'uso di droni che commettono "errori sfortunati". Di questo neppure una parola di condanna.

Neppure possiamo dimenticare i crimini contro il Vietnam che ancora paga  le conseguenze degli agenti chimici e biologici utilizzati contro il suo  valoroso popolo.

Dal 6 febbraio
100 dei 166 detenuti illegali nella base navale situata nel territorio occupato di Guantanamo a Cuba, rimangono in sciopero della fame per protestare contro la loro detenzione da 11 anni, senza avere ancora un formale atto d'accusa, il diritto ad un giorno in tribunale, l'accesso ad un avvocato difensore e ricevere visite dalle loro famiglie, come tutti gli esseri umani.

Con questa storia piena di sangue e crimini contro l'umanità, perché non si condanna in forma sistematica e completa gli Stati Uniti e molte organizzazioni internazionali accettano servilmente che questo paese accusi gli altri di essere violatori dei diritti umani per il solo fatto di voler essere liberi senza il giogo imperiale? Quando l'ONU e il suo Consiglio di Sicurezza  adotteranno una risoluzione di condanna ed esiga cambiamenti agli Stati Uniti?

Molta vergogna  manca ai governi in questo mondo, per porre fine a tanta ingiustizia. I popoli non si sbagliano.

 

 

¿Quién acusa a los norteamericanos?
arthur Gónzalez

Estados Unidos que se abroga el derecho de hacer listas y condenar a cuantos desee por supuestas violaciones de los derechos humanos, se ha pasado la vida violando y pisoteando los derechos de la gente en el mundo. Para esto no existen organismos de Naciones Unidas capaces de acusarlos.
Solo por los planes de asesinato conocidos, aprobados por diferentes presidentes de ese país, deberían estar sancionados por un tribunal internacional.
Algunos de casos fueron:
En 1949 aprobaron el plan para asesinar al líder coreano Kim Ku, en los 50 al premier chino Chou En Lai, en 1962 al presidente de Indonesia Sukarno, en 1953 a Mohammed Mossadegh, premier de la república de Irán, en 1955 a Jawaharlal Nehru, primer ministro de la India.
En 1957 a Gamal Andel Nasser, presidente de Egipto. En 1961 a François Duvalier, presidente de Haití. En el propio año a Patricio Lumumba, primer ministro del Congo. Desde 1960 hasta el 2000 mas de 600 planes contra la vida de Fidel Castro, presidente de Cuba, algunos de ellos reconocidos por una comisión del propio Congreso norteamericano. En 1965 a Charles De Gaulle, presidente de Francia. En 1970 al General René Schneider, Jefe del ejército de Chile y en 1976 al entonces primer ministro de Jamaica Michael Manley. Mas recientemente están las invasiones a las repúblicas de Afganistán, Irak y Libia, donde los muertos civiles suman cientos de miles, muchos de ellos con el empleo de aviones no tripulados que cometen “errores lamentables”. De esto ni una palabra de condena.
Tampoco podemos olvidar los crímenes contra Vietnam que aun paga las consecuencias de los agentes químicos y biológicos empleados contra su valeroso pueblo.
Desde el 06 de febrero, 100 de los 166 detenidos ilegales ubicados en la Base Naval, que tienen enclavada en el territorio ocupado de Guantánamo en Cuba, se mantienen en huelga de hambre, como protesta a su detención desde hace 11 años, sin que tengan aun una acusación formal, derecho a un día en la corte, acceso a un abogado defensor y a recibir visitas de sus familiares como todo los seres humanos.
Con esta historia cargada de sangre y crímenes de lesa humanidad, ¿por qué no se condena de forma sistemática y global a Estados Unidos y muchos organismos internacionales aceptan de forma servil que ese país acuse a otros de violadores de los derechos humanos por el solo hecho de querer ser libre sin el yugo imperial? ¿Cuándo la ONU y su Consejo de Seguridad aprobarán una resolución de condena y le exija cambios a los Estados Unidos?
Mucha carga de vergüenza falta en gobiernos de este mundo, para acabar con tanta injusticia. Los pueblos no se equivocan.