Dove sono le libertà in Europa

 

 

4.10.2013 - http://heraldocubano.wordpress.com/

 

 

Il presidente del Gruppo Popolare al Parlamento Europeo, Joseph Daul, ha invitato il Governo cubano a rispettare le libertà fondamentali.

In pieno accordo con le posizioni degli Stati Uniti, il parlamentare parla, senza alcun fondamento, perché Cuba dimostra, tutti i giorni, queste libertà.

I cubani hanno il pieno diritto all'istruzione, all'alimentazione, alla salute, alla cultura, al movimento, alla religione , scegliere con chi fare sesso, ed esprimere quello che pensano, anche se le campagne nemiche si sforzano di far credere agli altri il contrario.

Se in Cuba non ci fosse la libertà di parola, come si spiega che la maleducata ed ignorante Berta Soler autoproclamatisi, per sua volontà, presidente del mercenario gruppo delle Dame in Bianco possa offrire, quotidianamente, dichiarazioni alle agenzie di stampa straniere, o percorrere diversi isolati a piedi, per una delle strade principali della capitale, gridando per la libertà senza essere disturbata da nessuno? Che cosa dire circa la blogger ufficiale di Washington Yoani Sánchez Cordero?

Non sa l'eurodeputato che i contras, salariati dai nord  americani, pagati con parte dei
20 milioni di $ l' anno che approva il presidente Barack Obama, si muovono liberamente nel paese e accedono, tutti i giorni senza difficoltà, alla missione diplomatica degli Stati Uniti, dove ricevono orientazioni, preparazione e riforniscono d'informazione i diplomatici e funzionari di intelligence?

Nel frattempo in Europa ammontano a milioni i cittadini che non hanno lavoro né opportunità per mandare i loro figli a scuola, migliaia vengono sfrattati dalle loro case e quando cercano di fare uso della libertà di espressione vengono brutalmente picchiati dalle forze repressive, bagnati con potenti getti d'acqua lanciati da autopompe e attaccati con proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Questo è essere liberi?

Scene simili non si vedono a Cuba dal 1958, quando il dittatore Fulgencio Batista, figlioccio protetto dal Governo degli Stati Uniti, reprimeva criminalmente il popolo cubano e non ebbe mai il rifiuto del parlamento europeo.

Sarebbe auspicabile che il signor Joseph Daul, facesse un giro per le strade di Grecia, Spagna , Portogallo, Italia, Francia o Germania, in modo da poter comprovare il modo in cui si trattano i cittadini di quei paesi che cercano di rivendicare i propri diritti e libertà fondamentali.

Dopo aver comprovato mi piacerebbe conoscere i suoi commenti.
 

 

Dónde están las libertades en Europa

El presidente del Grupo Popular en el Parlamento Europeo, Joseph Daul, hizo un llamamiento al Gobierno cubano para que respete las libertades fundamentales.
En total consonancia con las posiciones norteamericanas, el parlamentario habla sin basamento ninguno, pues Cuba demuestra cotidianamente esas libertades.
Los cubanos tienen pleno derecho a la educación, alimentación, salud, cultura, al movimiento, a la religión, escoger con quien tener sexo, y expresar lo que piensan, aunque las campañas enemigas se empeñan en hacerle creer a los demás lo contrario.
Si en Cuba no hubiese libertad de expresión, ¿cómo se explica que la grosera e inculta Berta Soler, auto proclamada por su propia voluntad como presidenta del asalariado grupo Damas de Blanco, pueda ofrecer declaraciones a las agencias de prensa extrajera de forma cotidiana, o recorrer varias cuadras a pie por una de las vías principales de la capital, dando gritos de libertad sin ser molestada por nadie? ¿Y qué decir de la bloguera oficialista de Washington Yoani Sánchez Cordero?
¿No sabrá el eurodiputado que los contrarrevolucionarios asalariados de los norteamericanos, pagados con parte de los 20 millones de dólares anuales que aprueba el presidente Barack Obama, se mueven libremente en el país y acuden diariamente sin dificultades a la misión diplomática norteamericana, donde reciben orientaciones, preparación y abastecen de información a sus diplomáticos y oficiales de inteligencia?
Mientras, en Europa, suman millones los ciudadanos que no tienen empleo, ni posibilidades de enviar a sus hijos a las escuelas, miles son desalojados de sus casas y cuando intentan hacer uso de la libertad de expresión, son golpeados brutalmente por los órganos represivos, mojados con potentes chorros de agua lanzados por carros bombas, y atacados con balas de goma y disparos de gases lacrimógenos. ¿Eso es tener libertad?
Escenas como similares no se ven en Cuba desde 1958, cuando el tirano Fulgencio Batista, ahijado protegido por el Gobierno norteamericano reprimía criminalmente al pueblo cubano y nunca tuvieron el rechazo del parlamento europeo.
Sería conveniente que el señor Joseph Daul, se diera una vuelta por las calles de Grecia, España, Portugal, Italia, Francia o Alemania, para que pudiera comprobar como se trata a los ciudadanos de esos países que intentan reclamar sus derechos y libertades fundamentales.
Después de comprobarlo me gustaría conocer sus comentarios.