ONU: Cuba sollecita una legislazione

per l’uso dello spazio ultraterrestre

 

 

25.10.2013 - www.granma.cu

 

 

Cuba ha difeso nell’ Assemblea Generale delle  Nazioni Unite una legislazione che garantisca l’uso pacifico dello spazio ultraterrestre ed eviti lo sviluppo di corse spaziali alle armi.

 

Nella Quarta Commissione dell’Assemblea, la delegata cubana Lilianne Sánchez, ha segnalato che normativa vigente è insufficiente per impedire la militarizzazione dello spazio e la sistemazione di armi  nucleari in questo spazio.

 

La diplomatica dell’Isola ha reiterato l’importanza che i paesi lavorino uniti e senza discriminazione, per ottenere un utilizzo ottimo e responsabile delle possibilità limitate che offrono le investigazioni e le applicazioni spaziali.

 

“Si tratta d’impedire la distruzione definitiva del promettente futuro delle applicazioni spaziali, per evitare maggiori minacce per la specie umana”, ha avvertito, parlando nella Commissione di Politica speciale e Decolonizzazione.

 

Inoltre ha ricordato che il progresso scientifico e tecnologico, il commercio nello spazio ultraterrestre e la partecipazione del settore privato, rappresentano uno scenario che dimostra l’urgenza di definizioni e dello sviluppo del Diritto Spaziale Internazionale.

 

A proposito del tema, Cuba ha lodato il lavoro della Commissione sull’utilizzo dello spazio Ultraterrestre con Fini Pacifici (Copuos),  un ente della ONU creato dalla sua Assemblea Generale nel 1959.

 

Per l’Isola, questa entità deve svolgere un ruolo speciale nella diffusione e nella promozione dell’uso pacifico dello spazio ultraterreste e del perfezionamento dei principi etici e degli strumenti legali che garantiscono un uso assolutamente pacifico, giusto e non discriminatorio di tutte le applicazioni.

 

La sicurezza  alimentare e il controllo del  cambio climático sono alcuni dei settori nei quali la comunità internazionale  può ricevere benefici, con i passi avanti fatti nell’uso dello spazio.

 

Negli ultimi anni alcune potenze hanno fatto passi avanti con fini bellici,  partendo dalla collocazione di satelliti e dispositivi per lo spionaggio e l’ubicazione precisa di obiettivi, tra l’altro.

 

Gli Stati Uniti marciano alla testa dei programmi militari in questo senso, con iniziative del Pentagono destinate alla distruzione di satelliti, alla trasmissione di alte velocità o l’uso dei resti di artefatti che sono in orbita per costruire nuovi apparati chiamati “satelliti zombi”.