Cuba
figura tra i paesi latinoamericani con grandi progressi in
materia d’insegnamento e conta su un sistema educativo solido e
avanzato, ha detto a Parigi la direttrice generale della UNESCO,
Irina Bokova.
In una dichiarazione a Prensa Latina la funzionaria ha precisato
che per quel che riguarda le meta dell’educazione per tutti, il secondo
obiettivo di sviluppo del millennio della ONU, Cuba attualmente ha gli indici
più elevati e le sue ambizioni vanno anche molto al di là.
Irina Bokova ha segnalato come un esempio per altri paesi la
campagna di alfabetizzazione realizzata dalla nazione cubana, che ha eliminato
completamente questo flagello dal suo territorio cinque decenni fa, e che
contribuisce attualmente in altre regioni del mondo a sradicare l’ignoranza.
La UNESCO lavora in Africa e in Asia con il sistema elaborato da
Cuba per insegnare a leggere e scrivere, chiamato “Io sì posso”, che è molto
positivo, ha sottolineato.
“Io ho visitato Timor Est l’estate scorsa con il segretario
generale della ONU, Ban Ki-Moon, ed abbiamo lavorato in vari centri comunitari
per introdurre il metodo ‘Io si posso’.
In una colazione con la stampa latino-americana accreditata in
Francia, la funzionaria ha parlato del ruolo che deve svolgere l’educazione in
questa regione dove si registra una rapida crescita economica, ma rimangono
sempre molte disuguaglianze”, ha detto.
L’accesso senza distinzioni all’insegnamento e la qualità dei
programma a tutti i livelli sono molto importanti per diminuire la breccia
sociale.
Rispetto al ruolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’Educazione, la Scienza e la Cultura, Bokova ha reiterato gli obiettivi
prioritari di lottare per la pace nel pianeta e realizzare lo sviluppo
sostenibile nelle sue diverse componenti, come l’economico, il sociale e
l’ambientale.
L’istituzione disgraziatamente soffre seri danni finanziari dopo
la decisione degli Stati Uniti d’interrompere i suoi pagamenti.
Washington ha interrotto i suoi versamenti come rappresaglia per
l’ammissione della Palestina come membro pieno della UNESCO, nel 2011.
“Siamo in un processo di dibattuto per formulare soluzioni e
fortunatamente riceviamo l’appoggio di molte delle nazioni che sono membri
dell’organizzazione”, ha detto ancora, ed ha parlato del viaggio che la porterà
la prossima settimana in America Centrale, dove visiterà Costarica, Nicaragua e
El Salvador e incontrerà i rispettivi presidenti, Laura Chinchilla, Daniel
Ortega e Mauricio Funes, per precisare programmi di lavoro congiunto.
A San José renderà omaggio ai giornalisti assassinati nel mondo
durante il loro lavoro, la maggioranza per indagini o denunce sul mondo della
corruzione e del crimine organizzato e in maniera speciale sul narcotraffico.