Una situazione drammatica

 

 

 14.03.2013 -  www.granma.cu

 

 

 

Avvocati e organizzazioni non governative hanno denunciato le condizioni dei detenuti nella prigione della Base Navale di Guantánamo, presso la Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH), dove hanno chiesto che gli Stati Uniti s’impegnino con misure concrete a chiudere questo campo di concentramento di prigionieri.


L’avvocato Omar Farah, del Centro per i diritti umani costituzionali (CCR), ha denunciato ai membri della Commissione che la sostituzione è drammatica e che a Guantánamo i detenuti stanno facendo lo sciopero della fame.

Non è il primo sciopero della fame degli islamisti detenuti lì da quando gli USA hanno creato il campo per ritenere in forma indefinita quelli che considera ‘i più pericolosi’.


“I nostri clienti possono morire a Guantánamo, non perchè gli Stati Uniti non sono capaci di trasferirli in altri paesi, ma perchè il loro governo non ha la volontà di farlo”, ha denunciato l’avvocato.


Per Farah, il governo di Barack Obama cerca scuse per non onorare la promessa del presidente di chiudere un giorno questa installazione.


L’amministrazione statunitense invoca regolarmente la legge di bilancio approvata dal Congresso che proibisce di spendere denaro pubblico per questi trasferimenti di prigionieri, agli Stati Uniti o all’estero.


“Di fronte ai numerosi tormenti che la detenzione illimitata provoca nei prigionieri, e di fronte al fatto che gli USA hanno ammesso che non vogliono prolungare la detenzione di più della metà dei prigionieri (...) gli Stati Uniti continuano davvero a voler chiudere Guantánamo?”, ha chiesto l’avvocato.


Michael Williams, alto consigliere del Dipartimento di Stato, ha assicurato che il suo governo continua a lavorare per permettere i trasferimenti dei 56 prigionieri che potrebbero riavere la libertà, perchè non ci sono accuse contro di loro.


La CIDH ha emesso numerose raccomandazioni su Guantánamo e sulle misure cautelari per uno dei prigionieri, ma le sue domande non sono state ascoltate sino ad ora.


Gli USA non hanno mai firmato la Convenzione di creazione della Corte Interamericana dei Diritti Umani, con sede a San José, per cui il caso di Guantánamo non può essere inviato a questa Corte.