Reclamano che Obama chiuda il carcere

nell’illegale base di Guantánamo

 

 

 12.04.2013 -  www.granma.cu

 

 

 

"La stessa notte che bombardarono l’Iraq nel 2003, mi collocarono in isolamento. Rimasi lì due anni, e per sei mesi non vidi mai il sole”, ha raccontato a Russia Today, Feroz Abbasi, ex recluso del carcere statunitense nell’illegale base navale di Guantánamo.

 

“Poi il personale della prigione cominciò ad abusare sempre più e le condizioni peggiorarono. Uno degli infermieri che stava lì scherzava su che strumento scegliere per applicarlo su di me e mi usava per le sue pratiche di medicina come se io fossi stato un porcellino d’India” ha aggiunto.

 

Mercoledì 10, gruppi statunitensi e internazionali dei diritti umani hanno chiesto al presidente Barack Obama di prendere misure immediate per chiudere il carcere di questa base illegale e d’interrompere la detenzione indefinita delle 166 persone lì rinchiuse.

 

“Se mai c’è stato un momento adeguato per compiere la promessa che ha fatto più di quattro anni fa di chiudere la prigione, quel momento è adesso”, hanno scritto in una lettera i rappresentanti di 25 organizzazioni, riferendosi allo sciopero della fame mantenuto da 130 reclusi dell’installazione militare per denunciare le crudeli misure disciplinari alle quali sono sottoposti.