Cuba
ha fiducia nei suoi giovani nel
loro talento, nella capacità di
creare, con la virtù al disopra
della delusione e dell’egoismo.
Quando la Rivoluzione cominciava
a illuminare il cammino, lungo e
difficile, per il quale ha
transitato un popolo disposto ad
essere sovrano e indipendente,
nascevano con lei in quegli anni
eroici le organizzazioni che
raggruppano i pionieri e i
giovani comunisti, depositarie
le due di una tradizione di
lotta patriottica e
antimperialista, sorta in seno a
una nazione che si alzò in armi
nel 1868 e non smise l’impegno
libertario sino al 1º gennaio
del 1959.
Un
anno dopo l’altro di questo più
di mezzo secolo d’esistenza
della UJC e della Organizzazione
dei Pionieri José Martí,
generazioni di cubani abbiamo
partecipato dalle nostre fila,
organizzate, allegre e solide a
innumerevoli missioni e impegni
che in ogni momento hanno
richiesto sforzo, valore,
modestia e la solidarietà della
gioventù cubana.
Insieme, senza lasciare il minor
spazio a coloro che vogliono
separare e cancellare la storia,
abbiamo la responsabilità di
portare verso il futuro le
conquiste ottenute, con il
sacrificio, l’intelligenza e la
tenacia di coloro che non hanno
mai smesso di credere nel
miglioramento umano, anche a
costo delle loro vite.
Cuba ha fiducia nei suoi giovani
nel loro talento, nella capacità
di creare, con la virtù al
disopra della delusione e
dell’egoismo.
Il
nostro dovere è non mancare, non
dubitare per quanto dure possano
essere le circostanze, salvare
la nostra essenza martiana e
socialista come antidoto in un
mondo disgraziato dalla barbarie
del capitalismo.
Questa data che festeggiamo oggi
è un richiamo, una trincea e un
solco, l’opportunità felice di
fare e lavorare, che in questi
tempi è l’unica forma efficace
per costruire una società alla
quale aspiriamo e nella quale
crediamo.
Molta felicità!
Burò Nazionale della UJC |