provocazione o ignoranza?

 

 

L'Apostolo non si sbagliò

 

 

6.02.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Quando José Martí y Pérez, apostolo dell'indipendenza di Cuba affermò più di un secolo fa che "l'ignoranza uccide i popoli", non si sbagliò e di ciò ha dato fede il 30 gennaio 2013, Angel Moya, marito della presidente delle Dame in Bianco, l'ignorante e maleducata Berta Soler.


Come se non sapesse leggere o interpretare le disposizioni della nuova Legge di Migrazione, Moya ha cercato di ottenere il suo passaporto, a quanto pare per accompagnare la moglie nel progettato viaggio a Panama nel prossimo febbraio.


Nel detto testo di legge è chiaramente sancito all'articolo 23-b, che "non possono ottenere passaporti i cittadini cubani residenti nel territorio nazionale per aver pendente il compimento di una sanzione penale o misura di sicurezza, eccetto nei casi che si autorizzi, in forma espressa, dal tribunale".


Non sa il signor Moya che ha una licenza extra penale, che ancora non ha estinto il termine della sua sanzione e non é esattamente l'ufficio passaporti l'incaricato di autorizzarlo ma il tribunale?


Anche se fosse a corto di intelligenza, lui conosce il proprio status giuridico e forse ha fatto tutto questo teatro per avere gli elementi con cui armare un piccolo spettacolo mediatico, poiché né lui né la moglie ora godono del sostegno della stampa estera, ciò che può influenzare le finanze inviate da Miami.


Qualcosa di simile accadrà al santiaghero
Jose Daniel Ferrer se fa gli stessi passi falsi di Moya e sicuramente tornerà alla vecchia e consunta retorica dei diritti umani.


Sarebbe conveniente che i loro amici diplomatici occidentali spiegassero loro come agiscono le leggi dei loro paesi in casi simili, allora potrebbero capire che le persone, che come loro, non hanno estinto le sanzioni non possono lasciare il paese e in molti casi neppure la regione o stato dove risiedono.


Tuttavia altri
diplo-dissidenti, come sua moglie Berta, la blogger Yoani Sanchez e suo marito Reinaldo Escobar marito, hanno chiesto il passaporto per viaggiare all'estero e gli sono stati concessi senza difficoltà, in quanto non hanno niente pendente con la giustizia.

 

 

El Apóstol no se equivoco


Arthur Gónzalez

Cuando José Martí y Pérez, apóstol de la independencia de Cuba afirmó hace más de un siglo que “la incultura mata a los pueblos”, no se equivocó, y de eso dio fe el 30 de enero del 2013, Ángel Moya, esposo de la presidenta de las Damas de Blanco, la inculta y grosera Berta Soler.
Como si no supiera leer o interpretar lo dispuesto en la nueva Ley de Migración, Moya intentó obtener su pasaporte, aparentemente para acompañar a su esposa en el proyectado viaje a Panamá el próximo mes de febrero.
En dicho texto jurídico se expone claramente en el artículo 23-b, que “no pueden obtener pasaportes los ciudadanos cubanos residentes en el territorio nacional por tener pendiente el cumplimiento de una sanción penal o medida de seguridad, excepto en los casos que se autorice de forma expresa por el tribunal”.
¿No sabe el señor Moya que tiene una licencia extrapenal, que aun no ha extinguido el término de su sanción y no es precisamente la oficina de trámites de pasaportes la encargada de autorizarlo, sino el tribunal?
A pesar de que pudiera ser corto de inteligencia, el conoce su estatus legal y quizás hizo todo ese teatro para tener elementos con que armar un escaso show mediático, ya que ni él ni su esposa gozan ya del apoyo de la prensa extranjera, algo que les puede afectar las finanzas enviadas desde Miami.
Algo similar le pasará al santiaguero José Daniel Ferrer si da los mismos pasos equivocados de Moya y seguramente volverá con la vieja y gastada retorica de los derechos humanos.
Sería conveniente que sus amigos diplomáticos occidentales les explicarán como actúan las leyes de sus países en casos similares, entonces es posible que entiendan que las personas que como ellos no han extinguido sanción no pueden salir del país y en muchos casos ni de la provincia o estado donde residen.
Sin embargo otros diplodisidentes, como su esposa Berta, la bloguera Yoani Sánchez y su esposo Reinaldo Escobar, solicitaron sus pasaportes para viajar al exterior y se les concedió sin dificultades, pues no tiene nada pendiente con la justicia.