Il Progetto Nuovo Paese è stato
costituito dal Partito Arco Progressista nel settembre 2009 e
"propone a intellettuali e accademici che espongano domande di base,
come quale paese vogliamo e quale paese siamo". Per rivitalizzare i
propri obiettivi e scopi hanno lanciato il cosiddetto Forum
"Democrazia Deliberativa", che raccoglierà le opinioni e i
suggerimenti di tutti coloro che vi partecipano. I suoi gestori sono
i controrivoluzionari Manuel Cuesta Morúa e Fernando Palacios, con
il supporto di vari gruppuscoli, come il Partito Liberale Nazionale
Cubano, Partito Socialdemocratico e il Comitato Civico per
l'Integrazione Razziale.
Questo progetto sovversivo di nuovo tipo, presumibilmente di taglio
pacifico, tratta di aprirsi spazzi all'interno della cittadinanza
con un messaggio ipocrita di nonviolenza, ma disconosce lo status
quo costituzionale e fa frequenti appelli al disconoscimento del
governo cubano e delle sue strutture. Ricevendo fondi dall'estero,
si lega ad elementi mercenari il cui scopo è la restaurazione del
capitalismo e la falsificazione della realtà cubana e della
promozione dell'obbedienza civile. Un esempio di questo è stata la
raccolta di firme al documento "Imperativo Morale", che chiede le
dimissioni di Raul Castro, fatto conoscere dal Tavolo Coordinatore
del Gruppo, lo scorso luglio 2011.
Più tardi, il 10 marzo 2012, ha avviato il Forum "Democrazia
Deliberativa" a Santiago de las Vegas e Santiago de Cuba, dove i
partecipanti hanno compilato una scheda con cinque petizioni, tra
cui: l'eliminazione del comunismo, l'esistenza di diversi partiti e
il rinnovo della costituzione borghese. Un mese dopo, hanno inviato
una lettera aperta ai capi di Stato che partecipavano al VI Vertice
delle Americhe, uno spazio per iniziare il dibattito sulla
legittimità del governo cubano e le sue istituzioni.
Il 23 giugno 2012 ha avuto luogo la IV giornata del Forum
"Democrazia Deliberativa" e hanno preteso, presumibilmente sulla
base della Costituzione e del Codice Penale, accusare presso la
Procura tutti coloro che cercano di impedire le loro riunioni e
proposte di cambiamento. Utopico tentativo di cercare di legittimare
le loro attività provocatorie e destabilizzanti. Nello stesso mese,
per affinità politiche e di pensiero, si sono uniti alla
recentemente inaugurata
Piattaforma Cubana LGBT.
La sua radicalizzazione lo porta a vincolarsi con le attività dei
gruppuscoli più aggressivi e che più si identificano con la
sovversione esterna come il Fronte Nazionale di Resistenza
Civica "Orlando Zapata Tamayo".
Come espressione dell'isolamento politico della contras dentro il
popolo cubano hanno realizzato un'inchiesta tra loro stessi e
loro famigliari e amici, dentro dell'assemblea del Forum "Democrazia
Deliberativa", nel luglio 2012, ottenendo risultati, precedentemente
manipolati, di cui si informa 'che 864 cubani vogliono cambi
sociali, 841 economici e 568 costituzionali così come 502 e 439
elezioni libere e il multipartitismo, rispettivamente. Inoltre, 51
persone sono a favore dei cambiamenti politici, 181 alla libertà di
stampa, 114 chiedono accesso alla televisione internazionale e 366
desiderano trasformazioni migratorie. Dei partecipanti 601 erano di
razza bianca e 400 nera." Tutte queste opinioni sono destinati ad
essere presentate alle autorità cubane.
Nell' ottobre 2012 si sono lanciati al boicottaggio delle elezioni a
Cuba, attraverso l'uso di 189 telefoni cellulari, utilizzando un
mostro auto denominato, Connessione Civica, sotto la direzione di
Nuovo Paese, cercando di ostacolare il legittimo diritto degli
elettori e di propagare false informazioni ed appelli ad
astenersi. Un mese dopo, nel novembre 2012, Nuovo Paese ha tenuto la
sua VI Giornata Democrazia Deliberativa e ha emesso una relazione
generale sul lavoro svolto nei giorni precedenti, in cui sono stati
tabulati 2182 fogli, con 10205 proposte civiche, in 1121 case
di tutto il paese. Si sa che queste cifre sono state gonfiate dagli
organizzatori dell'evento.
Dal gennaio 2013, con finanziamenti esterni e una grossa ricarica di
telefoni cellulari dall'estero, hanno mantenuto la rete
Connessione Civica dedicandosi alla manipolazione di presunti
problemi sociali con un approccio sensazionalista. In queste accuse
inventano licenziamenti ingiusti, stupri, falsi omicidi, attacchi
contro oppositori e altre falsità, soprattutto impiegando la
comunità LGBT.
La prova che la sua attività è finanziata dall'estero è che, nel
marzo 2013, ha cercato aiuto dai loro sponsor per ricaricare i loro
telefonini. Allo stesso modo un'altra delle sue campagne
'Cittadinanza VS Violenza' nasconde la sua attività provocatoria.
Ha sviluppato workshop e attività negli ultimi mesi come 'Biglietti
per il cambiamento' 'Workshop di Democrazia Deliberativa', 'Progetto
Culturale della comunità Briones Montoto' in Pinar del
Rio; 'Piattaforma Femminile', 'I Workshop sulla Sindrome d'
adattamento alla violenza domestica'; proposte di azioni penali
contro polizia e membri della DSE, che sono falsamente accusati di
aver ritirato la Patria Potestà a una delle sue attiviste.
Ultimamente si è dedicato alla distribuzione di volantini e altri
atti di indisciplina sociale, convocando il sostegno dall'estero nei
social network, in particolare Twitter, usando i #TodosContraLaViolencia
e #TuSolidaridadImporta.
A partire da maggio 2013, hanno ottenuto nuove fonti di
finanziamento e di sostegno da parte dell'estrema destra
cubano-americana, così come dai nemici ideologici della Rivoluzione
Cubana, a partire dall'andata negli USA del suo promotore, Manuel
Cuesta Morua, che ha ricevuto il consueto supporto mediatico
nel Forum Democrazia Deliberativa, all'Accademia di Pittsburgh, nel
31 Congresso della Associazione di Studi Latinoamericani, LASA 2013,
così come con i suoi incontri con vari politici, congressisti e
altri detrattori della realtà cubana come è il caso di José Manuel
Vivanco, nella sede di Human Rights Watch, lo scorso giugno.
Questo progetto controrivoluzionario, come tutti quelli che hanno
implementato i mercenari della SINA, sono destinati al fallimento.
Proyecto Nuevo País
El Proyecto Nuevo País fue constituido por el Partido Arco
Progresista en septiembre de 2009 y “propone a pensadores y
académicos que expongan preguntas básicas, como qué país queremos y
qué país somos”. Para revitalizar sus objetivos y propósitos han
lanzado el denominado Foro “Democracia Deliberativa”, que recogerá
la opinión y sugerencia de todo el que participe. Sus gestores son
los contrarrevolucionarios Manuel Cuesta Morúa y Fernando Palacios,
contando con el apoyo de varios grupúsculos, tales como el Partido
Liberal Nacional Cubano, Partido Solidaridad Democrática y el Comité
Ciudadano de Integración Racial.
Este proyecto subversivo de nuevo tipo, presuntamente de corte
pacífico, trata de abrirse espacios dentro de la ciudadanía con un
mensaje hipócrita de no violencia, pero desconoce el statu quo
constitucional y hace frecuentes llamados al desconocimiento del
gobierno cubano y sus estructuras. Recibiendo fondos desde el
exterior, se vincula a elementos mercenarios cuya finalidad es el
restablecimiento del capitalismo, la tergiversación de la realidad
cubana y la promoción de la obediencia civil. Un ejemplo de ello fue
la recolección de firmas para el documento “Imperativo Moral”, que
pide la renuncia de Raúl Castro, dado a conocer por la Mesa
Coordinadora del grupo, en el pasado mes de julio de 2011.
Tiempo después, el 10 de marzo de 2012. Inició Foro “Democracia
Deliberativa” en Santiago de las Vegas y Santiago de Cuba, donde los
asistentes llenaron una boleta con cinco peticiones, entre ellas,
eliminar el comunismo, la existencia de diferentes partidos y la
renovación de la Constitución burguesa. Un mes después, enviaron una
carta abierta a jefes de Estado que participaban en la VI Cumbre de
las Américas, un espacio para iniciar el debate sobre la legitimidad
del gobierno cubano y sus instituciones.
El 23 de junio de 2012 llevaron a cabo la IV jornada del Foro
“Democracia Deliberativa” y pretendieron, supuestamente basándose en
la Constitución y el Código Penal, acusar ante la Fiscalía a todos
los que traten de impedir sus reuniones y propuestas de cambio.
Utópico intento de tratar de legitimar sus actividades provocadoras
y desestabilizadoras. En ese mismo mes, por afinidades políticas y
de pensamiento, se unieron a la recién estrenada Plataforma Cubana
LGBT. Su radicalización los lleva a vincularse con las actividades
de grupúsculos más agresivos y más identificados con la subversión
externa como el Frente Nacional de Resistencia Cívica “Orlando
Zapata Tamayo”.
Como expresión del aislamiento político de la contrarrevolución
dentro del pueblo cubano realizaron una encuesta entre ellos mismos
y sus familiares y amigos, dentro de asambleas del Foro “Democracia
Deliberativa”, en julio de 2012, logrando resultados, previamente
manipulados, en los que informan ¨ que 864 cubanos quieren cambios
sociales, 841 económicos y 568 constitucionales, así como 502 y 439
elecciones libres y multipartidismo, respectivamente. Por otro lado,
51 individuos se mostraron favorables a los cambios políticos, 181 a
la libertad de prensa, 114 demandaron acceso a televisión
internacional y 366 desean transformaciones migratorias. De los
participantes 601 eran de la raza blanca y 400 de la negra.¨ Todos
estos criterios intentaban ser presentados ante las autoridades
cubanas.
En octubre de 2012 se lanzaron al boicot de las elecciones en Cuba,
mediante el empleo de 189 teléfonos celulares, mediante un auto
titulado engendro, Conexión Ciudadana, bajo la dirección de Nuevo
País, intentando entorpecer el legítimo derecho de los electores y
propalar falsas informaciones y convocatorias al abstencionismo. Un
mes después, en noviembre de 2012, Nuevo País realizó su VI Jornada
Democracia Deliberativa y emitió un reporte general sobre el trabajo
desplegado en las jornadas anteriores, donde se tabularon 2182
boletas, con 10205 propuestas ciudadanas, en 1121 casas en todo el
país. Se sabe que estas cifras fueron infladas por los organizadores
del evento.
A partir de enero de 2013, contando con financiamiento externo y la
recarga amplia de celulares desde el exterior, mantuvieron la red
Conexión Ciudadana, dedicándose a manipular supuestos problemas
sociales con un enfoque amarillista. En estas denuncias inventan
despidos injustos, violaciones, falsos homicidios, ataques a
opositores y otras falsedades, sobre todo empleando a la comunidad
LGBT.
Prueba de que su actividad es financiada desde el exterior es que,
en marzo de 2013, recabó ayuda de sus patrocinadores para recargar
sus móviles. Al igual, otra de sus campañas ¨Ciudadanía Vs.
Violencia¨, encubre su actividad provocadora.
Ha desarrollado talleres y actividades en los últimos meses como
¨Boletas para el Cambio¨, ¨Taller de Democracia Deliberativa¨,
¨Proyecto Cultural de la comunidad Briones Montoto¨, en Pinar del
Río; ¨Plataforma Femenina¨, ¨I Taller sobre “Síndrome de adaptación
a la violencia doméstica”; propuestas de procesos judiciales contra
policías y miembros del DSE, a los que acusa falsamente de haberle
retirado la Patria Potestad a una de sus activistas.
Últimamente se ha dedicado a la repartición de volantes y otros
actos de indisciplina social, convocando al apoyo desde el exterior
en las redes sociales, sobre todo en Twitter, empleando los #TodosContraLaViolencia
y #TuSolidaridadImporta.
A partir de mayo de 2013, han logrado obtener nuevas fuentes de
financiamiento y apoyo de la ultraderecha cubano americana, así como
de los enemigos ideológicos de la Revolución Cubana, a partir de la
salida hacia EE UU de su promotor, Manuel Cuesta Morúa, quien
recibió el acostumbrado apoyo mediático en el Foro de Democracia
Deliberativa, en la Academia de Pittsburg, en el Congreso 31 de la
Asociación de Estudios Latinoamericanos, LASA 2013, así como con sus
encuentros con diversos políticos, congresistas y otros detractores
de la realidad cubana como es el caso de José Manuel Vivanco, en la
sede de Human Rights Watch, en junio pasado.
Este proyecto contrarrevolucionario, como todos los que han
implementado los mercenarios de la SINA, siguen destinados al
fracaso.