L'ONU si smarca da

atto anti cubano

 

 

22.03.2013 - http://cambiosencuba.blogspot.it/

 

 

Le Nazioni Unite hanno preso le distanze dalla presenza nelle sue strutture di una oppositrice cubana invitata dal consiglio dell'Associazione dei Corrispondenti delle Nazioni Unite (UNCA). Questo evento non è stato programmato dal segretariato delle Nazioni Unite, ma dall' UNCA che è un'organizzazione indipendente, ha detto il portavoce ufficiale dell'organismo mondiale, Martin Nesirky, durante il suo incontro quotidiano con i giornalisti.

Ha insistito sul fatto che l'incontro non ha avuto luogo in una sala del segretariato e che le Nazioni Unite "non ha organizzato né partecipato in alcun modo a questo evento".

Le Nazioni Unite, in linea di principio non interferiscono con le attività dell'UNCA, ha aggiunto.

Inizialmente la cosiddetta sessione informativa è stata convocata nell'auditorium della biblioteca delle Nazioni Unite, sede della maggior parte delle conferenze stampa ufficiali, tra cui quelle del segretario generale, Ban Ki-moon, e i contatti quotidiani del portavoce.

 

Ma di fronte al rifiuto ufficiale al riguardo, l'incontro ha avuto luogo in uno spazio del piano occupato dai corrispondenti stranieri nella biblioteca delle Nazioni Unite, dentro del quartier generale dell'organismo.

Due giorni fa, il rappresentante permanente di Cuba presso l'ONU, Rodolfo Reyes, ha inviato una lettera di protesta al titolare dell'organizzazione per la celebrazione nelle sue installazioni dell'evento anti cubano convocato dall' UNCA.

La lettera diceva che l'atto era stato progettato con il chiaro obiettivo di mettere in discussione il sistema politico, economico e sociale che i cubani hanno adottato in un referendum popolare, in esercizio sovrano di auto-determinazione.

Reyes ha accusato l'attuale presidente dell'UNCA, la nord americana Pamela Falk, per aver organizzato la riunione anticubana e separare l'adempimento del suo mandato come capo di questa associazione dell'esecuzione dei suoi interessi e motivazioni personali.

Nella sua lettera, l'ambasciatore cubano ha precisato che la persona invitata da Falk è una  salariata della storica politica di cambiamento di regime perseguita dal governo degli Stati Uniti contro Cuba e riceve istruzioni e appoggio materiale, tecnologico e di finanziamento da parte delle autorità statunitensi.
 


La mercenaria Yoani Sanchez evita qualificare

come terrorista Posada Carriles
 

 

L'oppositrice Yoani Sánchez ha evitato di rispondere se considera un terrorista il controrivoluzionario Luis Posada Carriles, autore confesso del sabotaggio, in pieno volo, di un aereo di linea cubano

 

Interrogata da Prensa Latina nel corso di una conversazione con un gruppo di giornalisti, la detta blogger ha semplicemente osservato, senza dire la parola terrorismo: "Io sono pacifica e ripudio tutti coloro che utilizzano la violenza" per poi criticare le azioni militari dei ribelli che rovesciarono la dittatura a Cuba nel 1959.

Ha anche eluso una risposta diretta su come i cubani interpreteranno il sostegno che ha ricevuto a Washington da diversi membri del Congresso di origine cubana noti per le loro azioni per ottenere un cambiamento di regime a Cuba.

H
a solo detto che in quel paese esiste "un falso dilemma tra il conformarci con l'attuale modello o un presunto caos o violenza".

Sanchez è arrivata presso le strutture delle Nazioni Unite invitata dal consiglio dell'Associazione dei Corrispondenti delle Nazioni Unite, presieduta da tre mesi dalla nord americana Pamela Falk, della CBS americana, che non era presente all'incontro.

In precedenza, il portavoce ufficiale delle Nazioni Unite, Martin Nesirky, ha cercato di smarcare l'organizzazione da qualsiasi rapporto con la presenza dell'oppositrice cubana nelle strutture dell'organismo mondiale.
 

Inizialmente la cosiddetta sessione informativa è stata convocata nell'auditorium della biblioteca delle Nazioni Unite, sede della maggior parte delle conferenze stampa ufficiali, tra cui quelle del segretario generale, Ban Ki-moon, e i contatti quotidiani del portavoce.

 

Ma di fronte al rifiuto ufficiale al riguardo, l'incontro ha avuto luogo in uno spazio del piano occupato dai corrispondenti stranieri nella biblioteca delle Nazioni Unite, dentro del quartier generale dell'organismo.

La anche chiamata
ciber mercenaria compie un ampio giro internazionale, iniziato il mese scorso in Brasile, e finanziato dal National Endowment for Democracy.

 

ONU se deslinda de acto anticubano


Naciones Unidas se deslindó hoy de la presencia en sus instalaciones de una opositora cubana invitada por la directiva de la Asociación de Corresponsales de la ONU (UNCA). Ese evento no ha sido programado por la secretaría de la ONU, sino por la UNCA que es una entidad independiente, explicó el vocero oficial del organismo mundial, Martin Nesirky, durante su encuentro diario con los periodistas.
Insistió en que la reunión no tendrá lugar en un salón de la secretaría y que la ONU "ni ha organizado ni participa de ninguna manera en este evento".
Naciones Unidas, como principio no interfiere con las actividades de la UNCA, añadió.
En un inicio la llamada sesión informativa fue convocada para el auditorio de la biblioteca de la ONU, sede de la gran mayoría de las conferencias de prensa oficiales, incluidas las del secretario general, Ban Ki-moon, y los contactos diarios del vocero.

Pero ante la negativa oficial al respecto, el encuentro tuvo lugar en un espacio del piso que ocupan los corresponsales extranjeros en la biblioteca de la ONU, dentro del cuartel general del organismo.
Hace dos días, el representante permanente de Cuba ante la ONU, Rodolfo Reyes, envió una carta de protesta al titular de la organización por la celebración en sus instalaciones del evento anticubano convocado por la UNCA.
La misiva apuntó que ese acto fue diseñado con el claro objetivo de cuestionar el sistema político, económico y social que los cubanos adoptaron en referendo popular, en ejercicio soberano a la autodeterminación.
Reyes responsabilizó a la actual presidenta de la UNCA, la norteamericana Pamela Falk, por organizar la reunión anticubana y separar el cumplimiento de su mandato al frente de esa asociación de la ejecución de sus intereses y motivaciones personales.
En su carta, el embajador cubano precisó que la persona invitada por Falk es una asalariada de la política histórica de cambio de régimen que aplica el gobierno de Estados Unidos contra Cuba y recibe instrucciones y apoyo material, tecnológico y financiamiento de las autoridades norteamericanas.

 


Mercenaria Yoani Sánchez evita calificar de terrorista a Posada Carriles


La opositora Yoani Sánchez eludió hoy aquí responder si considera un terrorista al contrarrevolucionario Luis Posada Carriles, autor confeso del sabotaje en pleno vuelo contra un avión civil de Cuba. Interrogada por Prensa Latina durante una conversación con un grupo de periodistas, la llamada bloguera se limitó a señalar, sin pronunciar la palabra terrorismo: "soy pacífica y repudio a todo aquel que utilice la violencia", para luego criticar las acciones militares de los rebeldes que derrocaron a la dictadura en Cuba en 1959.
También soslayó una respuesta directa sobre la forma en que los habitantes de la isla interpretarán el apoyo que recibió ayer en Washington de parte de varios congresistas de origen cubano conocidos por sus acciones para lograr un cambio de régimen en Cuba.
Solo opinó que en ese país existe "un falso dilema entre conformarnos con el actual modelo o un supuesto caos o violencia".
Sánchez llegó a las instalaciones de Naciones Unidas invitada por la directiva de la Asociación de Corresponsales de la ONU, presidida desde hace tres meses por la norteamericana Pamela Falk, de la cadena estadounidense CBS, quien se ausentó del encuentro.
Poco antes, el vocero oficial de la ONU, Martin Nesirky, trató de deslindar a la organización de cualquier relación con la presencia de la opositora cubana en el predio del organismo mundial.
En un principio la llamada sesión informativa fue convocada para el auditorio de la biblioteca de la ONU, sede de la gran mayoría de las conferencias de prensa oficiales, incluidas las del secretario general, Ban Ki-moon, y los contactos diarios del vocero.
Pero ante la negativa oficial al respecto, el encuentro tuvo lugar en un espacio del piso que ocupan los corresponsales extranjeros en la biblioteca de la ONU, dentro del cuartel general del organismo.
La también denominada cibermercenaria cumple una amplia gira internacional iniciada hace un mes en Brasil financiada por la National Endowment for Democracy.