Niente di nuovo nella politica

 

di Obama verso Cuba

 

 

23.08.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com/

 

 

Per coloro che pensano che il presidente Barack Obama abbia cambiato qualcosa nella politica verso Cuba, posso garantire che si stanno sbagliando.

Alcuni con una certa "ingenuità" si abbagliano, in qualche modo, per la presunta apertura per quanto riguarda il programma "popolo a popolo", dove primeggiano gli scambi accademici, artistici e sportivi; l'aumento delle visite all'isola dei cubani residenti negli Stati Uniti, il libero invio di rimesse e la decisione di concedere
visti multipli per cinque anni a determinati cubani che visitano regolarmente i loro parenti in nord America e non decidano avvantaggiarsi della
Legge di Aggiustamento Cubano, ossia che ritornano a Cuba.

Questa politica meno belligerante e conflittuale cerca di stabilizzare la sovversione a Cuba, mediante la traslazione di valori della società nord americana per raggiungere la desiderata "transizione".

 
I cosiddetti "interscambi accademici" non lo sono, poiché gli accademici e studenti cubani non ricevono il visto per visitare gli Stati Uniti, mentre gli studenti ed accademici USA che ricevono una licenza da parte del Dipartimento di Stato per recarsi a Cuba  devono compiere gli obiettivi che persegue il loro governo per raggiungere la  "transizione"; altrimenti detto: rovesciare la Rivoluzione, disposizione contenuta nel noto
Piano Bush.

Significativamente questi studenti provengono solo da facoltà umanistiche, nessuno da studi tecnici e realizzano studi sociologici sulla attuale società cubana e i suoi principali problemi. Casualità o intenzionalità?

Obama è il presidente che ha assegnato il più alto budget alle attività sovversive a Cuba, con 20 milioni di dollari all'anno, escludendo quanto approvato per continuare le trasmissioni di radio e TV Martí, nonostante vengano disturbate da Cuba.

Coloro che sostengono che si sta tritando il vecchio argomento che l' "opposizione" è stata fabbricata dagli Stati Uniti, dovrebbero sfogliare alcuni documenti ufficiali della CIA che così affermano; nel 1960, il 1° Programma d'Azioni Segrete dice testualmente: "Il primo requisito è quello di creare un'opposizione cubana responsabile, attraente e unificata contro il regime di Castro, che si dichiari pubblicamente come tale".

Questa controrivoluzione agisce solo per denaro e manca di prestigio per attirare una parte consistente del popolo.

Per non lasciare dubbi circa la vigenza che sono gli USA gli unici fabbricanti della controrivoluzione interna, nel luglio del 2013 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha avviato un processo di richiesta di programmi che promuovano la democrazia e i diritti umani a Cuba.

Le assegnazioni in denaro per questi progetti sono:

• 1 milione e mezzo di dollari per il "giornalismo indipendente".

• 850mila dollari per strumenti digitali.

• 750mila dollari per i diritti del lavoro.

• 500mila dollari per l'uguaglianza e la difesa della popolazione afro-cubana.

A ciò si sommano le attività che eseguono l' USAID e la NED (National Endowment for Democracy). Da che,  nel 1983, Ronald Reagan ha firmato la National Security Directive 77 sulla gestione della diplomazia pubblica relativa alla Sicurezza Nazionale, si crearono strutture incaricate di porre in pratica la nuova concezione sovversiva per affrontare, non solo il comunismo, ma anche il vigoroso movimento progressista a livello globale.

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a
NED è un progetto che dà continuità alle azioni segrete della CIA, specificamente alle denominate Operazioni di Azione Politica. Allen Weinstein, storico e primo presidente della NED, ha dichiarato nel 1991 che: "Molto di ciò che oggi facciamo, lo faceva, già 25 anni fa, in maniera segreta la CIA".

Cuba è una priorità in questa politica, e la NED è attivamente utilizzata per canalizzare fondi ai gruppuscoli controrivoluzionari nell'isola. Negli ultimi 50 anni il caso cubano è stato il progetto di ingerenza politica e sovversione che ha avuto maggiori risorse nell'emisfero occidentale.

Solo per citare alcuni esempi:

Raúl Rivero Castañeda controrivoluzionario cubana, ha ricevuto 11mila dollari tra il 1998 e il 2000. Il defunto
Oswaldo Paya Sardinas, ha ricevuto la stessa cifra tra il 1999 e il 2000. Elizardo Santacruz Pacheco Sánchez ha ricevuto 5465 dollari solo nei primi mesi del 2000.

Oscar Espinosa Chepe, ha ricevuto 7154 dollari dal gennaio 2002 al gennaio 2003, e più di 14mila dollari direttamente da CUBANET, uno dei recettori della NED ed USAID per i programmi a Cuba.

Obama ha intrapreso una diplomazia diretta, forte, aggressiva, di principi e sostenuta verso tutti i governi amici, avversari e nemici dell'emisfero e ha incluso, nelle ultime due categorie, Cuba e Venezuela; inoltre potenziare qualcuno dei componenti del "soft power" senza abbandonare, ove necessario, i meccanismi di coercizione e la forza.

Pertanto, non vi è nulla di nuovo nella sua politica nei confronti di Cuba tranne l'aumento di denaro per mantenere la controrivoluzione. Il resto è solo più della stessa cosa.

 

 

Nada nuevo en la política de Obama hacia Cuba

Para los que piensan que el presidente Barack Obama ha cambiado en algo la política hacia Cuba, se les puede asegurar que están equivocados.
Algunos con cierta “ingenuidad” se encandilan de cierta manera con la supuesta apertura en lo concerniente al programa “pueblo a pueblo”, donde sobresalen los intercambios académicos, artísticos y deportivos; el incremento de las visitas a la Isla de cubanos residentes en los Estados Unidos, el libre envío de remesas y la decisión de conceder visas múltiples por 5 años a determinados cubanos que visiten regularmente a sus familiares en Norteamérica y no decidan acogerse a la Ley de Ajuste cubano, o sea que retornen a Cuba.
Esta política menos beligerante y confrontacional busca estabilizar la subversión en Cuba, mediante el traslado de valores de la sociedad norteamericana para lograr la deseada “Transición”.
Los llamados “intercambios académicos” no lo son, pues los académicos y estudiantes cubanos no reciben visa para visitar Estados Unidos, mientras que los estudiantes y académicos norteamericanos que reciben un licencia del Departamento de Estado para viajar a Cuba, deben cumplir los objetivos que persigue su Gobierno para lograr la “Transición”, dicho en español: derrocar a la Revolución, precepto recogido en el conocido como Plan Bush.
Resulta significativo que esos estudiantes solo proceden de facultades de humanidades, ninguno de carreras técnicas y realizan estudios sociológicos de la sociedad cubana actual y sus principales problemáticas. ¿Casualidad o Intencionalidad?
Obama es el presidente que más alto presupuesto ha asignado a las actividades subversivas en Cuba, con 20 millones de dólares anuales, sin contar el aprobado para mantener las transmisiones de la radio y TV Martí, a pesar de que son interferidas por Cuba.
Los que afirman que está gastado el viejo el argumento de que la llamada “oposición”, ha sido fabricada por Estados Unidos, deben hojear algunos documentos oficiales de la CIA que así lo afirman; En 1960 el 1er programa de Acciones Encubiertas, dice textualmente:“El primer requisito es crear una oposición cubana responsable, atractiva y unificada contra el régimen de Castro, que se declare públicamente como tal”.
Esa contrarrevolución solo acciona por dinero y está carente de prestigio como para atraer a una parte sustancial del pueblo.
Para no dejar dudas sobre la vigencia de que son los norteamericanos los únicos fabricantes de la contrarrevolución interna, en el mes de julio del 2013 el Departamento de Estado de Estados Unidos inició un proceso de solicitud para programas que promuevan la democracia y los derechos humanos en Cuba.
Las asignaciones en dinero para esos proyectos es de:
• 1 millón y medio de dólares para el “periodismo independiente”.
• 850 mil dólares para herramientas digitales.
• 750 mil dólares para los derechos laborales.
• 500 mil dólares para la igualdad y defensa de la población afrocubana.
A esto se suman las actividades que ejecutan la USAID y la NED (Fundación Nacional para la Democracia). Desde que en 1983 Ronald Reagan firmó la Directiva de Seguridad Nacional 77, sobre el manejo de la diplomacia pública relativa a la Seguridad Nacional, se crearon estructuras encargadas de poner en práctica la nueva concepción subversiva para enfrentar, no solo el comunismo, sino también el pujante movimiento progresista a nivel global.
La NED es un proyecto que da continuidad a las acciones secretas de la CIA, específicamente a las denominadas Operaciones de Acción Política. Allen Weinstein, historiador y primer presidente de la NED, declaró en 1991 que: “Mucho de lo que hoy hacemos, lo hacía ya hace 25 años la CIA de manera encubierta”.
Cuba es prioridad en esta política, y la NED es utilizada activamente para canalizar fondos a los grupúsculos contrarrevolucionarios dentro de la Isla. En los últimos cincuenta años el caso cubano ha sido el proyecto de injerencia política y subversión que ha dispuesto de mayores recursos en el hemisferio occidental.
Por solo citar algunos ejemplos:
Raúl Rivero Castañeda, contrarrevolucionario cubano, recibió 11 mil dólares entre 1998 y el 2000. El difunto Oswaldo Payá Sardiñas, recibió igual cifra entre los años 1999 y 2000.Elizardo Sánchez Santacruz Pacheco, recibió 5 mil 465 dólares solo en los primeros meses del año 2000.
Oscar Espinosa Chepe, recibió 7 mil 154 dólares desde enero del 2002 hasta enero del 2003, y más de 14, mil dólares directamente de CUBANET, una de las receptoras de la NED y la USAID, para los programas Cuba.
Obama emprendió una diplomacia directa, fuerte, agresiva, principista y sostenida hacia todos los gobiernos amigos, adversarios y enemigos del hemisferio, e incluyó en estas dos últimas categorías a Cuba y Venezuela; además de potenciar alguno de los componentes del llamado “soft power”, sin abandonar en los casos necesarios, los mecanismos de coerción y la fuerza.
Por tanto, no hay nada nuevo en su política hacia Cuba excepto el incremento de dinero para mantener a la contrarrevolución. Lo demás es solo más de lo mismo.