Obama ammette che gli USA devono

rivedere la loro politica verso Cuba

 

 

11.11.2013 - www.granma.cu

 

 

Il presidente degli Stati Uniti (USA) Barack Obama,  ha affermato venerdì  8 che il suo paese deve continuare e rivedere la politica verso Cuba, nazione che da 50 anni soffre l’imposizione unilaterale di un blocco economico, politico e commerciale, che ha provocato enormi perdite, ha informato Telesur.

 

Durante la sua visita alla casa del leader della Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA), Jorge Mas Santos, il Presidente statunitense ha detto che la transizione in Cuba avverrà grazie al lavoro degli attivisti e che gli Stati Uniti possono collaborare “in una forma creativa  e meditata”.

 

“Dobbiamo continuare e rivedere le nostre politiche”, ha affermato Obama.

 

Il capo di Stato ha insistito che: “Si deve considerare che quando Fidel Castro giunse al potere io ero appena nato. L’idea che le stesse politiche che si sviluppavano nel 1961 sono efficaci nell’era d’Internet, di Google e del viaggio globale non ha alcun senso”, ha affermato.

 

Da più  di mezzo secolo Cuba soffre le conseguenze di un blocco commerciale, finanziario e e politico, imposto unilateralmente dagli Stati Uniti anche extra territorialmente,  che è criticato e respinto da tutta la comunità internazionale (da 21 anni) ad  eccezione d’Israele.

 

Da quando ha assunto il potere nel gennaio del  2009, Obama ha pronunciato la sua intenzione di valutare le misure contro l’Isola, ma le autorità cubane affermano senza dubbi che il blocco si è indurito.

 

Il 29 ottobre scorso, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite - ONU - con 198 voti a favore e due contrari (USA ed Israele) ha di nuovo reclamato l’eliminazione del blocco contro Cuba.