Pirati nei Caraibi

Rosa Miriam Elizalde  www.cubadebate.cu

“Che stupidi!” esclama Olivia Palmares, la maestra di quinto grado della scuola elementare “Nguyen Van Troi” de L’Avana. Non direbbe una cosa del genere dei suoi alunni, che sono ai suoi occhi i più intelligenti e ben educati della città, ma del governo USA. Viaggia in un’auto statale che si è fermata ai piedi di un semaforo e, prima che lei chieda il passaggio per tornare a casa dopo la scuola, le ho offerta di portarla.

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Cuba: clandestini che non vogliono attraversare il fiume a nuoto


José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Ad agosto, in assenza di notizie, si fabbricava a Miami uno show con il clandestino di un aereo proveniente da L’Avana (1).

Dato che l’accoglienza automatica di migranti dell’isola, negli USA, è stata abrogata, nel 2017, da Barack Obama (2), il giovane clandestino ha sollecitato l’asilo politico per possibili “torture” in caso di espulsione: “Se mi restituiscono (sic) al mio paese lì mi reprimeranno, tortureranno, mi imprigioneranno”, dichiarava al canale Telemundo (3).

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Il modello boliviano: dedollarizzazione, investimenti e ruolo guida dello Stato

Néstor Restivo – Pagina|12

I governi del Movimento per il Socialismo in Bolivia e il Frente Amplio in Uruguay devono affrontare le elezioni generali di ottobre. Entrambi governano da diversi anni e hanno accumulato usura che cerca di sfruttare i loro avversari, ma i trionfi di Andrés Manuel López Obrador in Messico dell’anno scorso e di Alberto Fernández nelle recenti primarie dell’Argentina, al di là della situazione di ciascun paese, sono letti negli ambienti di Evo Morales e Tabaré Vázquez come fenditura regionale all’ordine neoliberale. E sperano che le loro proposte vengano confermate il prossimo mese. Vale la pena fermarsi nell’analisi dello scenario elettorale boliviano (in cui le elezioni presidenziali si terranno il 20 ottobre) in materia economica e sociale.

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La fallita strategia yankee contro Cuba

seminare penuria e scoraggiamento

 

L’inimicizia del governo USA, guidato da Dwight D. Eisenhower, contro Cuba si manifestò dallo stesso 1 gennaio 1959. Un esempio di ciò è che da allora oltre 290 pescherecci di varie dimensioni ed attività sono stati oggetto di varie aggressioni

Raúl Antonio Capote

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