Cuba si solleva e vede la luce

“(…) quando si hanno gli occhi fissi in alto, né rovi né sassi distraggono il viandante dal suo cammino; gli ideali energetici e le ferventi consacrazioni non vengono sminuite in un animo sincero dalle contrarietà della vita.”

Jose Marti

Abbiamo vissuto la più spaventosa delle epidemie che, noi cubani dell’ultimo secolo, ricordiamo; con il suo carico di dolore, paure, stress, distanziamenti, morti.

Abbiamo subito la recrudescenza, agli estremi, del già di per sé genocida blocco, con il carico di odio dei settori chiave della precedente amministrazione USA e il perverso opportunismo di quella attuale, che ha sostenuto tutte le 243 misure di Trump in mezzo al durissimo picco pandemico – iniziato proprio nei giorni in cui i suoi rappresentanti arrivavano ​​alla Casa Bianca.

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MINSAP

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100 organizzazioni USA assegnano premio x la pace al contingente Henry Reeve

Il contingente internazionale di medici cubani specializzati in situazioni di catastrofi e gravi epidemie “Henry Reeve” ha ricevuto venerdì il Premio Popolare per la Pace, assegnato da 100 organizzazioni e più di 40.000 persone negli USA che fanno parte della campagna del Premio Nobel per la Pace per i medici cubani.

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Il 10 Ottobre, la Rivoluzione e i sequestratori

Ricardo Ronquillo www.juventudrebelde.cu

Come se rompesse il sussurro della natura, a La Demajagua, quell’appartato e sacro altare della storia cubana, può sentirsi il rintocco delle campane. L’agitazione di quella data fondatrice non cessa. 153 anni dopo.

La meritata calma è negata alla nazione che emerse da una Rivoluzione di tanti anni, dopo tutti i sacrifici. È come se ogni 10 ottobre ci trovassimo di fronte allo stesso dilemma: El Yara o Madrid nella storica disputa tra l’ansia  indipendentista, libertaria e giustiziera o la mentalità colonizzata della sottomissione.

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Trionfo degli ideali nel primo giorno di libertà dei cubani

Cuba deve essere una nazione grande e civile per estendere un braccio amico e un cuore fraterno a tutti gli altri popoli, disse Carlos Manuel de Céspedes quando dichiarò l’indipendenza, prese le armi insieme ad altri patrioti e liberò i suoi schiavi.

Il 10 ottobre 1868, l’avvocato insurrezionalista Céspedes ottenne un trionfo delle idee indipendentiste contro il fondamentalismo ispanico e le correnti riformiste e annessioniste con il suono della campana del suo zuccherificio La Demajagua a Manzanillo, nell’est dell’isola, davanti a circa 500 insorti riuniti.

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