La possibile esclusione di Cuba, insieme a quella di Venezuela e Nicaragua, dal prossimo X Vertice delle Americhe dimostra ancora una volta che questi incontri, lungi dal promuovere il dialogo, hanno come obiettivo quello di dividere la Patria Grande a beneficio degli interessi di dominio degli USA.
Le autorità cubane sono venute a conoscenza di tale decisione presa dalla Repubblica Dominicana, sede del vertice previsto per il prossimo dicembre, in risposta alle pressioni esercitate da Washington per impedire la partecipazione della più grande delle Antille.
Cuba ha sottolineato, in un recente comunicato ufficiale del suo Ministero delle Relazioni Estere, che la decisione di escluderla dal vertice emisferico rappresenta una resa di fronte alle brutali imposizioni unilaterali del segretario di Stato della Casa Bianca, Marco Rubio.
Allo stesso modo, ha affermato che il governo del presidente Donald Trump torna a fare uso della “politica delle cannoniere” e della Dottrina Monroe contro la regione che l’impero del Nord continua erroneamente a considerare come il proprio cortile di casa.
Nel testo si afferma che un altro Vertice delle Americhe fondato sulla segregazione e sulla coercizione è destinato al fallimento.
E ciò è assolutamente vero, perché la non partecipazione di diversi paesi all’incontro dei capi di Stato e di governo di Punta Cana, nella Repubblica Dominicana, servirà soltanto a dividere ancora una volta la Nostra America, a vantaggio dei disegni di Washington.
Secondo l’opinione di vari analisti internazionali, i precedenti nove Vertici delle Americhe non sono stati altro che “vertici burrascosi”, che le successive amministrazioni della Casa Bianca hanno promosso per fomentare la disunione e attaccare i governi considerati avversari.
Di tali riunioni, celebrate dal 2015 in poi, l’arcipelago caraibico è stato escluso da sette, ad eccezione di quelle tenutesi nel 2015 a Panamá e nel 2018 a Lima, in Perù.
Ora Trump, influenzato dal suo bellicista “consigliere” Marco Rubio, torna a voler impedire la partecipazione di Cuba, insieme a Venezuela e Nicaragua, a Punta Cana, confermando così il suo chiaro atteggiamento aggressivo verso L’Avana, Caracas e Managua.
Ma il peggio, secondo gli stessi analisti, è che i paesi della Patria Grande continuino a sottomettersi alle pressioni USA.
Finché l’America Latina e i Caraibi non riusciranno a parlare con una sola voce di fronte a Washington, non sarà mai possibile raggiungere una vera indipendenza regionale, fondata sul rispetto dell’autodeterminazione e dell’uguaglianza sovrana di tutte le nazioni.
(Tratto da REDH Cuba)
Cuba, Venezuela y Nicaragua excluidas de la Cumbre de las Américas por mandato de Estados Unidos
Por: Patricio Montesinos
La eventual exclusión de Cuba, además de Venezuela y Nicaragua, de la próxima X Cumbre de las Américas demuestra nuevamente que esas citas, lejos de fomentar el dialogo, tienen como propósito dividir a la Patria Grande en beneficio de los intereses de dominación de EE.UU.
Las autoridades cubanas conocieron de tal determinación de República Dominicana, sede del referido cónclave en diciembre venidero, respondiendo a presiones de Washington para impedir la presencia de la mayor de las Antillas.
Cuba subrayó, en un reciente comunicado oficial de su ministerio de Relaciones Exteriores, que la decisión de excluirla de la cumbre hemisférica constituye una claudicación ante las brutales imposiciones unilaterales del secretario de estado de la Casa Blanca, Marco Rubio.
Asimismo, aseguró que el régimen del mandatario Donald Trump vuelve a usar la “política de cañoneras” y la Doctrina Monroe contra la región que equivocadamente el imperio del norte insiste en que es su patio trasero.
En el texto se afirma que otra reunión de las Américas construida sobre la segregación y la coacción está condenada al fracaso.
Y es muy cierto, porque la no participación de varios países en el encuentro de jefes de Estado y de Gobierno de Punta Cana, República Dominicana, solo servirá para dividir una vez más a Nuestra América, en favor de los designios de Washington.
A juicio de analistas internacionales, las anteriores nueve citas de las Américas no han sido otra cosa que “Cumbres borrascosas”, que sucesivas administraciones de la Casa Blanca han alentado para fomentar la desunión y atacar a gobiernos que considera adversarios.
De esas reuniones celebradas desde 2015, el decano archipiélago del Caribe ha sido excluido de siete de ellas, excepto las efectuadas en 2015 en Panamá, y en 2018 en Lima, Perú.
Ahora Trump, influido por su guerrerista “asesor” Rubio, retoma pretensión de impedir la asistencia de Cuba, junto a Venezuela y Nicaragua, en Punta Cana, lo que ratifica su clara postura agresiva hacia La Habana, Caracas y Managua.
Pero lo peor, según los mismos analistas, es que países de la Patria Grande se sometan a las presiones de EE.UU.
Mientras Latinoamérica y el Caribe carezcan de una sola voz frente a Washington, jamás se logrará una verdadera independencia regional, basada en el respeto a la autodeterminación e igualdad soberana de todas las naciones.
(Tomado de REDH Cuba)

