«Stiamo approfittando della nostra presenza in questa importante fiera mondiale della settima arte per denunciare e condannare la truffa che, dalla città di Miami, sta realizzando una falsa Commissione Cinematografica Cubana», ha dichiarato Alexis Triana, presidente dell’Istituto Cubano dell’Arte e dell’Industria Cinematografica (ICAIC).

Cuba ha denunciato, nel corso della Fiera del Mercato Internazionale Audiovisivo d’Italia (MIA), che si conclude oggi a Roma, una nuova aggressione proveniente dagli USA contro la produzione cinematografica della nazione latinoamericana.

Alexis Triana, presidente dell’ICAIC, ha dichiarato a Prensa Latina, in dichiarazioni pubblicate da Cubarte, che «stiamo approfittando della nostra presenza in questa importante fiera mondiale della settima arte per denunciare e condannare la truffa che, dalla città di Miami, sta realizzando una falsa Commissione Cinematografica Cubana».

«Con totale impunità — ha proseguito — opera finora in quella città statunitense un’entità che si presenta come Cuban Film Commission, utilizzando un falso logo di tale organismo e dell’Associazione Cubana dell’Audiovisivo, nel tentativo di usurpare il nome della vera commissione che opera a Cuba, e così ingannare potenziali clienti».

Per cercare di creare un’immagine di veridicità, questi truffatori utilizzano un sito web con dominio “.org” al fine di apparire come un’entità ufficiale, oltre ad accreditar(si) una sede inesistente all’Avana.

Inoltre, per attirare affari legati a progetti cinematografici, usano come esca offerte false di agevolazioni fiscali — fino al 40% — e permessi di ripresa del tutto irrealizzabili: pratiche illegali, le cui prove sono facilmente reperibili su Internet, ha spiegato Triana.

La vera Commissione Cinematografica, con sede a Cuba, è stata creata mediante l’Accordo 8613 del Consiglio dei Ministri del Paese il 14 giugno 2019, presieduta dal ministro della Cultura, e successivamente ratificata come organo governativo per lo sviluppo della produzione cinematografica e audiovisiva attraverso l’Accordo 9971 del 2024.

Nelle recenti riunioni di tale entità, le cui attività sono coordinate dalla regista cubana Maritza Ceballos, è stata sottolineata l’importanza di attrarre capitali stranieri per la produzione cinematografica e audiovisiva in generale.

In quegli incontri sono stati precisati i concetti e le norme che sostengono la promozione di Cuba come destinazione cinematografica, ed esposti i primi progetti, nonché possibili coproduzioni e servizi che possono essere offerti in coordinamento con le varie istituzioni rappresentate nell’organo statale.

«Stiamo inoltre rilanciando la nostra industria cinematografica — ha aggiunto Triana — e già oggi Cuba conta 75 case di produzione audiovisiva indipendenti; è stato inoltre approvato che i collettivi di creazione possano trasformarsi in imprese cinematografiche indipendenti, anche sotto forma di cooperative, il che rappresenta un enorme passo avanti».

Sono state inoltre valutate positivamente le esperienze che l’ICAIC sta avendo attualmente con produttori stranieri e il loro collegamento con i Collettivi di Creazione Audiovisiva che operano in modo indipendente.

In tal senso, Triana ha evidenziato che «siamo già alla seconda pellicola dominicana girata a Cuba, e produttori di Francia e Russia si stanno preparando per realizzare lungometraggi nell’Isola».

«Stiamo inoltre rilanciando la nostra industria cinematografica, e già Cuba conta 75 case di produzione audiovisiva indipendenti, mentre è stato approvato che i collettivi di creazione possano trasformarsi in imprese cinematografiche indipendenti, anche sotto forma di cooperative, il che rappresenta un passo gigantesco in avanti», ha ribadito il presidente dell’ICAIC.

Cuba denuncia nueva agresión desde EE. UU. contra su cinematografía

«Estamos aprovechando nuestra presencia en esta importante feria mundial del séptimo arte, para exponer y condenar la estafa que desde la ciudad de Miami realiza una falsa Comisión Fílmica Cubana», expresó Alexis Triana, presidente del Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos (Icaic)

Cuba denunció en la Feria del Mercado Internacional Audiovisual de Italia (MIA), que culmina hoy en Roma, una nueva agresión desde Estados Unidos contra la producción cinematográfica de esa nación latinoamericana.

Alexis Triana, presidente del Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos (Icaic), expresó en declaraciones a Prensa Latina, publicadas por Cubarte, que «estamos aprovechando nuestra presencia en esta importante feria mundial del séptimo arte, para exponer y condenar la estafa que desde la ciudad de Miami realiza una falsa Comisión Fílmica Cubana.

«Con total impunidad opera hasta ahora en esa urbe norteamericana una entidad que se vende como la Cuban Film Commission, y utiliza un falso logotipo de ese organismo, así como de la Asociación Cubana del Audiovisual, para tratar de usurpar el nombre de una comisión que en realidad funciona en Cuba, y engañar así a potenciales clientes», aseveró.

Para tratar de crear una imagen de veracidad, estos delincuentes utilizan un sitio web con dirección «.org» con el fin de aparecer como entidad oficial, a la vez que acreditan una sede irreal en La Habana.

Por otra parte, para atraer negocios relacionados con proyectos cinematográficos utilizan como gancho ofrecimientos falsos de facilidades de impuesto, de hasta un 40 %, y permisos de filmación que son totalmente inviables, acciones ilegales cuyas pruebas fácilmente pueden obtenerse en Internet, según explicó Triana.

La verdadera Comisión Fílmica, con sede en Cuba, fue creada mediante el Acuerdo 8 613 del Consejo de Ministros de ese país el 14 de junio de 2019, presidida por el titular de Cultura, y mediante el Acuerdo 9 971 de 2024 de órgano se ratificó a la misma como instancia gubernamental para el desarrollo de la producción cinematográfica y audiovisual.

En recientes reuniones de esa entidad, cuyas actividades son coordinadas por la realizadora cubana Maritza Ceballos, se valoró la importancia de atraer capital extranjero para la producción cinematográfica y audiovisual en general.

Se precisaron en esos encuentros los conceptos y normas que respaldan la promoción de Cuba como destino fílmico, y se expusieron los primeros proyectos, así como posibles coproducciones y servicios que pueden brindarse en articulación con las distintas entidades representadas en ese órgano estatal.

«Estamos además relanzando nuestra industria fílmica, y ya Cuba tiene 75 productoras audiovisuales independientes, mientras se aprobó que los colectivos de creación puedan convertirse en empresas cinematográficas independientes incluso como cooperativas, lo que representa un gigantesco paso hacia adelante».

Se valoraron asimismo como positivas las experiencias que está teniendo el Icaic en estos momentos con productoras extranjeras y su encadenamiento con los Colectivos de Creación Audiovisual que trabajan de manera independiente.

En tal sentido, Triana resaltó que «ya vamos por la segunda película dominicana que se rueda en Cuba, y productoras de Francia y Rusia también se preparan para filmar largometrajes en la Isla.