L’ambasciatore Mike Waltz ha difeso il blocco contro Cuba con argomenti falsi all’ONU. Il ministro degli Esteri Bruno Rodríguez lo ha smentito. Analizziamo le 10 bugie su sanzioni, medicina e commercio.
In un recente dibattito alle Nazioni Unite, l’ambasciatore degli Stati Uniti Mike Waltz ha nuovamente incarnato la fallimentare politica estera del suo Paese difendendo il criminale blocco contro Cuba. Il suo curriculum, segnato da scandali sulla sicurezza come il «Signalgate» e l’uso di Gmail per questioni di Stato, ha preceduto un intervento carico di falsità e maleducazione diplomatica.
Di fronte a questa posizione, la risposta del ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez è stata precisa e incisiva, definendo il diplomatico statunitense «maleducato, arrogante e ignorante» e sottolineando la mancanza di argomenti legittimi nel suo discorso.
La replica del ministro Bruno Rodríguez a Mike Waltz
Dal suo posto, il ministro Rodríguez ha interrotto il rappresentante statunitense per chiarire la sua posizione:
«Il rappresentante permanente degli Stati Uniti non solo mente, deviando sostanzialmente dall’argomento, ma si esprime anche in modo scortese e contrario alla dignità dell’assemblea e degli Stati membri. Lo sta facendo in modo incivile, crudo e scortese. Ciò non è accettabile in questo forum democratico. Signor Waltz, questa è l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Non è una chat su Signal né la Camera dei Rappresentanti».
Le 10 menzogne di Mike Waltz sul blocco a Cuba, smentite
Di seguito, analizziamo e confutiamo punto per punto le affermazioni false fatte dall’ambasciatore Waltz:
1. Bugia: “Il blocco non esiste”.
Verità: La legislazione statunitense che sostiene l’embargo economico contro Cuba – come la legge Helms-Burton e la legge Torricelli – è in vigore. Documenti ufficiali degli Stati Uniti, come il Memorandum presidenziale n. 5, confermano la politica di “massima pressione” contro l’isola.
2. Menzogna: “Le difficoltà economiche di Cuba sono di esclusiva responsabilità del governo”.
Verità: L’obiettivo dichiarato della politica statunitense è quello di “soffocare l’economia” cubana. Questo assedio ha un impatto diretto sull’accesso al carburante, alle finanze, al turismo e alla cooperazione medica, generando gran parte delle attuali tensioni economiche.
3. Falso: “La risoluzione annuale dell’ONU è propaganda”.
Verità: Il voto esprime un’ampia difesa del diritto internazionale e riflette il consenso mondiale contro il blocco. L’isolamento degli Stati Uniti in questa votazione sottolinea l’illegittimità della loro politica.
4. Falso: “La carenza di cibo e medicine è colpa del governo cubano”.
Verità: Il blocco colpisce la medicina a Cuba, con un impatto del 69% sul Quadro Base dei Medicinali a causa di ostacoli di pagamento e divieti tecnologici. Nel settore alimentare, impedisce l’importazione di migliaia di tonnellate di mais e soia, essenziali per la produzione nazionale, rendendo più costoso e ritardando ogni acquisto.
5. Falso: “Il blocco consente di esportare liberamente”.
Verità: Non esiste libertà commerciale. Le esportazioni sono soggette a un rigido sistema di licenze, il finanziamento è vietato (con l’obbligo di pagamenti in contanti) e vengono applicate sanzioni extraterritoriali che dissuadono le compagnie di navigazione e le banche dall’operare con Cuba.
6. Menzogna: “Cuba ha piena libertà di commerciare con altri paesi”.
Verità: Le sanzioni extraterritoriali degli Stati Uniti scoraggiano e puniscono banche, compagnie di navigazione e assicurazioni di paesi terzi, aumentando i costi e i rischi e limitando severamente il commercio internazionale di Cuba.
7. Falso: “Il governo cubano traffica con il proprio personale medico”.
Verità: Cuba mantiene programmi di cooperazione medica internazionale volontari e ampiamente riconosciuti. La persecuzione statunitense mira a tagliare queste entrate e a privare le popolazioni vulnerabili di cure essenziali.
8. Falso: “Il governo cubano trae vantaggio dal mercenarismo”.
Verità: Cuba applica una politica di “tolleranza zero” nei confronti del mercenarismo e ha perseguito penalmente i reclutatori. Non sostiene la partecipazione dei propri cittadini a conflitti esterni.
9. Falso: “Cuba destabilizza l’emisfero”.
Verità: La posizione di Cuba, insieme a forum come la CELAC, è quella di promuovere il principio della “Zona di Pace”. Ciò che destabilizza è lo schieramento militare e la pressione diplomatica degli Stati Uniti nella regione.
10. Falso: “Cuba contribuisce alla ‘macchina da guerra’ russa”.
Verità: Cuba non partecipa alla guerra in Ucraina e ha attivamente smantellato le reti di reclutamento, mantenendo la sua posizione contro il mercenarismo.
L’intervento di Mike Waltz non ha fatto altro che ripetere una sceneggiatura già smentita, evidenziando la mancanza di argomenti solidi per giustificare una politica di blocco contro Cuba che viene condannata anno dopo anno dalla comunità internazionale. Ancora una volta, la farsa è stata smascherata.
Fonte: Razones de Cuba
Traduzione: italiacuba.it

