L’ONU è morta

Óscar J. Domingo – Cubainformación

Oggi è morta la legalità internazionale. Si è dimostrato ancora una volta che un organismo tanto lodevole come l’ONU in realtà è nato già cadavere…

Ma, in verità, non è morta oggi; è successo decenni fa. È morta settimane fa, quando gli USA —il paese dove si trovano le sedi delle Nazioni Unite— decisero di negare il visto d’ingresso ai delegati palestinesi che dovevano parlare davanti alla sua Assemblea Generale e denunciare il genocidio contro il loro popolo.

È morta quando gli USA, sempre loro, negarono il visto al presidente della Colombia, Gustavo Petro, per alcune dichiarazioni che non erano piaciute allo psicopatico Trump.

Ma era già morta prima, quando gli USA ponevano il veto, una volta dopo l’altra, a risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, rimanendo come l’unico paese a votare contro la fine del genocidio contro la Palestina. Lasciatemi ripeterlo: gli USA impedivano, grazie al loro diritto di veto, che si fermasse il genocidio contro la Palestina! Ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli, se non fosse che ormai ci siamo abituati a una barbarie del genere…

L’ONU muore spesso, anzi si può dire che è nata morta, perché quando fu creata come continuatrice della Società delle Nazioni si decise che le risoluzioni della sua Assemblea Generale non fossero vincolanti, mentre lo fossero quelle del Consiglio di Sicurezza… ma che li i 5 membri permanenti avessero diritto di veto. Cioè: qualsiasi decisione che li riguardasse poteva essere bloccata e gettata nel cestino semplicemente alzando una mano.

Così, secondo i dati delle stesse Nazioni Unite, dal 1967 gli USA hanno posto il veto a 44 risoluzioni che miravano a obbligare Israele a rispettare gli accordi internazionali, a fermare le sue illegalità e le stragi contro i palestinesi… Solo nel contesto dell’ultima —e attuale— brutale aggressione illegale contro Gaza, gli USA hanno posto il veto a 6 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Oggi, 29 ottobre 2025, l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato con una maggioranza schiacciante (165 voti a favore e 7 contrari) una risoluzione contro il blocco degli USA contro Cuba.

È rimasto nuovamente evidente che la politica criminale, illegale e assassina degli USA contro Cuba li pone in rotta di collisione con il resto del pianeta. Sono soli, accompagnati soltanto dai loro cagnolini da compagnia (Israele, Ucraina e Argentina) e da altri paesi dipendenti. Neppure i loro sforzi dell’ultima ora per racimolare qualche voto in più (l’anno scorso solo loro e Israele votarono contro la risoluzione) sono riusciti a impedire che il mondo continuasse a condannare e votare contro un altro genocidio, più lento ma globale: quello commesso contro Cuba e il popolo cubano, al quale si nega l’accesso al credito, alla benzina, ai pezzi di ricambio per riparare le centrali elettriche, ai medicinali, a tutto ciò che permetterebbe al popolo di migliorare la propria vita e ricostruire il paese. (Durante il COVID, letteralmente, si impedì al popolo cubano di ottenere i tanto desiderati e necessari respiratori.)

Eppure non serve sottolinearlo: Cuba resiste, costruisce, ispira e cerca soluzioni ai suoi mille problemi.

Ma qualche lettore poco sveglio, ancora addormentato o troppo ingenuo, potrebbe dire: “Allora è fatta, l’ONU ha detto che il blocco è sbagliato e devono toglierlo”. E qui torniamo a constatare la morte ricorrente dell’ONU: con quella di oggi sono già 33 le volte in cui l’Assemblea Generale ha votato contro il blocco, e gli USA, con la loro abituale superbia imperiale, semplicemente ignorano quanto viene deciso lì, come hanno sempre ignorato tutto ciò che li riguarda. Perché l’ONU non ha alcun potere d’imposizione. Al contrario, è un organismo debole e timoroso. Un solo esempio: quando Israele attaccò il Libano, dove si trova precisamente la Forza Provvisoria delle Nazioni Unite (FPNUL) —che comprende, tra l’altro, un contingente di 650 soldati spagnoli—, questi… si rifugiarono nei loro bunker mentre i sionisti invadevano e uccidevano. Niente da aggiungere.

Pertanto, la risoluzione di oggi, pur rappresentando un’altra vittoria politica per il governo e il popolo cubano nella loro denuncia del blocco, nasce già come carta straccia, senza alcuna possibilità di modificare la situazione.

Tuttavia, non tutto è pessimismo: oggi la delegazione cubana, guidata dal cancelliere Bruno Rodríguez, ha inflitto una vera e propria lezione politica, dialettica e diplomatica a quegli USA che avevano iniziato il secolo come unica potenza egemone del mondo e che oggi si ritrovano smarriti, come il bullo di scuola che scopre che sono arrivati altri alunni, più forti, e che gli altri non cedono più alle sue minacce. E uno di questi, piccolo ma coraggioso, impugnando un affilato machete di dignità, gli grida in faccia: “Yankee, non abbiamo alcuna paura di voi!”


La ONU ha muerto

Óscar J. Domingo – Cubainformación

Hoy ha muerto la legalidad internacional. Ha vuelvo a demostrarse que un organismo tan loable como la ONU realmente nació cadáver…

Pero realmente no murió hoy; hace décadas que sucedió. Murió hace semanas cuando EEUU, país donde se encuentran las instalaciones de la ONU, decidió denegar la visa de entrada a los delegados palestinos que tenían que hablar ante su Asamblea General y denunciar el genocidio contra su pueblo.

Murió cuando EEUU, país donde se encuentran las instalaciones de la ONU, decidió denegar la visa al presidente de Colombia Petro por unas declaraciones que no gustaron al psicópata Trump.

Pero ya había muerto antes, cuando EEUU vetaba una y otra vez Resolución tras Resolucion en el Consejo de Seguridad en el que se quedaba como el único país que votaba en contra de que se acabara el Genocidio contra Palestina. Dejadme que repita esto; EEUU impedía con su derecho de veto que se detuviera el Genocidio contra Palestina! Sería para echarse las manos a la cabeza sino fuera porque ya estamos acostumbrados a semejante barbaridad…

La ONU muere a menudo, de hecho se puede decir que nació muerta, porque cuando se creó como continuadora de la Sociedad de Nacionas se decidió que las Resoluciones de su Asamblea General solo fueran vinculantes y no de obligado cumplimiento, pero que las Resoluciones de su Consejo de Seguridad sí fueran vinculantes…pero que allí los cinco grandes países fijos integrantes tuvieran derecho de veto, es decir, que cualquier decisión que les afectara pudieran bloquearla y mandarla a la basura simplemente con que su representante levantara su mano.

Así, según los datos de las propias Naciones Unidas, desde 1967 EEUU ha vetado 44 resoluciones que tenían como objeto obligar a Israel a cumplir con acuerdos internacionales, detener sus ilegalidades, las matanzas contra los palestinos… Solamente en el contexto de la última (y actual) y brutal agresión ilegal contra Gaza, EEUU ha vetado 6 Resoluciones del Consejo de Seguridad, Hoy, 29 de octubre de 2025, la Asamblea General de la ONU ha adoptado por abrumadora mayoría (165 votos a favor frente a 7 en contra) una Resolución contra el Bloqueo de EEUU contra Cuba.

De nuevo ha quedado evidenciado que la política criminal, ilegal y asesina que los EEUU usan contra Cuba les enfrenta al resto del planeta. Están solos, acompañados unicamente por sus perros falderos (Israel, Ucrania y Argentina) y otros países dependientes. Ni sus esfuerzos de última hora para arañar mas votos (el año pasado solo ellos e Israel votaron contra la Resolución) han conseguido que el mundo haya dejado de criticar y votar en contra de otro genocidio, mas lento y global; el que se comete contra Cuba y contra el pueblo cubano, al que se le niega el acceso al crédito, a la gasolina, a los repuestos para reparar sus instalaciones eléctricas, a los medicamentos, a a cualquier cosa que permita al pueblo mejorar sus vidas y levantar su país (durante el COVID, literalmente, se impidió el acceso del pueblo cubano a los tan ansiados y necesitados respiradores.)

Aun así no hace falta señalar que Cuba resiste, construye, inspira y busca soluciones a sus mil problemas.

Pero algún lector poco hábil ,que aún esté dormido o que sea muy ingenuo puede decir; “pues ya está, la ONU ha dicho que el Bloqueo está mal y tienen que quitarlo”…y aquí volveremos a constatar la muerte regular de la ONU: con la de hoy ya son 33 ocasiones en las que la Asamblea General ha votado en contra del Bloqueo, y los EEUU sencillamente ignoran con su habitual soberbia imperial lo que ahí se decide, igual que han ignorado de manera cruel y sistemática cualquier cosa que les afecte, porque la ONU no tiene poder alguno para imponerse. Al revés, es un organismo débil y timorato. Solo un ejemplo; cuando Israel atacó el Libano, donde se encuentra precisamente la FPNUL, la Fuerza Provisional de las Naciones Unidas en el Libano (y donde por cierto hay un contingente de 650 soldados españoles), éstos…se refugiaron en sus bunkeres mientras los sionistas invadían y asesinaban. Nada que añadir.

Por lo tanto la Resolución de hoy, si bien es una victoria política mas para el gobierno y el pueblo cubanos en su denuncia del Bloqueo, nace como papel mojado y sin ningún viso de cambiar la situación.

Eso sí, no todo va a ser pesimismo: hoy la Delegacion cubana, encabezada por el Canciller Bruno Rodríguez, ha asestado una paliza política, dialéctica y diplomática a unos EEUU que arrancaron el siglo como la única potencia hegemónica en el mundo y que hoy se encuentran perdidos, como el abusón que ve que han llegado al colegio otros y otras alumnas mas fuertes y cómo el resto de alumnos le hacen frente y no ceden ante sus bravatas, y que uno de ellos, uno pequeño pero valiente, cargando un bien afilado machete de dignidad, le grita a la cara: “¡Yanquis no les tenemos ningún miedo!”.

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