L’idra ha le zampe rachitiche

Sara Rosenberg – https://lapupilainsomne.wordpress.com

say NATOQuest’anno, dice con voce trionfante il ministro dell’industria, sono entrati in Spagna più di due milioni di turisti. Aggiunge che il settore è in aumento e come prescritto dal copione del successo delle politiche neoliberiste continua dicendo che questa affluenza di turisti mostra chiaramente che la ripresa economica è in corso. Poi il notiziario mostra il presidente della corporazione degli albergatori che ribadisce la sua fiducia che la Spagna è una destinazione turistica imbattibile. Hanno guadagnato un sacco di soldi e aspettano di continuare a farlo. L’industria turistica spagnola è in crescita, tanto più da quando le bombe e la morte si estendono in tutto il Mediterraneo orientale e l’Africa del Nord.

Chiaro, il ministro e l’impresario  alberghiero diranno che l’eccellente situazione del turismo in Spagna è il risultato della buona politica che i datori di lavoro e il governo realizzano. Tanto come falsare le cifre della disoccupazione durante i mesi estivi e tenere una massa schiava a disposizione, capace di lavorare dodici o più ore per il modesto salario di 500-600 euro con un contratto spazzatura che li lancerà, in settembre, di nuovo in strada e anche se a loro non piace o protestano c’è un esercito di disoccupati in attesa davanti alla porta. Un paradiso la Spagna di tapas e birre, sole e spiaggia.

Nel frattempo, e nel mezzo della confusione estiva si preparano le manovre della NATO nella costa spagnola, saranno in ottobre e le più grandi dopo la seconda guerra mondiale, dopo che il governo ha consegnato, in maniera permanente, il territorio spagnolo alle basi criminali di questa organizzazione terroristica che continuerà a bombardare i villaggi in Medio Oriente, Africa ed Europa dell’Est, con grande comodità. Presto il ministro corrispondente tornerà a dire che in Rota e Moron ci sarà una diminuzione della disoccupazione grazie al fatto che la colonizzazione militare USA si è consumata.

Allo stesso tempo, quella massa umana che avanza per l’Europa in fuga dalle bombe della NATO e della sua formazione para-militare (EI-ISIS-Al Nusra. ecc) sarà condannata a pagare il prezzo che le mafie impongono perché la democratica Europa si strappa le vesti, ma non permette che la gente che fugge entri dagli aeroporti proprio come entrano i turisti. Gli affari sono affari. Un viaggio atroce e umiliante come quello che fanno coloro che cercano rifugio costa quattro volte di più rispetto al biglietto che compra un turista dell’ “ambiente europeo”.

petizione-no-nato-no-guerraUna semplice domanda che rompe il cinismo dei commossi dalle foto di bambini annegati è perché non aprono gli aeroporti, con quale diritto impediscono il passaggio alla gente che fugge. Qual è il diritto internazionale che protegge tale divieto, quando è perfettamente previsto nella legislazione internazionale il diritto alla libera circolazione. Soprattutto quando si tratta di rifugio.

Il rumore mediatico sui rifugiati è enorme. Tuttavia si occulta il fondamentale: la NATO e i suoi organismi  para-militari-terroristi non hanno cessato di aggredire e devastare Iraq, Afghanistan, Libia, Palestina, Siria, Ucraina, in una guerra che, come l’idra, cambia testa ma ha lo stesso corpo. Un corpo che ingrassa alimentato da un sistema e un discorso perverso che mentre dice di combattere l’idra terroristica della NATO non fa altro che alimentarla. E quell’ idra sarà alimentata, nel prossimo mese, dal territorio dello Stato spagnolo, per continuare a distruggere il mondo. Nel frattempo, i ministri davanti alle telecamere del cinismo diranno che si tratta della sicurezza e dello sviluppo, della difesa dell’Europa “democratica”, i cui confini grondano sangue del popolo, di tutti i popoli che hanno sofferto e soffrono questa atroce guerra coloniale su scala globale.

O forse diranno i ministri che il bilancio militare dello stato spagnolo si è triplicato nel 2014, che lo stabilimento di filo spinato di Málaga -European Security Fencing- continueranno a produrre sempre più recinti per squarciare i corpi e la legalità, che le carceri per stranieri (CIES) sono piene e sono campi di concentramento, che ciò che sta accadendo in Europa è il fragoroso risultato della politica coloniale e imperialista che chiamano con tanta scioltezza “democrazia”.

Ed è interessante confrontare l’Europa “democratica” e la sua politica di rapina con la politica delle frontiere che, in questo momento, si sta difendendo in Venezuela, dove il presidente Maduro ha mobilitato il popolo e l’esercito bolivariano per creare una frontiera di pace, un confine con la Colombia che protegga la pace e la vita di milioni di colombiani che vivono in Venezuela da un lungo periodo di tempo, gente che è fuggita dalla violenza para-militare e statale del governo colombiano. Un altro concetto di ciò che è e deve essere una frontiera, che grazie alla lotta del popolo venezuelano si consolida per la pace. La guerra economica, il contrabbando, l’introduzione di trafficanti di droga e paramilitari attraverso il confine è stata una costante ed è un tipo di guerra che il Venezuela ha sofferto come parte di quello che chiamo l’idra, perché questa guerra di destabilizzazione e golpe morbidi ai governi democratici dell’America Latina è soltanto una delle sue teste. E’ la stessa guerra, la guerra dell’Impero contro i popoli del mondo.

Tuttavia, senza dubbio, i notiziari e la stampa in Spagna continueranno a dire che in Venezuela c’è “una dittatura bolivariana” e che in Spagna e in Europa la “democrazia” esiste.

La hidra tiene las patas raquíticas

Este año, dice con voz de triunfo el ministro de industria, han entrado en España más de dos millones de turistas. Añade que el sector está en alza y tal como prescribe el guión del éxito de las políticas neoliberales continúa diciendo que esa afluencia de turistas demuestra claramente que la recuperación económica está en marcha. Enseguida el informativo muestra al presidente del gremio de hoteleros que reafirma su confianza en que España es un destino turístico inmejorable. Han ganado mucho dinero y esperan seguir haciéndolo. La industria turística española está en alza, sobre todo desde que las bombas y la muerte se extienden por todo el Mediterráneo este y Norte de África.

Claro, el ministro y el empresario hotelero dirán que la excelente situación del turismo en España es el resultado de las buena política que la patronal y el gobierno realizan. Tanto como para falsear las cifras del paro durante los meses de verano y tener una masa esclava disponible, capaz de trabajar doce o más horas por el módico sueldo de 500-600 euros con un contrato basura que los lanzará en septiembre otra vez a la calle y además si no les gusta o protestan hay un ejército desempleado esperando en la puerta. Un paraíso la España de tapas y cañas, sol y playa.

Mientras tanto y en medio de la algarabía veraniega se preparan las maniobras de la OTAN en la costa española, serán en octubre y las más grandes después de la segunda guerra mundial, después de que el gobierno haya entregado de manera permanente el territorio español a las bases criminales de esta organización terrorista que seguirá bombardeando pueblos en Oriente medio, en África y en el este de Europa con gran comodidad. Pronto el ministro correspondiente volverá a decir que en Rota y Morón habrá un descenso del paro gracias a que la colonización militar estadounidense se ha consumado.

Al mismo tiempo esa masa humana que avanza por Europa huyendo de las bombas de la OTAN y de su formación para-militar (EI-ISIS-Al NUSRA. etc.) será condenada a pagar el precio que las mafias imponen porque la democrática Europa se rasga las vestiduras pero no permite que la gente que huye entre por los aeropuertos tal como entran los turistas. El negocio es el negocio. Un viaje atroz y humillante como el que hacen los que buscan refugio cuesta cuatro veces más que el pasaje que compra un turista del “entorno europeo”.

Una pregunta sencilla que rompe el cinismo de los conmovidos por las fotos de niños ahogados es por qué no abren los aeropuertos, con qué derecho impiden el paso a la gente que huye. Cuál es el derecho internacional que ampara esta prohibición, cuando está perfectamente estipulado en la legislación internacional el derecho al libre tránsito. Y más aún cuando se trata de refugio.

El ruido mediático sobre los refugiados es enorme. Sin embargo se oculta lo fundamental: la OTAN y sus organismos para-militares-terroristas no han cesado de agredir y devastar Irak, Afganistán, Libia, Palestina, Siria, Ucrania, en una guerra que como la hidra cambia de cabeza pero tiene un mismo cuerpo. Un cuerpo que engorda alimentado por un sistema y un discurso perverso que mientras dice combatir a la hidra terrorista de la OTAN, no hace más que alimentarla . Y esa hidra será alimentada en el mes que viene desde el territorio del estado español, para seguir destruyendo el mundo. Mientras tanto, los ministros frente a las cámaras del cinismo dirán que se trata de la seguridad y el desarrollo, de la defensa de la Europa “democrática”, de cuyas fronteras chorrea sangre del pueblo, de todos los pueblos que han sufrido y sufren esta atroz guerra colonial a escala global.

O acaso dirán los ministros que el presupuesto militar del estado español se ha triplicado en 2014, que la fábrica de concertinas en Málaga -European Security Fencing- seguirá produciendo cada vez más vallas para destrozar cuerpos y legalidad, que las cárceles para extranjeros (CIES) están llenas y son campos de concentración, que lo que está sucediendo en Europa es el atronador resultado de la política colonial e imperialista que llaman con tanta soltura “democracia”.

Y es interesante comparar la Europa “democrática” y su política de rapiña con la política de fronteras que ahora mismo se está defendiendo en Venezuela, donde el presidente Maduro ha movilizado al pueblo y al ejercito bolivariano para crear una frontera de paz, una frontera con Colombia que proteja la paz y la vida de los millones de colombianos que viven en Venezuela desde hace mucho tiempo, gente que ha huido de la violencia para militar y estatal del gobierno colombiano. Otro concepto de lo que es y debe ser una frontera, que gracias a la lucha del pueblo venezolano se consolida para la paz. La guerra económica, el bachaqueo, la introducción de narcos y para militares a través de la frontera ha sido una constante y es un tipo de guerra que viene sufriendo Venezuela como parte de eso que llamo la hidra, porque esta guerra de desestabilización y golpes blandos a los gobiernos democráticos de América Latina es sólo una de sus cabezas. Es la misma guerra, la guerra del imperio contra los pueblos del mundo.

Sin embargo, que duda cabe, los informativos y la prensa en España seguirán diciendo que en Venezuela hay “una dictadura bolivariana” y que en España y Europa la “democracia” existe.

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