Honduras pone in pericolo il futuro dell’infanzia

hondurasL’infanzia in Honduras affronta ogni giorno problemi come lo sfruttamento sessuale, la povertà, la tratta, la violenza, gli abusi, la denutrizione, il consumo di droga, l’analfabetismo, tutti flagelli che attentano il suo futuro in questa nazione.

Queste affermazioni potrebbero sembrare allarmistiche o esagerate, ma la realtà è molto complessa e per niente ottimista.

Il capo dell’Unità Speciale Contro lo Sfruttamento Commerciale e la Tratta delle persone, Mateo Galo, ha detto che negli ultimi cinque anni la tratta dei minori è raddoppiata.

Galo ha spiegato che per la sua posizione geografica Honduras è una via comune nel transito migratorio dal sud al nord, un terreno dove questi crimini si compiono con la massima facilità. La tratta dei bambini e altri problemi simili hanno la loro genesi nella miseria.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef) stima che circa il 68% degli honduregni minori di 18 anni vive in condizioni di povertà.

L’accesso di questi giovani alla salute e all’educazione è molto precario e a volte nullo, così come la casa, l’accesso all’acqua e ad altri servizi.

L’Osservatorio dei Diritti dei Bambini, le Bambine e i Giovani in Honduras, nel suo rapporto mensile del luglio scorso, ha assicurato che la corruzione, l’impunità, la povertà e la disuguaglianza, mali cronici in questo paese, incidono sui bambini in diversa maniera.

L’infanzia è la più colpita da questi mali che si traducono in denutrizione, analfabetismo, disintegrazione familiare, abbandono, abusi, sfruttatmento sessuale e nel lavoro, ha aggiunto l’istituzione.

I dati del ministero pubblico rivelano che i casi di abuso dei minori sono aumentati al 200% negli ultimi due anni. Il consumo di droga è un problema pendente.

L’Istituto Honduregno per la Prevenzione dall’Alcolismo, il consumo di droghe e farmaci, assicura che molti bambini, anche con meno di 12 anni, sono dipendenti di alcool, tabacco, marijuana e cocaina. Le gravidanze delle adolescenti aumentano a ritmo preoccupante e il 30% delle future madri ha meno di18 anni, assicura UNICEF e le gravidanze hanno radici nell’abuso sessuale o in altre forme di violenza, ha denunciato Héctor Espinal, portavoce del Fondo nel paese.

Nel maggio scorso il Comitato dei diritti dei Bambini, un organismo della ONU ha mostrato la sua preoccupazione per gli alti livelli di gravidanze nelle adolescenti, che derivano dalla mancanza d’educazione sessuale e riproduttiva nei curriculum scolastici.

Le peggiori circostanze per i bambini sono in relazione al crimine organizzato, il narcotraffico e le ‘maras’, le bande multinazionali che ci sono in questo paese.

Solo nel mese di luglio del 2015 sono morti in forma violenta 118 bambini, il 45% dei delitti registrati nel paese, uno dei più violenti del pianeta, con un tasso di omicidi, nel 2014, di 68 ogni 100.000 abitanti.

L’Ufficio dell’Alto Commissario della ONU per i Rifugiati, ha denunciato che in Honduras ci sono almeno 250.000 – 300.000 sfollati per la violenza che sempre quest’anno, Messico e Stati Uniti hanno rimpatriato 6.000 minori, dicono le statistiche del Centro d’Attenzione al Migrante Ritornato.

Durante il 2013 e il 2014 si calcola che più di 15.000 bambini hanno viaggiato verso la frontiera statunitense senza adulti accompagnatori, in una situazione che ha acceso l’allarme nel paese e nelle nazioni vicine e che ha portato alla dichiarazione di “crisi umanitaria”.

Lo scenario generale è abbastanza lugubre, ma si può salvare la situazione con una maggior volontà politica, il consenso di tutti gli attori che intervengono in questo melodramma, cittadinanza inclusa, per riscattare non l’infanzia ma il futuro della nazione.

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