Cuba: rispetto decisioni Assemblea Generale ONU

blocco obama 192vs2Cuba ha chiesto all’ONU il compimento delle decisioni dell’Assemblea Generale, ed ha insistito per il recupero e il consolidamento delle sue funzioni deliberative e normative.

“Il problema principale dell’organizzazione risiede nelle mancanze d’applicazione delle numerose risoluzioni che adotta l’Assemblea, quelle che costituiscono un importante corpo normativo che nella maggior parte resta inerte”, ha avvertito la diplomatica Tanieris Diegues in un forum sulla rivitalizzazione dell’Assemblea Generale.

In accordo con la funzionaria cubana la materializzazione di queste iniziative dipende dalla volontà degli Stati che hanno potere politico, militare o economico per farlo, ha detto a Prensa Latina.

Tanieris Diegues ha sostenuto che si devono tradurre in realtà i poteri stipulati nella carta delle Nazioni Unite per l’Assemblea, organo che raggruppa con uguaglianza di condizioni i 193 paesi membri dell’organizzazione.

Per la rappresentante dell’Isola, non esisterà una vera riforma della ONU senza una profonda rivitalizzazione della sua Assemblea Generale, cosa che passa per il consolidamento del suo carattere democratico e partecipativo.

Inoltre ha reclamato un adeguato equilibrio tra gli organi principali delle Nazioni Unite. È stato detto che si apprezza una crescente e pericolosa tenenza del Consiglio di Sicurezza ad invadere l’ambito d’esecuzione dell’Assemblea e questo deve finire.

La diplomatica ha anche segnalato che per una risposta effettiva della ONU al sistema contemporaneo delle relazioni internazionali, risulta chiave la combinazione della riforma del Consiglio di Sicurezza e la conversione dell’Assemblea Generale al centro dei dibattiti e del lavoro multilaterale.

Cuba è precisamente uno dei paesi più danneggiati dalla mancanza di compimento  delle risoluzioni dell’Assemblea Generale, che dal 1992 vota un’iniziativa sulla necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti da più di mezzo secolo.

Nonostante la votazione quasi unanime contro l’assedio – quest’anno hanno approvato la risoluzione 191 dei 193 governi – l’unilaterale ed extraterritoriale misura è sempre in vigore.

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