Venezuela: continue violazioni aeree

Chavez-580x328Questa domenica le autorità venezuelane hanno denunciato la violazione del loro spazio aereo da parte di un aereo di intelligenza degli Stati Uniti.

In dichiarazioni alla stampa, il ministro della Difesa del Venezuela, Vladimir Padrino Lopez, informò che l’aeroplano decollò dalla base aerea dell’isola di Curazao.

Inoltre, il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, indicò che denuncerà questa nuova minaccia militare degli USA contro il paese sud-americano presso istanze regionali ed internazionali come le Nazioni Unite, l’Unione delle Nazioni Sud-Americane (Unasur), la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac), e l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (Alba).

“Tutto il paese deve essere unito attorno a questa denuncia contro le provocazioni militari degli Stati Uniti contro il nostro popolo”, ha affermato.

È questa la prima volta che gli Stati Uniti violano la sovranità del Venezuela?

Dall’arrivo al potere del comandante Hugo Chavez nel 1999, Venezuela è stato oggetto di tutti i tipi di minacce e trasgressioni da parte degli Stati Uniti, in un tentativo per colpire la coesione delle forze popolari che integrano la Rivoluzione Bolivariana.

Si veda la cronologia delle violazioni dello spazio aereo del Venezuela da parte degli Stati Uniti.

20 maggio 2008

Incursione di un aeroplano Viking S-3 della marina statunitense, che partì da Curazao, nello spazio aereo venezuelano.

L’aeronave sorvolò l’arcipelago Los Roques, in Venezuela, e secondo il Dipartimento di Difesa degli USA sperimentò “problemi intermittenti di navigazione.”

L’allora cancelliere venezuelano, Nicolas Maduro, assicurò che l’incidente faceva parte della campagna di provocazioni degli Stati Uniti per destabilizzare la regione.

17 maggio 2009  

Volo non autorizzato nello spazio aereo venezuelano di un’aeronave militare statunitense che partì dall’isola di Curazao.

Il presidente Chavez ha reso pubblica la conversazione tra il pilota nordamericano e la torre di controllo dell’aeroporto di Maiquetia, che dimostrò che, almeno, ci fu un volo non autorizzato dentro lo spazio aereo venezuelano.

“Maiquetia richiede informazione sul perché sta volando dentro lo spazio aereo di Maiquetia, signore”, interrogava la torre di controllo venezuelana.

Davanti alle domande, il pilota dovette confermare che si trattava di un’aeronave militare statunitense che partiva da Curazao, ma che suppostamente “non era cosciente che stava nel suo spazio aereo (venezuelano)” ed ammise che non aveva permesso per compiere incursioni in Venezuela.

21 dicembre 2009

Chavez denunciò che un aeroplano spia statunitense non equipaggiato violò lo spazio aereo venezuelano, mentre ordinò l’abbattimento di qualunque aeronave di questo tipo in caso si ripetesse la trasgressione alla sovranità territoriale del paese sud-americano.

Il leader bolivariano ha assicurato che l’aeroplano spia sorvolò una base militare nello stato occidentale di Zulia dopo aver decollato dalla Colombia.

“Ho ordinato che se un aeroplanino come questo appare, devono abbatterlo. Non permettiamo tutto ciò”, affermò Chavez.

In questo momento il mandatario sostenne che gli USA utilizzavano basi militari nelle isole caraibiche di Curazao ed Aruba per minacciare Venezuela.

7 gennaio 2010  

Un aeroplano P3 da guerra proveniente dall’isola di Curazao, appartenente alle Antille olandesi, violò lo spazio aereo venezuelano in due occasioni e durante più di mezz’ora.

Il presidente Hugo Chavez considerò l’incursione aerea come una provocazione da parte di Washington.

“Questo è deplorevole, stava compiendo incursioni nello spazio venezuelano, questo è un aeroplano P-3, nordamericano, questo è un aeroplano da guerra”, assicurò.

“Ordinai che due F-16 uscissero ad intercettarlo con gli ordini di non cadere in provocazioni. Quando i nostri aeroplani F-16 si avvicinavano, l’aeroplano si ritirò, ma dopo ritornò”, aggiunse nel suo intervento dal Palazzo di Miraflores (sede del Dirigente venezuelano) a Caracas.

14 luglio 2010

Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, inviò una nota di protesta al governo olandese, dopo le multiple violazioni allo spazio aereo venezuelano da parte di aeronavi olandesi e statunitensi.

Nella nota si aggiunsero Aruba e Curazao.

6 novembre 2015

Il ministro della Difesa del Venezuela, Vladimir Padrino Lopez, informò questa domenica di una nuova violazione dello spazio aereo del paese sud-americano.

L’evento è accaduto due giorni fa (6 novembre) quando un aeroplano di intelligenza degli Stati Uniti decollò dalla base aerea di Curazao, compiendo incursioni dentro lo spazio aereo venezuelano varie volte.

da TeleSur

traduzione di Ida Garberi

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