L’ingrata

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

yoani lavandaYoani Sánchez Cordero, diventata blogger di successo grazie alla CIA nella sua guerra mediatica contro la Rivoluzione cubana, ha ricevuto negli USA, ovviamente, il premio Knight di giornalismo internazionale 2015, un riconoscimento in più alla sua lunga lista, come formula progettata per darle popolarità mondiale, qualcosa che Gabriel García Márquez mai ha ricevuto così ripetutamente.

Nel suo discorso, la blogger, creata per servire gli USA, ha riconosciuto pubblicamente che le sue origine sono estremamente umile, dicendo: “Mia nonna sapeva solo scrivere la prima lettera del suo nome. Firmava i documenti con una “A” grande e quasi infantile […] quella lavandaia non è mai andata a scuola …”

Ma le è mancato di aggiungere che sua madre ha seguito la stessa sorte perché, a Cuba prima del 1959, i poveri non avevano diritto di studiare, né ad avere assistenza medica, né assistere ad un’opera teatrale e tanto meno ad uno spettacolo di danza.

La prima misura applicata dalla Rivoluzione trionfante, guidata da Fidel Castro, fu alfabetizzare tutto il popolo, seguendo il principio di Marti di “Leggere è Crescere” ed “Essere colti per essere liberi”.

Per quelle misure rivoluzionarie, mai sognate dai cubani e le cubane, la bambina Yoani Sánchez non ha dovuto continuare il lavoro di lavandaia di sua nonna e sua madre; lei e sua sorella sì hanno potuto aver accesso alle scuole senza pagare un solo centesimo e ricevere la migliore istruzione accademica presso l’Università di L’Avana, dove si è laureata in Filologia, con un collegio docente di alto calibro.

Con quel titolo riuscì ad andare in Germania in cerca di lavoro, qualcosa che non trovò come aveva pensato, e decise di rimanere in montaner-agente-ciaEuropa in modo permanente, fino a quando è apparso nella sua vita Carlos Alberto Montaner, un agente CIA latitante della giustizia cubana per avere messo dei petardi incendiari in centri commerciali, che le ha proposto di sviluppare un piano, ma all’interno dell’isola.

Così Yoani torna a Cuba e distrugge il permesso di soggiorno in Spagna, iniziando la sua preparazione per saltare nello spazio di Internet come blogger ufficiale di Washington, con un supporto tecnologico senza pari e la traduzione “solidaria”, dei suoi articoli, in 19 lingue.

yIn soli 12 mesi di lavoro sul suo blog, la rivista Time la scelse come una delle 100 persone più importanti del mondo e dopo 24 mesi, la rivista People, la denomina come una delle 25 persone più influenti dell’America Latina, fatti che dimostrano coloro che sono dietro la costruzione, a tutta velocità, della sua figura internazionale.

Con la sua laurea conseguita solo per l’esistenza, nel suo paese, di un sistema socialista, dove l’essere umano è la prima cosa e il 13% del PIL è dedicato all’istruzione gratuita e obbligatoria fino alla terza media, per tutti i bambini e i giovani, è molto facile parlare che: “… l’azione può essere un problema se non è accompagnata adeguatamente dall’informazione. Un cittadino disinformato è facile preda dei poteri, vittima sicura della manipolazione e del controllo”.

Ma, si è dimenticata di dire che quel stesso principio fu quello seguito da Fidel Castro, quando decise di alfabetizzare tutto il suo popolo, anche nelle montagne di Cuba dove non si era mai visto un insegnante, né un medico.

I governi della Repubblica capitalista, prima del 1959, non volevano che i cittadini sapessero leggere né scrivere in modo da potere opprimerli e sfruttarli, a differenza di ciò che accade ora nella Cuba socialista

Oggi, i cubani non possono essere facile preda né vittime della manipolazione dei media che gli USA vogliono imporre, tramite i loro agenti; il livello d’educazione, politico e d’analisi del cittadino comune, gli permette di affrontare qualsiasi argomento d’attualità ed identificare chi sono veramente i nemici del paese, finanziati dall’estero.

Questo è il motivo per cui i cosiddetti “dissidenti” non hanno seguaci nel popolo, né non sono riusciti a formare neanche un solo gruppetto controrivoluzionario nei centri universitari del paese.

Yoani non ha nemmeno detto che è passata all’azione, come ha definito il suo lavoro attuale, perché Montaner la reclutò ufficialmente, i diplomatici USA all’Avana l’hanno istruita e la CIA, attraverso quei riconoscimenti internazionali, l’ha fatta diventare una facoltosa blogger come ce ne sono pochi al mondo.

Yoani-14ymedio1-300x201Quindi, nell’arrampicata mediatica per cercare di attirare i giovani, la CIA le creò il sito web “14ymedio”, e nonostante il ferreo blocco economico, commerciale e finanziario, le consentono di aprire conti bancari, stabilire i suoi server, registrare negli USA i propri media e darle i visti per farla viaggiare, come un esemplare raro, per Europa, America Latina e USA.

Ingrata, questa donna, che senza il socialismo, che ora tanto combatte, starebbe lavando i vestiti per coloro che sì avevano soldi, come fecero sua nonna e sua madre per tutta la vita.

Si possono avere opinioni diverse sul sistema cubano, essere contro i provvedimenti e le leggi, ma non dimenticarsi da dove si è venuti, né ciò che è oggi solo grazie alla Rivoluzione cubana, nonostante a lei le disgusti.

Per ciò José Martí affermò: “Disgustano ad un’anima onesta quegli energumeni infecondi, nati per distruggere, con le loro mani convulse, tutta la testimonianza di fama e meriti altrui”.

La malagradecida

Por Arthur González

Yoani Sánchez Cordero, devenida en bloguera exitosa gracias a la CIA en su guerra mediática contra la Revolución cubana, recibió en Estados Unidos, por supuesto, el premio Knight de periodismo internacional 2015, un galardón más a su larga lista, como fórmula ideada para darle popularidad mundial, algo Gabriel García Márquez nunca recibió con tanta reiteración.

En su discurso, la bloguera creada para servir a Estados Unidos, reconoció públicamente que su origen es sumamente humilde, al expresar: “Mi abuela sólo sabía escribir la primera letra de su nombre. Firmaba los documentos con una “A” grande y casi infantil […] aquella lavandera nunca fue al colegio…”

Pero le faltó agregar que su madre siguió el mismo destino, pues en Cuba antes de 1959, los pobres no tenían derecho a estudiar, ni a tener asistencia médica, no presenciar una obra de teatro y menos una función de ballet.

La primera medida aplicada por la Revolución triunfante, comandada por Fidel Castro, fue alfabetizar a todo el pueblo, siguiendo el principio martiano de “Leer es Crecer” y “Ser cultos para ser libres”.

Por esas medidas revolucionarias, jamás soñadas por los cubanos y cubanas, la niña Yoani Sánchez no tuvo que seguir el oficio de lavandera de su abuela y madre; ella y su hermana sí pudieron acceder a las escuelas sin pagar un solo centavo y recibir la mejor educación académica en la Universidad de la Habana, donde se tituló como Licenciada en Filología, con un claustro de profesores de alto calibre.

Con ese título pudo viajar a Alemania en busca de trabajo, algo que no encontró como pensaba, y decidió quedarse a vivir en Europa definitivamente, hasta que apreció en su vida Carlos Alberto Montaner, agente CIA prófugo de la justicia cubana por colocar petacas incendiarias en centros comerciales, quien le propuso desarrollar un plan, pero dentro de la Isla.

Es así como Yoani regresa a Cuba y destruye el documento de residencia en España, comenzando su preparación para saltar al espacio de Internet como bloguera oficialista de Washington, con un soporte tecnológico inigualable y la traducción “solidaria” de sus artículos a 19 idiomas.

En solo 12 meses de trabajo en su Blog, la revista TIME la seleccionó como una de las 100 personas más importantes del mundo y a los 24 meses, la revista PEOPLE, la denomina como una de las 25 personas más influyentes de Latinoamérica, hechos que demuestran quienes están detrás de la construcción, a toda carrera, de su figura internacional.

Con su título universitario obtenido solamente por la existencia en su país de un sistema socialista, donde el ser humano es lo primero y el 13% del PIB se dedica a la educación gratuita y obligatoria hasta 9no grado para todos los niños y jóvenes, resulta muy fácil hablar de que: “…la acción puede ser un problema si no viene debidamente acompañada por la información. Un ciudadano desinformado es presa fácil de los poderes, víctima segura de la manipulación y del control”.

Pero olvidó decir que ese mismo principio fue el que siguió Fidel Castro, cuando decidió alfabetizar a todo su pueblo, incluso en las montañas cubanas donde nunca se conoció un maestro, ni un médico.

Los gobiernos de la República capitalista antes de 1959, no querían que los ciudadanos supieran leer ni escribir para poderlos oprimir y explotar, a diferencia de lo que ahora sucede en la Cuba socialista

Hoy los cubanos no pueden ser presa fácil ni víctimas de la manipulación mediática que desea imponer Estados Unidos, a través de sus agentes, el nivel educacional, político y de análisis del ciudadano común, le permite tratar cualquier tema de actualidad e identificar quienes son realmente los enemigos del país, financiados desde el exterior.

Esa es la razón por la cual los llamados “disidentes” no tienen seguidores en el pueblo, ni han logrado conformar un solo grupúsculo contrarrevolucionario en los centros universitarios del país.

Tampoco Yoani dijo que pasó a la acción, como ella denominó a su actual trabajo, porque Montaner la reclutó oficialmente, los diplomáticos estadounidenses en la Habana la instruyeron y la CIA, a través de esos premios internacionales, la convirtió en una adinerada bloguera como existen pocos en el mundo.

De ahí que, en la escalada mediática para intentar captar jóvenes, la CIA le creó el medio digital “14yMedio”, y a pesar del ferro bloqueo económico, comercial y financiero, le permiten abrir cuentas bancarias, asentar sus servidores, inscribir en Estados Unidos sus medios y le otorgan visas para pasearla, cual rara espécimen, por Europa, Latinoamérica y los Estados Unidos.

Malagradecida esta mujer que sin el socialismo que ahora tanto combate, estuviera lavando ropa para los que si tenían dinero, como lo hicieron su abuela y su madre toda la vida.

Se pueden tener criterios diferentes sobre el sistema cubano, estar en contra de medidas y leyes, pero no olvidarse de donde vino, ni lo que es hoy solo gracias a la Revolución cubana, a pesar de que a ella le disguste.

Por eso José Martí aseveró: “Desagradan a un ánimo honrado esos energúmenos infecundos, nacidos a derribar con sus manos convulsas todo testimonio de fama y méritos ajenos”.

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