21-22 marzo: Obama a Cuba

12728863_10153965152588799_7659171022868657413_nUfficio del Segretario di Stampa

18 febbraio del 2016

Il Presidente Obama e la Prima Dama viaggeranno a Cuba il 21 e 22 marzo e quindi in Argentina il 23 e il 24.

In Cuba, il Presidente lavorerà per rinforzare il progresso realizzato verso la normalità delle relazioni con Cuba, accrescendo i vincoli commerciali e personali che possano migliorare il benessere del popolo cubano ed esprimere il nostro appoggio ai diritti umani. Inoltre parteciperà ad una riunione bilaterale con il Presidente cubano Raúl Castro.

Poi il Presidente Obama si riunirà con i membri della società civile, imprenditori e cubani di tutti gli ambiti della società.

Questa visita storica è la prima che un presidente statunitense realizza in 90 anni e un’altra dimostrazione dell’impegno del presidente Obama di tracciare un nuovo corso nelle relazioni cubano-statunitensi e vincolare i cittadini degli USA e di Cuba attraverso una espansione del turismo, del commerco e con l’accesso all’informazione.

A Buenos Aires, il Presidente e la Prima Famiglia si riuniranno con il nuovo Presidente argentino Mauricio Macri per conversare sul programma di riforme del Presidente Macri e riorganizzare i contributi per la difesa dei diritti umani nella regione.

Il Presidente approfondirà l’iniziativa indirizzata ad incrementare la cooperazione tra i nostri governi in una serie di settori tra i quali s’includono gli investimenti e il commercio, la sicurezza cittadina, l’energia rinnovabile e il cambio climatico. Sono passati quasi vent’anni dall’ultima volta che un presidente degli Stati Uniti ha realizzato una visita con una messa a fuoco bilaterale in Argentina, il secondo paese più grande dell’America Latina.

Reazione di Cuba

12717696_10153965344878799_3049009439331777285_nIl Presidente statunitense Barack Obama sarà accolto dal Governo di Cuba e dal suo popolo, con l’ospitalità che li caratterizza, ha detto oggi Josefina Vidal nel suo account sul social network Twitter.

La Vidal, direttrice generale del Dipartimento Stati Uniti della cancelleria cubana, ha reagito così alla conferma di Obama, di questo giovedì, che si recherà nell’isola il 21 e 22 marzo.

Obama annuncia che visiterà Cuba il 21 ed il 22 marzo prossimi

Attraverso il suo account in Twitter, Barack Obama annunciò questa mattina che viaggerà a Cuba.
 
La Segreteria di Stampa della Casa Bianca confermò poco dopo la notizia in una nota ufficiale, ed assicurò che il Presidente sarà a L’Avana il 21 ed il 22 marzo prossimi.

Dalla Cancelleria cubana, la Direttrice Generale per gli Stati Uniti, Josefina Vidal, rispose attraverso il suo account in questa rete sociale che “il mandatario statunitense sarà benvenuto per il Governo di Cuba e per il suo popolo, con l’ospitalità che la caratterizza.”

La Casa Bianca commentò qui nella sua nota inviata ai giornalisti che Obama e la first lady, Michelle, partiranno da Cuba verso Argentina, paese che visiteranno i due giorni successivi.

In Cuba, il Presidente lavorerà per consolidare i progressi verso la normalizzazione delle relazioni con Cuba, avanzamenti nei lacci commerciali e nelle relazioni popolo a popolo ed “esprimerà il nostro appoggio ai diritti umani”, dice il comunicato.

Oltre ad una riunione bilaterale col Presidente cubano, Raul Castro, Obama si incontrerà con imprenditori e cittadini di differenti ambiti della vita sociale del paese.

“Questa visita storica–la prima di un presidente degli USA in quasi 90 anni – è una dimostrazione in più del compromesso del Presidente per tracciare una nuova rotta nelle relazioni tra gli USA e Cuba e collegare i cittadini cubani e statunitensi mediante l’incremento dei viaggi, il commercio e l’accesso all’informazione”, aggiunse il comunicato ufficiale.

“A Buenos Aires, il Presidente e la first lady si riuniranno col nuovo presidente argentino, Mauricio Macri, per discutere l’agenda di riforme del presidente Macri e riconoscere le sue contribuzioni alla difesa dei diritti umani nella regione”, assicurò la Casa Bianca.

In Argentina, il Presidente approfondirà gli sforzi per aumentare la cooperazione tra i due governi in una serie di aree, includendo il commercio e l’investimento, l’energia rinnovabile ed il cambiamento climatico, e la sicurezza cittadina.

Inoltre, Obama condivise in Twitter una nota in cui Ben Rhodes, il vice assessore del Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, replicò il messaggio della casa presidenziale e commentò che il democratico sarà il primo presidente statunitense a visitare Cuba da quando Calvin Coolidge lo ha fatto nel 1928.

“Allora quel presidente Coolidge viaggiò a Cuba in una nave da guerra, cosicché questa sarà una visita molto differente”, affermò.

Il Presidente Obama visiterà Cuba

f0010983La Direttrice Generale degli Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Estere, Josefina Vidal, ha confermato in una conferenza stampa, oggi giovedì 18, che il presidente degli USA, Barack Obama, visiterà Cuba nei giorni 21 e 22 di marzo.

Obama diventerà il primo capo di Stato nordamericano che visiterà in maniera ufficiale l’Isola in 88 anni.

L’ultimo è stato Calvin Coolidge nel gennaio del 1928, quando venne a L’Avana per fare un discorso durante la 6ª Conferenza Internazionale degli Stati Americani.

“Il presidente statunitense sarà benvenuto dal governo di Cuba e dal suo popolo con l’ospitalità che lo caratterizzano”, ha detto la Vidal.

“Sarà un’opportunità per far sì che il presidente Obama possa apprezzare la realtà cubana e continuare a dialogare sulle possibilità d’ampliare il dialogo e le relazioni bilaterali su temi d’interesse reciproco per i due paesi”, ha aggiunto la diplomatica.

La funzionaria ha anche affermato che questa visita costituirà un passo avanti verso il miglioramento dei vincoli tra Cuba e gli Stati Uniti.

Josefina Vidal ha assicurato che per giungere alla normalità delle relazioni bilaterali si deve dare una soluzione a temi chiave che pendono, includendo l’eliminazione del blocco e la restituzione a Cuba del territorio illegalmente occupato dalla Base navale di Guantánamo.

“La visita di Obama nel nostro paese, ha aggiunto, sarà un’occasione per rettificare la volontà del governo cubano di continuare ad avanzare nella costruzione di una nuova relazione sulla base sulla base del rispetto, dei principi e dei propositi della Carta delle Nazioni Unite e del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come zona di Pace, fondata nel rispetto delle differenze e nel beneficio mutui che derivano dai vincoli storici, culturali e familiari che hanno unito le due nazioni e i due popoli.

Interrogata sulle dichiarazioni del presidente Obama su come affronterà in Cuba le sue differenze sui diritti umani, la Vidal ha spiegato che in effetti i due paesi hanno concetti differenti, così come accade per altri temi, e che Cuba è aperta a dialogare con il governo degli Stati Uniti su qualsiasi tema, includendo i diritti umani.

“Su questo tema abbiamo scambiato criteri sulla base del rispetto, l’uguaglianza e la reciprocità e senza l’intervento nei temi interni”, ha assicurato, segnalando le esperienze positive e di successo che ha l’Isola da condividere in questo campo.

Inoltre ha commentato che Cuba ha opinioni sull’esercizio dei diritti umani in molte parti del mondo, includendo gli Stati Uniti e differenti punti di vista in topici come la democrazia, i modelli politici e le relazioni internazionali.

Per noi paralare di questioni come questa e altre, forma parte dello sforzo che stiamo realizzando per costruire una nuova relazione con gli Stati Uniti, che contribuisca ad identificare opportunità e benefici per i nostri popoli.

Finalmente la Vidal ha detto che questa sarà un’opportunità importante per far sì che Barack Obama possa avere un’approssimazione diretta alla realtà cubana e a a tutte le trasformazioni necessarie indirizzate al miglioramento del benessere del popolo che si stanno realizzando negli ultimi anni, come risultato di decisioni sovrane del governo di Cuba, alle quali ha contribuito la sua popolazione.

La visita avverrà 14 mesi dopo l’annuncio dei due governi di un processo per ristabilire i vincoli bilaterali, che ha portato alla riapertura delle ambasciate a L’Avana e a Washington.

Dopo la sua fermata nella capitale cubana, Obama continuerà il suo giro in Argentina.

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