Cuba-USA: sottigliezze per sposarci con la menzogna

Norelys Morales Aguilera http://islamiacu.blogspot.it/

media mentiraMettere i media “sotto sospetto” e denunciarli dovrebbe essere parte di una nuova alfabetizzazione per il grande pubblico e per i professionisti della notizia, in particolare.

Questo vale per qualsiasi contesto quando viviamo in un mondo di monopolio informativo e riguardo a Cuba, nel momento in cui il piccolo arcipelago, l’isola, aggredita da decenni in tutti i campi ed in particolare in quello mediatico, sorprende che acquisisca una connotazione informativa, di cui bisogna diffidare per semplice buon senso.

In uno scenario di accumulazione di messaggi abusivamente ripetuti e la disinformazione intenzionale contro Cuba, in varie forme, purtroppo molto diffuse nella manipolazione, fa che passino le menzogne e si moltiplichino con una tautologia tipica della saturazione; formula, che in realtà, disinforma.

Vediamo un esempio, ma prima, appunto una riflessione della professoressa di Scienze Politiche presso l’Università Complutense, Angeles Diez, che è pertinente.

“Se il 90% dell’informazione è controllata dalle grandi corporazioni USA ed europee è difficile pensare che possiamo essere meglio informati nel consultare più mezzi di comunicazione…” E, in generale, si tratta di chiedersi “per esempio, che interessa c’è dietro un fatto, che credibilità si merita la fonte, a chi beneficia la notizia e perché…”[1]

Il 15 e il 16 febbraio, è stato comunicato, per il suo valore come notizia, che la prima azienda USA, dal 1959, Cleber LLC, [2] sia stata approvata da Cuba per installarsi nella Zona Speciale di Sviluppo Mariel, dove già si trovano aziende di Messico, Brasile e Spagna. La società dell’Alabama monterà un impianto per produrre, annualmente, fino a 1000 trattori di piccola dimensione.

Le agenzie di notizie che hanno dato lo scoop, da Washington, sono state AP [3] ed ANSA [4], i cui dispacci possono essere letti, ma come dimostrazione, senza essere l’unico, vedasi qualcosa, che si ripete: convertire la vittima, in carnefice, con una menzogna, che di seguito viene a galla.

La prima, AP, scrive: “L’impianto, con un valore compreso tra 5 e 10 milioni di dollari, sarebbe il primo investimento aziendale significativo di una società USA in territorio cubano da quando Fidel Castro assunse il potere, nel 1959, e nazionalizzò migliaia di milioni di dollari in proprietà privata e aziendale USA. Questa confisca provocò un embargo USA contro Cuba … “

la seconda, ANSA, dice: “Le imprese USA a Cuba furono nazionalizzate dal governo socialista guidato dall’allora primo ministro, Fidel Castro, dopo aver vinto la sua guerra civile contro il regime di Fulgencio Batista, nel gennaio 1959”.

Per rendersi conto di come si moltiplica una menzogna, con parole quasi identiche in un infinità di media, senza che possano essere dispensati per ignoranza o mancanza di competenza tecnica cito qui, a caso, siti che il lettore conoscerà : El País di Spagna [5] la Nacion [6] e Clarin dell’Argentina [7], la Tercera del Cile [8] e Deutsche Welle [9].

Da parte sua, la VOA [10] e altri propagandisti dell’estrema destra non risparmiano qualificativi nella notizia: “E’ la prima azienda USA nella nazione comunista dal 1959, quando il dittatore Fidel Castro prese il potere e nazionalizzò miliardi dollari in proprietà aziendali e private USA​​sull’isola”.

In realtà tutte queste “care” agenzie e media potrebbero risparmiarsi la menzogna, poiché non fu Cuba che iniziò l’aggressione. Solo era sufficiente questo, e non applicare tre tecniche specifiche di manipolazione di una notizia.

Dovrei concludere questo lavoro qui, ma forse al lettore interessa ampliare l’analisi con la manipolazione del manuale che impiegano, che sono il pane quotidiano nell’universo informativo, portando ad una promiscuità di inganno, che se conosciuta, disgusta e chiamarle sottigliezze come nel titolo è quasi un eufemismo, perché hanno intenzione di sposarci con la menzogna.

Quando agenzie e media “informano” quanto sopra, stanno applicando:

  • Manipolazione per distorsione: tattica che distorce i dati in parte o totalmente non fornendo tutta l’informazione di cui si dispone.

  • Manipolazione per disinformazione: tattica che presenta dati reali, ma deformati. Questa tecnica di manipolazione e l’anteriore tendono ad andare insieme.

  • Manipolazione emotiva: è la tattica che cerca di manipolare l’opinione gestendo artatamente i suoi sentimenti. [11]

All’affermare qui che i media citati e altri, mentono, ricordiamo che, già il 6 febbraio 1959 le banche USA ricevettero 424 milioni di $ rubati dai caporioni batistiani, che non furono mai restituiti a Cuba. [12]

Il 24 giugno 1959 il Dipartimento di Stato USA convocò una riunione per orientare che “corrispondeva al Governo USA assumere immediatamente una posizione molto ferma contro la Legge di Riforma Agraria e la sua attuazione (…) Il miglior modo per raggiungere il risultato necessario era la pressione economica”. Quindi valutarono per la prima volta, la soppressione della quota di zucchero cubano.

Il 6 aprile 1960 un altro rapporto di un funzionario del Dipartimento di Stato riflette:”La maggior parte dei cubani sostengono Castro (…) non vi è una opposizione politica efficace (…) l’unico mezzo prevedibili di alienare il sostegno interno è attraverso il malcontento e lo scoraggiamento basati sull’insoddisfazione e le difficoltà economiche”. Il presidente Eisenhower decretò la riduzione della quota di zucchero e la rottura delle relazioni con Cuba.

Nell’aprile 1960 le transnazionali Esso, Texaco e Shell su richiesta del governo USA, restringono l’esportazione di combustibile a Cuba.

Nel giugno 1960, il presidente Dwight Eisenhower decretò la riduzione di 700000 tonnellate della quota di zucchero cubano nel mercato USA.

Il 24 settembre 1960 il Governo USA notificò la sospensione delle operazioni nell’impianto di nichel di Nicaro, proprietà del governo di quel paese.

Il 19 ottobre 1960 vengono poste in vigore misure di carattere generale che vietano le esportazioni USA a Cuba. Si eccettuano gli alimenti, medicine ed attrezzature mediche, non comprese nelle sovvenzioni.

Il 16 dicembre 1960 il presidente Eisenhower sopprime completamente la quota di zucchero cubana per i primi tre mesi del 1961.

Il 3 gennaio 1961 gli USA rompono le relazioni diplomatiche con Cuba.

Quindi, come si dice in linguaggio colloquiale, ad un altro la favola, perché la verità è che si sta cercando di convertire Cuba, da vittima a carnefice, con finalità dubbiosamente ben intenzionate.

Cuba-USA: sutilezas para casarnos con la mentira

Norelys Morales Aguilera

Poner a los medios “bajo sospecha” y denunciarlos debería ser parte de una nueva alfabetización para el público en general y para los profesionales de la noticia, en particular. Esto vale para cualquier contexto cuando vivimos en un mundo de monopolio informativo, y al respecto de Cuba, en momentos en que el pequeño archipiélago, la Isla, agredida por décadas en todos los campos y especialmente en lo mediático, sorprende que adquiera una connotación informativa, de la cual hay que recelar por simple sentido común.

En un escenario de acumulación de mensajes reiterados abusivamente y la desinformación intencionada contra Cuba, con variadas formas, lamentablemente muy extendidas en la manipulación, hace que pasen las mentiras y se multipliquen con una tautologia típica de la saturación, fórmula que en realidad, desinforma.

Veremos un ejemplo, pero antes, apunto una reflexión de la profesora de Ciencias Políticas de la Universidad Complutense, Ángeles Diez, que es pertinente.

“Si el 90% de la información está controlada por las grandes corporaciones estadounidenses y europeas es difícil pensar que podemos estar mejor informados por consultar más medios de comunicación…” Y, en general, se trata de preguntarse “por ejemplo, qué intereses hay detrás de un hecho, qué credibilidad nos merece la fuente, a quién beneficia la noticia y por qué…” [1]

Los días 15 y 16 de febrero, fue informado, por su valor noticioso, que la primera compañía estadounidense desde 1959, Cleber LLC, [2], había sido aprobada por Cuba para instalarse en la Zona Especial de Desarrollo Mariel, donde ya están ubicadas empresas de México, Brasil y España. La compañía de Alabama montará una planta para producir anualmente hasta 1000 tractores de pequeño porte.

Las agencias noticiosas que dieron la primicia desde Washington fueron AP [3] y ANSA [4], cuyos despachos pueden ser leídos, pero como muestra, sin que sea lo único, véase algo, que se repite: convertir la víctima en victimaria, con una mentira, que más abajo queda al descubierto.

La primera, AP, escribe: “La planta, con un valor de entre cinco y 10 millones de dólares, sería la primera inversión corporativa significativa de una empresa de Estados Unidos en territorio cubano desde que Fidel Castro asumió el poder en 1959 y nacionalizó miles de millones de dólares de propiedad privada y corporativa estadounidense. Esa confiscación provocó un embargo estadounidense sobre Cuba…”

La segunda, ANSA, asegura: “Los negocios estadounidenses en Cuba fueron nacionalizados por el gobierno socialista encabezado por el entonces primer ministro, Fidel Castro, tras ganar su guerra civil contra el régimen de Fulgencio Batista en enero de 1959.”

Para percatarnos de cómo se multiplica una mentira, con palabras casi idénticas infinidad de medios, sin que puedan ser dispensados, por ignorancia o falta de pericia técnica, cito aquí aleatoriamente sitios, que el lector conocerá su corte: El País de España [5], La Nación [6] y Clarín de Argentina [7], La Tercera de Chile [8] y Deutsche Welle [9].

Por su parte, la VOA [10] y otros propagandistas de la ultraderecha no se ahorraron calificativos en la noticia: “Es el primer negocio estadounidense en la nación comunista desde 1959, cuando el dictador Fidel Castro tomó el poder y nacionalizó miles de millones de dólares en propiedades privadas y corporativas estadounidenses en la isla.”

En verdad todos estas “queridas” agencias y medios podrían ahorrarse la mentira, pues no fue Cuba quien inició la agresión. Solo bastaba eso, y no aplicar tres técnicas específicas de manipulación a una noticia.

Debiera concluir este trabajo aquí, pero tal vez al lector le interese ampliar el análisis con la manipulación de manual que emplean, que son el pan de cada día en el universo noticioso, llevando a una promiscuidad del engaño, que si se conoce, asquea, y llamarlo sutilezas como en el titular, es casi un eufemismo, porque pretenden casarnos con la mentira.

Cuando agencias y medios “informan” lo antedicho, están aplicando:

Manipulación por sesgo: táctica que sesga los datos parcial o totalmente no proporcionando toda la información de que se dispone.

Manipulación por deformación: táctica que presenta datos reales pero deformados. Esta técnica de manipulación y la anterior suelen ir unidas.

Manipulación emocional: es la táctica que pretende manipular la opinión manejando arteramente sus sentimientos. [11]

Al expresar aquí que los medios citados y otros más, mienten, recordemos que, tan temprano como el 6 de febrero de 1959 bancos norteamericanos recibieron 424 millones de dólares robados por cabecillas batistianos, que no fueron nunca devueltos a Cuba.[12]

El 24 de junio de 1959 el Departamento de Estado norteamericano convocó a una reunión para orientar que: “correspondía al Gobierno de Estados Unidos asumir de inmediato una posición muy firme contra la Ley de Reforma Agraria y su implementación. (…)La mejor manera de alcanzar el necesario resultado era la presión económica.” Entonces, valoraron, por primera vez, la supresión de la cuota azucarera cubana.

El 6 de abril de 1960 otro informe de un funcionario del Departamento de Estado refleja: “La mayoría de los cubanos apoyan a Castro (…) no existe una oposición política efectiva (…) el único medio previsible para enajenar el apoyo interno es a través del descontento y el desaliento basados en la insatisfacción y las dificultades económicas”. El presidente Eisenhower decretó la reducción de la cuota azucarera y el rompimiento de relaciones con Cuba.

En abril de 1960 las transnacionales Esso, Texaco y Shell, a petición del Gobierno de Estados Unidos, restringieron la exportación de combustible a Cuba.

En junio de 1960 el presidente Dwight Eisenhower decretó la reducción de 700 mil toneladas de la cuota azucarera cubana en mercado norteamericano.

El 24 de septiembre de 1960 el Gobierno de Estados Unidos notificó la suspensión de operaciones de planta de níquel de Nicaro, propiedad del Gobierno de ese país.

El 19 de octubre de 1960 se ponen en vigor medidas generales prohibiendo exportaciones norteamericanas a Cuba. Se exceptúan, los alimentos, medicinas y equipos médicos, no incluidos en subsidios.

El 16 de diciembre de 1960 el presidente Eisenhower suprime totalmente la cuota azucarera cubana para los primeros tres meses de 1961.

El 3 de enero de 1961 Estados Unidos rompe relaciones diplomáticas con Cuba.

Así, que como se dice en lenguaje coloquial, a otro con el cuento, porque la verdad es que pretenden convertir a Cuba, de víctima en victimaria, con fines dudosamente bien intencionados.

[1] http://www.grupotortuga.com/El-efecto-de-la-sobreinformacion
[2] http://cleberllc.com
[3] http://hosted.ap.org/dynamic/stories/C/CB_CUBA_FIRST_US_FACTORY?SITE=AP&SECTION=HOME&TEMPLATE=DEFAULT&CTIME=2016-02-15-09-37-59
[4]  http://www.ansa.it/ansalatina/notizie/notiziari/cuba/20160215205735838028.html
[5] http://internacional.elpais.com/internacional/2016/02/15/estados_unidos/1455570934_788243.html
[6] http://www.lanacion.com.ar/1871513-una-empresa-de-tractores-sera-la-primera-fabrica-estadounidense-en-cuba-en-medio-siglo
[7] http://www.clarin.com/mundo/Obama-apertura-fabrica-EEUU-Cuba_0_1523248024.html
[8] http://www.latercera.com/noticia/mundo/2016/02/678-668545-9-eeuu-autoriza-la-primera-fabrica-en-cuba-desde-1959.shtml
[9] http://www.dw.com/es/primera-f%C3%A1brica-estadounidense-en-cuba/av-19050682
[10] http://www.voanoticias.com/content/eu-cuba-autorizan-fabrica-estadounidense/3192771.html
[11] http://www.lasangredelleonverde.com/tecnica-de-manipulacion/
[12] http://www.ecured.cu/Bloqueo_Econ%C3%B3mico_contra_Cuba

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