Bilancio dei rapporti USA-Cuba

Arthur Gonzalez  https://heraldocubano.wordpress.com

57308Ci sono diverse opinioni sui risultati del ripristino delle relazioni diplomatiche tra gli USA e Cuba, ma la più palpabile è che, alla fine, hanno dovuto “porre fine a un approccio obsoleto che per decenni non ha potuto promuovere i loro interessi”, come ha detto Barack Obama.

Se questo viene interpretato in modo corretto, ciò che cercano cambiare è solo l’approccio della loro politica, ma non la politica contro la Rivoluzione cubana, che continua a non essere accettabile per gli USA e quindi la progettazione di un’altra strategia per raggiungere i loro obiettivi.

Dopo 17 mesi da quell’importante passo di riconoscere il governo rivoluzionario, senza che questi facesse la minima concessione, si constata che gli USA non hanno modificato alcuna delle loro azioni contro la Rivoluzione e lavorano, acceleratamente, per lo smantellamento dall’interno del regime che non accettato a Cuba né in America Latina.

L’aspirante candidata presidenziale Hillary Clinton, è stata più precisa quando ha detto a Miami il 31/07/15: “… la nostra politica di isolare Cuba stava rafforzando le grinfie di Castro sul potere, invece di indebolirle …” “… stavamo aiutando il regime affinché mantenesse Cuba come una società chiusa e controllata, invece di promuovere la positiva apertura all’influenza esterna allo stesso modo come l’abbiamo fatto, in modo efficace, con l’ex blocco Sovietico e altrove … “

Ad oggi le delegazioni dei due paesi si sono incontrate in diverse occasioni per fare passi verso una possibile normalizzazione dei rapporti, e identificare quegli aspetti che uniscono e non solo quelli che separano, ma la realtà, per dura che sembri, offre un panorama poco speranzoso.

Negli ultimi mesi la guerra economica non ha avuto alcun elemento di peso per migliorare la situazione cubana poiché le decisioni presidenziali prese sono state solo per il settore privato, punto su cui si basa il nuovo designo della sua politica anti socialista.

L’allentamento dei viaggi è solo a partire dall’ampliamento delle licenze per trasferire i valori USA, come Obama ha espresso nel suo discorso storico quando ha detto: “I cubani americani sono i migliori potenziali ambasciatori dei nostri valori”. “Nessuno meglio rappresenta i valori USA che il popolo statunitense. Credo che questo contatto in ultima analisi, è quello che più contribuisce a consegnargli autorità al popolo cubano”.

Il 30/07/2015 informando della riapertura delle ambasciate, Obama ha ribadito i suoi scopi: “Con questo cambio, potremo aumentare, in maniera significativa, il nostro contatto con il popolo cubano. Avremo più personale presso la nostra ambasciata ed i nostri diplomatici potranno partecipare in modo più esteso in tutta l’isola”.

Le azioni per affogare Cuba rimangono intatte, oltre alla guerra economica è vigente la legge Helms-Burton; Radio e TV Martí che trasmettono in forma illegale a Cuba; permane intoccabile il finanziamento per la controrivoluzione interna, e inoltre, il 25 marzo 2015, si approvarono 53,5 milioni di dollari, oltre i 20 milioni di dollari all’anno, per le azioni di sovversione all’interno dell’isola.

Secondo le dichiarazioni di Roberta Jacobson, vice segretaria di Stato, tale importo sarà destinato per la chiamata “Iniziativa Regionale di Sicurezza” (CBSI) e utilizzata in programmi di promozione “della libertà di stampa e dei diritti umani” a Cuba, Venezuela, Ecuador, Nicaragua.

La Legge di Aggiustamento Cubano non è in discussione e così lo affermano i funzionari del Dipartimento di Stato, nonostante la crisi che colpisce diversi paesi dell’America Latina e la stessa città di Miami.

La Base Navale di Guantanamo non è un tema nelle riunioni bilaterali, perché la parte yankee non lo accetta, e ora il Congresso analizza vari progetti di legge per togliere al Presidente la potestà, che ha, di chiuderla, dal 1901.

L’accordo firmato per ristabilire la posta diretta tra i due paesi ancora non funziona adeguatamente; i voli diretti di compagnie aeree USA attendono decisioni burocratiche USA; l’accordo raggiunto per il servizio di roaming, nella telefonia mobile, è solo per i residenti negli USA e non giova a nessuno a Cuba.

I temi della droga e l’immigrazione sono più importanti per la parte yankee che per la cubana, all’essere gli USA il più grande mercato della droga nel mondo e coloro che ricevono il più grande traffico di esseri umani.

Il turismo per i nordamericani continua ad essere vietato e chi non può giustificare il suo viaggio a Cuba con alcuna delle licenze per trasferire i valori USA è punito pesantemente. Da qui la crociera approvata per visitare l’isola non può trasportare turisti né i suoi passeggeri possono allontanarsi dai programmi stabiliti.

bloqueo tnt tragoUna dimostrazione che la politica anticubana non ha avuto cambiamenti sono state le recenti decisioni di una banca, nel Regno Unito, di chiudere un conto del gruppo di solidarietà con Cuba, ed il taglio del servizio di messaggeria che avevano i diplomatici cubani in Austria, all’essere informati dalla società TNT Express, che è stata acquistata da una società USA.

L’utilizzo del dollaro nelle transazioni finanziarie verso Cuba è ancora proibito, nonostante le dichiarazioni di Obama. Pertanto, il gioco è quasi allo stesso punto di prima dell’annuncio del ripristino delle relazioni.

José Martí aveva ragione quando disse: “… è vano chiedere che la memoria strappi da sé ciò che l’indegna”.

Balance de las relaciones EE.UU. y Cuba

Por Arthur González.

Varias son las opiniones sobre los resultados del restablecimiento de las relaciones diplomáticas entre Estados Unidos y Cuba, pero lo más palpable es que finalmente tuvieron que “ponerle fin a un enfoque anticuado, que durante décadas no pudo promover sus intereses”, como dijera Barack Obama.

Si eso se interpreta correctamente, lo que pretenden cambiar es solo el enfoque de su política, pero no la política contra la Revolución cubana, la cual sigue sin ser aceptable para Estados Unidos y de ahí el diseño de otra estrategia para lograr sus objetivos.

Transcurridos 17 meses de ese paso trascendental de reconocer al Gobierno revolucionario, sin que este hiciera la más mínima concesión, se constata que Estados Unidos no ha alterado ninguna de sus acciones contra la Revolución y trabajan aceleradamente para el desmontaje desde adentro, del régimen que no aceptan en Cuba ni en América Latina.

La aspirante a candidata presidencial Hillary Clinton, fue más precisa cuando aseguró en Miami el 31.07.2015: “…nuestra política de aislar a Cuba estaba fortaleciendo las garras de Castro en el poder en vez de debilitarlas…” “…estábamos ayudando al régimen para que mantuviera a Cuba como una sociedad cerrada y controlada, en vez de promover la apertura positiva a la influencia externa en la misma forma que lo hicimos de forma tan efectiva con el antiguo bloque Soviético y en otros lugares…”

Hasta la fecha delegaciones de ambos países se han reunido en varias ocasiones para dar pasos en busca de una posible normalización de las relaciones, e identificar aquellos aspectos que unen y no solo los que separan, pero la realidad, por dura que parezca, ofrece un panorama poco esperanzador.

En estos meses la guerra económica no ha tenido ningún elemento de peso que mejore la situación cubana, pues las decisiones presidenciales tomadas solo han sido para el sector privado, punto en el que se basa el nuevo diseño de su política anti socialista.

La flexibilización de los viajes es solo a partir de la amplitud de las licencias para trasladar los valores de Estados Unidos, tal y como expresará Obama en su histórico discurso cuando afirmó: “Los cubanos americanos son los mejores embajadores potenciales de nuestros valores”. “Nadie representa mejor los valores de los Estados Unidos que el pueblo estadounidense. Creo que este contacto en última instancia es lo que más contribuye a otorgarle autoridad el pueblo cubano”.

El 30.07.2015 al informar la reapertura de embajadas, Obama reiteró sus propósitos: “Con este cambio, podremos aumentar considerablemente nuestro contacto con el pueblo cubano. Tendremos más personal en nuestra embajada, y nuestros diplomáticos podrán participar de manera más extensa en toda la Isla”.

Las acciones para ahogar a Cuba están intactas, además de la guerra económica se mantiene la Ley Helms-Burton; la radio y TV Martí que trasmiten de forma ilegal hacia Cuba; permanece intocable el financiamiento para la contrarrevolución interna, e incluso el 25 de marzo del 2015 se aprobaron 53,5 millones de dólares, por encima de los 20 millones de dólares anuales para acciones de subversión dentro de la Isla.

De acuerdo con declaraciones de Roberta Jacobson, sub secretaria de Estado, esa suma será destinada para la llamada “Iniciativa Regional de Seguridad” (CBSI) y empleada en programas de promoción de “la libertad de prensa y los derechos humanos” en Cuba, Venezuela, Ecuador, Nicaragua.

La Ley de Ajuste Cubano no está en discusión y así lo afirman los funcionarios del Departamento de Estado, a pesar de la crisis que afecta a varios países latinoamericanos y a la propia ciudad de Miami.

La Base Naval en Guantánamo no es tema en las reuniones bilaterales porque la parte yanqui no lo acepta, y actualmente el Congreso analiza varios proyectos de ley para quitarle al Presidente la potestad que tiene de cerrarla, desde 1901.

El acuerdo firmado para reestablecer el correo postal directo entre ambos países aun no funciona adecuadamente; los vuelos directos de compañías aéreas estadounidenses esperan por decisiones burocráticas yanquis; el pacto alcanzado para el servicio de roaming en la telefonía móvil, es solo para los residentes en Estados Unidos y no beneficia a nadie en Cuba.

Los temas de las drogas e inmigración son más importantes para la parte yanqui que para la cubana, al ser ellos el mayor mercado de drogas del mundo y quienes reciben el más grande tráfico de personas.

El turismo para norteamericanos continúa prohibido y quienes no puedan justificar su viaje a Cuba en alguna de las licencias para trasladar los valores de Estados Unidos, será sancionado fuertemente. De ahí que el crucero aprobado para visitas a la isla no puede trasladar turistas, ni sus pasajeros pueden salirse de los programas establecidos.

Una muestra de que la política anticubana no ha sufrido cambios fueron las recientes decisiones de un banco radicado en el Reino Unido de cerrar la cuenta del grupo de solidaridad con Cuba, y el corte del servicio de mensajería que tenían los diplomáticos cubanos en Austria, al ser informados por la compañía TNT Express, que fue comprada por una empresa estadounidense.

El uso del dólar en las transacciones financieras hacia Cuba sigue prohibido, a pesar de las declaraciones de Obama. Por tanto, el juego está casi en el mismo punto antes del anuncio del restablecimiento de las relaciones.

Razón tenía José Martí cuando dijo: “… es en vano pedir que la memoria arranque de sí lo que la indigna”.

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