USA: senato favorevole ai viaggi ma i voli?

usa_vacanzeNel Senato USA una maggioranza appoggia una legge che eliminerebbe le restrizioni legali che impediscono agli statunitensi di viaggiare a Cuba e permetterebbe il turismo nell’isola.


Una maggioranza nel Senato degli USA appoggia una legge che eliminerebbe le restrizioni legali che impediscono agli statunitensi di viaggiare a Cuba e permetterebbe il turismo nell’isola, legge che potrebbe arrivare alla sua approvazione nei prossimi “due mesi”, ha avvertito oggi la coalizione contro l’embargo (Blocco) “Engage Cuba”.

La “Legge per la Libertà per Viaggiare a Cuba”, presentata nel gennaio 2015, ha avuto impulso nelle ultime settimane al Senato e ha già 51 copatrocinatori tra i 100 senatori che compongono la Camera Alta statunitense, secondo il sito web ufficiale del Congresso.

“Non c’è mai stato tanto appoggio a un disegno di legge su Cuba. Adesso possiamo dire con fermezza che una maggioranza nel Senato statunitense sostiene” l’abolizione della proibizione di viaggio, ha assicurato oggi James Williams, presidente di “Engage Cuba”, una coalizione di imprese e di organizzazioni contro l’embargo a Cuba.

L’ambasciatore di Cuba negli USA, José R. Cabañas, si è detto d’accordo oggi sul fatto che il dibattito su questa legge sta prendendo forza nel Senato statunitense.

“La maggioranza dei nordamericani pensa che si dovrebbe abolire la proibizione di viaggiare a Cuba, e, come già si sa, anche la maggioranza del Senato pensa così”, ha detto l’ambasciatore cubano durante una sessione di domande e risposte nel social network Twitter.

“In questi momenti c’è un dibattito nel Congresso, nella Camera e al Senato. Alcuni considerano che si potrebbe prendere una decisione nel breve termine e altri che potrebbe scaturire più avanti”, ma è un tema prioritario “in questi momenti”, ha aggiunto.

Il disegno di legge è stato promosso da due dei senatori più consapevoli sull’apertura verso Cuba, il repubblicano Jeff Flake (Arizona) e il democratico Patrick Leahy (Vermont), e negli ultimi 16 mesi ha accumulato l’appoggio di altri 39 democratici, otto repubblicani e due indipendenti.

La misura metterebbe fine alle restrizioni legali sui viaggi nell’isola per i cittadini statunitensi e per i residenti legali, e farebbe finire anche gli intoppi alle transazioni bancarie relative a tali viaggi.

Williams, la cui organizzazione cerca di aumentare l’appoggio a questo disegno di legge nel Congresso, confida che la misura venga approvata “nei prossimi due mesi” in Senato, e crede che sia possibile che, per facilitare la sua ratifica, si aggiunga come emendamento a qualche legge sulle spese.

Una volta promossa in Senato, la misura dovrebbe passare per la Camera di Rappresentanti, dove c’è un progetto simile presentato nel gennaio 2015 dal congressista repubblicano Mark Sanford e dalla democratica Jim McGovern.

Attualmente, 127 dei 435 congressisti della Camera Bassa copatrocinano questo progetto e Williams crede che esistano “i voti necessari per approvarlo”, ma non è molto chiaro come in Senato.

Per adesso, gli statunitensi possono viaggiare a Cuba solo se rientrano in una delle dodici categorie fissate dal Governo degli USA, tra cui si trovano le visite familiari, i viaggi ufficiali governativi, di organizzazioni umanitarie, per scambi professionali o per coperture giornalistiche.

cuba-usa-telefonoMa le linee aeree statunitensi aspettano ancora una risposta delle autorità federali per iniziare voli diretti a Cuba, ha confermato oggi José Ramón Cabañas, ambasciatore di Cuba a Washington.

In una conferenza stampa via Twitter, il diplomatico ha detto che le linee aeree hanno già cominciato i loro contatti con l’Istituto dell’Aeronautica Civile di Cuba, ma ancora Washington non concede l’autorizzazione.

In febbraio scorso, i governi di Cuba e degli Stati Uniti hanno firmato un memorandum d’intesa per riprendere i voli commerciali diretti dopo mezzo secolo di interruzione a causa del blocco anticubano di Washington.

Questo passo favorirà la realizzazione di voli, fino a 20 al giorno diretti dagli Stati Uniti a La Habana e altri 10 per altri nove aeroporti dell’isola, come Santiago de Cuba, Manzanillo e Camagüey.

Tuttavia, a quasi quattro mesi dalla firma, le compagnie interessate aspettano ancora una risposta dell’amministrazione statunitense, anche se all’inizio ci si aspettava che la vendita di biglietti sarebbe cominciata alla fine dell’anno.

Traduzione: Redazione di El Moncada
http://www.cubasi.cu

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