L’ex segretaria di Stato Hillary Clinton, favorita per la candidatura democratica alla presidenza degli Stati Uniti nel 2016, ha ribadito il suo desiderio di progressione nelle relazioni con Cuba, secondo un estratto di un’intervista pubblicata oggi.
Riassumendo, Clinton ha difeso la tesi che il bloqueo (imposto dalla Casa Bianca da oltre cinque decadi fa contro l’isola) è stato un fallimento, come ha detto nel suo libro “Hard Choices” (Decisioni difficili), pubblicato quest’anno.
L’ex capa della diplomazia statunitense ha fatto riferimento ai viaggi dei nordamericani alla nazione caraibica, perché nel caso di una possibile normalizzazione dei rapporti (rotti unilateralmente da Washington nel 1961) vorrebbe, ha detto, che “più statunitensi vadano e vengano”.
Il bloqueo economico, commerciale e finanziario è rimasto invariato per 11 amministrazioni statunitensi successive, tra cui quella di Barack Obama, ed è costato a Cuba fino ad aprile del 2013, danni per oltre un miliardo di dollari.
Durante l’attuale periodo di sessioni dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, 188 paesi hanno votato contro il mantenimento di questa politica ostile di Washington contro il popolo delle Antille.
Il frammento dell’intervista dell’anche ex prima dama è stato pubblicato da Univision, che trasmetterà la conversazione completa in uno dei suoi spazi domenica prossima.