Operazione antidroga

minintGli organi del Ministero dell’Interno, grazie al sostegno pubblico, sono riusciti a smantellare, nel luglio 2015, un gruppo di criminali che ha cercato di introdurre droga a Cuba, proveniente dalla Giamaica, i quali sono stati recentemente condannati a lunghe pene detentive.


Secondo le informazioni fornite dalla Direzione Nazionale Antidroga (DNA), le azioni sono state effettuate nelle province di La Habana e di Granma, come parte dell’operazione “Nieves”, nella quale sono intervenute forze della Direzione delle Truppe Guardafrontiere, della Direzione di Investigazione Criminale e Operazioni, insieme alla Procura Generale della Repubblica, informa il giornale Granma.

Le manovre hanno permesso di impedire in sette occasioni l’entrata di lance rapide provenienti dalla Giamaica; di venire in possesso di 31.000 dollari destinati al finanziamento di spedizioni successive; e anche di sequestrare 295 chilogrammi di marijuana la cui entrata nel paese avrebbe causato un impatto negativo in vari settori della società.

Il peso della legge è ricaduto sul principale organizzatore, che vive in Giamaica, e su altri dieci imputati, responsabili della ricezione della droga nel comune di Niquero (punto di ingresso), in provincia di Granma, del suo successivo trasferimento e della commercializzazione nella capitale.

Secondo le Autorità della DNA, la partecipazione impegnata dei Distaccamenti Mirando al Mar ha contribuito ai risultati raggiunti, così come le misure messe in atto per rafforzare la vigilanza della fascia costiera di Niquero, tenendo conto che si tratta di una zona impervia e con presenza di approdi.

Non si può nemmeno trascurare alto la collaborazione dei servizi omologhi giamaicani. Il loro lavoro ha permesso di portare a Cuba l’accusato principale che ha forse pensato che la sua assenza dal territorio nazionale lo avrebbe liberato da una condanna. Un piccolo equivoco, aggiunge la nota.

L’affrontare il problema della droga, hanno detto gli ufficiali legati al caso, richiede la collaborazione internazionale e il supporto continuo della popolazione. E questo è stato, per fortuna, un segno distintivo del lavoro negli ultimi anni.

Nei giorni 25 e 26 maggio 2016 ha avuto luogo, davanti alla Seconda Sezione Penale del Tribunale Provinciale Popolare di Granma, l’udienza del giudizio orale e pubblico degli 11 accusati che sono stati condannati a pene che oscillano tra 15 e 30 anni di reclusione per il reato di traffico di droga in modo aggravato, a causa della quantità di stupefacenti e della connessione con il traffico internazionale.

La partecipazione di circa 400 persone al processo ha permesso di sensibilizzare i partecipanti sulla gravità degli avvenimenti, nonché di rafforzare il lavoro di prevenzione come fattore essenziale nella lotta contro questo fenomeno.

Il Tribunale Provinciale Popolare di Granma ha condannato: Leonardo Núñez Ortega, a 30 anni di reclusione; Alexander Rodríguez Figueredo, a 27 anni; Yordanquis Hernández Hernández, a 23 anni; Rudicel Mojenas Arias a 20 anni; Raúl Mojena Arias e Juan Luis Tamayo Guerra, a 18 anni; Leodannys Nuñez Cáceres, a 17 anni; Dianelis Yilian Delgdo Martínez, Eleosdani Alarcón Figueredo, Yudicel Mojena Rodríguez e Alexander Hernández Hernández a 15 anni. Attualmente le sentenze passano al processo d’appello.

Traduzione: Redazione di El Moncada
http://www.rhc.cu

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