La verità distorta

Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

telefoniapirataQualsiasi misura presa da Cuba per difendersi, viene immediatamente distorta da coloro che ricevono uno stipendio mensile per cercare di screditare la Rivoluzione. L’ultima vittima è la compagnia telefonica ETECSA a partire da un insieme di azioni che ha dovuto eseguire per proteggersi dalle comunicazioni illegali, che causano perdite annuali di milioni di dollari.

A quanto pare il sito finanziato da Miami sotto il nome di “Cubanet”, Spagna, ignora che le illegalità nel servizio telefonico ed internet sono fortemente perseguite e sanzionate da aziende USA come ATT, ITT e altre dedite a fornire tale servizio, così come lo fanno le aziende private nel resto del mondo.

ETECSA è stata costretta a denunciare i criminali che, utilizzando un’ apparecchiatura acquistata all’estero, offrivano servizi di telefonia al di fuori della legge, ciò che viene penalizzato in qualsiasi paese.

Come se fossero misure extraterrestri, Cubanet si “stupisce” come se i furfanti che cercano di vivere dei loro crimini, vendendo illegalmente apparecchiature di tecnologia Wi-Fi con router senza fili e le rispettive antenne emittenti/ riceventi, fossero santi innocenti.

Perché i sagaci giornalisti di CUBANET non intervistano i gerenti commerciali dell’ ATT o dell’ITT, per studiare le misure che intraprendono i loro consorzi con quei delinquenti che tentano di installare reti telefoniche clandestine, compresi i servizi Internet?

Essendo Cubanet un sito finanziato dalle agenzie statunitensi impegnate nel lavoro sovversivo contro Cuba e la guerra psicologica come mezzo per cercare di creare cliché di opinione che distorcono la realtà dell’isola, cerca di giustificare fatti criminali e deviare i suoi lettori verso una linea di pensiero lontano dalla realtà, senza arrivare a condannare i criminali.

Per ottenere tale manipolazione mediatica CUBANET introduce altri elementi che distorcono la verità, quali:

“ETECSA non offre alcun servizio di connettività alla popolazione cubana nelle loro case. Solo i residenti stranieri possono noleggiare Internet e la televisione via cavo”.

“ETECSA sta realizzando sequestri dei ripetitori wireless in diverse abitazioni e tali azioni non sono a norma di legge”.

Tutto questo nella speranza che i lettori giungano a condannare la vittima, che in realtà è il governo cubano.

Per questo manipolano e distorcono la verità, prendono anche in giro articoli della legge fondamentale cubana, in particolare l’articolo 56, che stabilisce l’inviolabilità del domicilio: “Il domicilio è inviolabile. Nessuno può penetrare nel domicilio altrui contro la volontà di colui che vi abita, salvo nei casi previsti dalla legge”.

Tuttavia, non fanno riferimento al reale crimine commesso dalle canaglie che si arricchiscono a scapito della loro attività peccaminose, contenute nel codice penale, che le definisce come segue:

Attività economiche illecite.

Articolo 228.1. “Chiunque, a scopo di lucro, realizzi una qualsiasi delle attività di produzione, trasformazione o vendita di beni o prestazioni di servizi di quelle autorizzate legali o regolamentate senza possedere la corrispondente licenza; o realizza qualsiasi attività di questa natura non espressamente autorizzata dalla legge o regolamento, è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno o una multa da 100 a 300 quote, o entrambe”.

“A quelli dichiarati responsabili dei reati previsti ai commi precedenti può imporsi, inoltre, la sanzione accessoria della confisca dei beni”.

Così agiscono i nord americani e i loro seguaci, ma alla fine “le verità reali sono i fatti”, come ben affermò José Martí.

 

Verdad distorsionada

Arthur González

Toda medida tomada por Cuba para defenderse, es inmediatamente tergiversada por los que reciben un salario mensual para intentar desprestigiar a la Revolución.La última víctima es la empresa telefónica ETECSA, a partir de un conjunto de acciones que ha tenido que ejecutar para protegerse de las comunicaciones ilegales, las que le causan anualmente pérdidas de millones de dólares.

Al parecer el sitio financiado desde Miami bajo el nombre de “Cubanet”, España, desconoce que las ilegalidades en el servicio telefónico y en Internet, son perseguidas y sancionadas fuertemente por empresas norteamericanas como la ATT, ITT y otras más, dedicadas a brindar ese servicio, al igual que lo hacen empresas privadas en el resto del mundo.

ETECSA se ha visto obligada a denunciar a delincuentes que, valiéndose de un equipamiento adquirido en otros países, ofrecen servicios de telefonía al margen de la ley, lo cual es penalizado en cualquier país.

Como si fueran medidas extraterrestres, Cubanet se “asombra” de que los pícaros que pretenden vivir de sus delitos, vendiendo ilegalmente equipos de tecnología WIFI con routers inalámbricos y sus respectivas antenas emisoras/receptoras de señales, fuesen los santos inocentes.

¿Por qué los sagaces periodistas de Cubanet no entrevistan a los gerentes comerciales de la ATT o de la ITT, para indagar las medidas que adoptan sus consorcios con aquellos delincuentes que intenten instalar redes clandestinas de telefonía, incluidos los servicios de Internet?

Al ser Cubanet un sitio subvencionado por las agencias norteamericanas que se dedican al trabajo subversivo contra Cuba y la guerra sicológica, como medio para intentar crear matrices de opinión que tergiversen la realidad de la isla, intenta justificar hechos delictivos y desviar a sus lectores hacia una línea de pensamiento alejada de la realidad, sin llegar a condenar a los delincuentes.

Para lograr esa manipulación mediática, Cubanet introduce otros elementos que distorsionan la verdad, tales como:

“ETECSA no ofrece ningún servicio de conectividad a la población cubana en sus domicilios. Sólo los extranjeros residentes pueden contratar Internet y televisión por cable”.

“ETECSA ha estado realizando decomisos de los repetidores inalámbricos en varias viviendas y esas acciones no están amparadas por la ley”.

Todo esto con el ánimo de que los lectores lleguen a condenar a la víctima, que en realidad es el gobierno cubano.

Por eso manipulan y distorsionan la verdad, incluso toman por los pelos artículos de la ley fundamental cubana, específicamente el artículo 56, que establece la inviolabilidad del domicilio: “El domicilio es inviolable. Nadie puede penetrar en el domicilio ajeno contra la voluntad del morador, salvo en los casos previstos por la ley”.

Sin embargo, no hacen referencia al verdadero delito cometido por los truhanes que se enriquecen a costa de sus actividades pecaminosas, recogidas en el código penal, definiéndolas de la siguiente forma:

Actividades económicas ilícitas.

Artículo 228.1. “El que, con ánimo de lucro, realice cualquiera de las actividades de producción, transformación o venta de mercancías o prestación de servicios de las autorizadas legal o reglamentariamente sin poseer la licencia correspondiente; o realice alguna actividad de esa naturaleza no autorizada en forma expresa por disposición legal o reglamentaria, incurre en sanción de privación de libertad de tres meses a un año o multa de cien a trescientas cuotas o ambas”.

“A los declarados responsables por los delitos previstos en los apartados anteriores puede imponérseles, además, la sanción accesoria de confiscación de bienes”.

Así actúan los norteamericanos y sus secuaces, pero al final “las verdades reales son los hechos”, como bien afirmara José Martí.

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