Gli USA tornano a condannare Cuba

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

obama papa gunIn meno di un mese il Dipartimento di Stato USA ha condannato Cuba due volte, nonostante il ripristino delle relazioni diplomatiche e la presunta volontà di raggiungere una normalizzazione tra i due Paesi.

Lo scorso luglio, il Dipartimento di Stato, nella sua nuova edizione del rapporto annuale 2015 sul Traffico di Persone, ha mantenuto Cuba nella categoria di “osservazione speciale”, all’affermare che il governo “non rispetta pienamente gli standard minimi per l’eliminazione del traffico di persone”.

L’ 08/08/2016 il Dipartimento di Stato ha reso pubblico la sua relazione sulle Libertà Religiose, in cui si afferma: “Anche se la Costituzione cubana prevede la libertà di religione e proibisce la discriminazione basata sulla religione, il Governo ed il Partito Comunista di Cuba supervisionano i gruppi di fedeli, attraverso l’Ufficio per gli Affari Religiosi, mediante il quale continua a controllare la maggioranza degli aspetti della vita religiosa sull’isola”. “Il governo rivoluzionario assilla alcuni leader religiosi ed i loro seguaci, con minacce, arresti, sequestro di materiale religioso e restrizioni di viaggio”.

Queste posizioni del governo yankee mostrano che nulla è cambiato nella sua retorica contro Cuba, né si percepiscono reali segnali di miglioramento su questioni di fondo, mettendo in chiaro che continueranno a rafforzare l’immagine, creata dal 1959, che il regime comunista è inaccettabile per loro, anche se chiedono la libertà di idee ed il rispetto della pluralità, ma sempre e quando questa non vada contro il sistema capitalista.

In questo nuovo rapporto, gli USA incoraggiano il rafforzamento delle istituzioni religiose e sostengono lo scambio di visite da parte dei membri delle istituzioni religiose USA con i loro omologhi cubani.

Per dimostrare ancora una volta la loro ingerenza negli affari interni cubani, l’ambasciata USA a L’Avana ha sollecitato un incontro con i funzionari dell’Ufficio per gli Affari Religiosi e con la dirigenza del Consiglio delle Chiese di Cuba, un’organizzazione che Washington qualifica “quasi-governativa” nonostante raggruppi la maggior parte dei gruppi protestanti.

Per non lasciare il minimo dubbio della loro intromissione, la Missione diplomatica yankee riconosce che mantiene stretti contatti con i gruppi religiosi, mentre il Dipartimento di Stato ha chiesto, apertamente, al governo cubano che “rispetti le libertà fondamentali dei suoi cittadini, compresa la libertà religione”.

A partire dal crollo del socialismo nell’Europa dell’Est, gli USA fomentarono la creazione, a Cuba, di oltre un centinaio di nuovi movimenti religiosi, al fine di smantellare l’ideologia socialista dall’interno.

Questi gruppi non furono mai presenti sull’isola prima del 1959 e iniziarono un rapido lavoro di proselitismo, soprattutto nelle zone rurali, con un forte finanziamento in dollari nella fase in cui Cuba attraversava una profonda crisi economica e finanziaria.

Questi nuovi movimenti non erano ufficialmente iscritti nel Registro delle Associazioni e le costruzioni di nuovi templi e case di culto non ottennero i necessari permessi da parte delle istituzioni responsabili per l’architettura e l’urbanistica.

Interpellati dalle autorità si danno il compito di dire che sono “vessati e perseguitati” quando hanno violato le leggi esistenti. Nessuna delle chiese tradizioni dell’isola si trova di fronte ad una situazione simile, anche la Chiesa cattolica ha ricevuto l’approvazione ed il sostegno da parte del Governo per la costruzione di un nuovo Seminario in cui formare i propri sacerdoti.

L’indicibile e nascosta verità del Dipartimento di Stato è che Cuba dà piena libertà alle varie religioni, come le cattoliche, protestanti, ortodosse di riti russi e greci, ebraismo, islamismo, buddismo, spiritismo, religioni cubane di origine africana tra cui yoruba, abacuás e bantu; così come altre Fe Baha’is e gli yoga.

Tutti sono riconosciute, sono registrate secondo le leggi ed eseguono la loro opera sotto i loro principi dottrinali, teologici e organizzativi.

Tra il 2009 ed il 2013, si registrarono cinque nuove denominazioni e centri ecumenici del settore evangelico e protestante; così come 136 centri spiritualisti, per un totale di 569.

Le istituzioni religiose cubane possiedono più di duemila beni ed immobili, compresi i loro templi e recentemente agenzie statali restituirono più di 100 proprietà alle chiese cattoliche, evangeliche, protestanti e logge fraternali.

In tutto il paese operano liberamente circa 2550 case di culti.

Le istituzioni religiose evangeliche cubane posseggono 10 seminari e decine di istituti biblici per formare il loro personale consacrato. Centinaia di giovani cubani studiano in diversi paesi, mentre cittadini di tutto il mondo li completano a Cuba.

Queste istituzioni religiose e confraternite stampano e distribuiscono nel paese circa 60 pubblicazioni; mentre il Consiglio delle Chiese di Cuba trasmette da una stazione radio nazionale un programma mensile.

I vescovi cattolici hanno accesso ai media per commemorare le feste religiose di spicco, come la Settimana Santa, processioni per il giorno dei loro santi patroni, con l’accento su quella della Vergine della Carità di Regla, Santa Barbara, San Lazzaro e celebrazione del Natale; molte di esse con la trasmissione televisiva.

Si effettuano varie attività religiose, tra messe, culti, processioni, pellegrinaggi, cerimonie, rituali, tamburi, workshop, seminari, congressi, che raggiungono, ogni anno, la cifra di 200.

Operano liberamente cinque sinagoghe ebraiche e 1119 logge massoniche.

CUBA-RELIGION-POPE-KIRILL-CASTROCuba è uno dei pochi paesi al mondo che, in meno di 20 anni, ha ricevuto la visita di tre Papi della chiesa cattolica, così come decine di leader mondiali e dirigenti delle diverse religioni, come il Patriarca di tutta la Russia, che ha tenuto uno storico incontro con Papa Francesco a L’Avana.

Se per il Dipartimento di Stato, quanto sopra non è avere libertà religiosa, come si qualifica allora?

Ciò che gli USA vogliono è quello di mettere la religione a cospirare contro il governo cubano, come fecero nel 1959, quando la CIA manipolò la chiesa cattolica per eseguire la criminale Operazione Peter Pan: con l’inganno, separarono 14048 bambini dai loro genitori e li trasferirono, non accompagnati, negli USA, cosa che non potranno mai ripetere.

Gli USA si credono con il diritto di giudicare tutti, ma i cubani conoscono la verità della società che costruiscono, e perciò come disse José Martí: “Non c’è più legge che la soddisfazione della coscienza”.

Estados Unidos vuelve a condenar a Cuba

Por Arthur González

En menos de un mes el Departamento de Estado de los Estados Unidos ha condenado a Cuba dos veces, a pesar del restablecimiento de relaciones diplomáticas y la supuesta voluntad de alcanzar una normalización entre los dos países.

El pasado mes de julio el Departamento de Estado en su nueva edición del informe anual del 2015 sobre el Tráfico de Personas, mantuvo a Cuba en la categoría de “observación especial”, al asegurar que el Gobierno “no cumple completamente con los estándares mínimos para la eliminación del tráfico de personas”.

El 08.08.2016 el Departamento de Estado hizo público su informe sobre las Libertades Religiosas, donde expresan: “Aunque la Constitución cubana establece la libertad de religión y prohíbe la discriminación basada en la religión, el Gobierno y el Partido Comunista de Cuba supervisan los grupos de fieles, a través de la Oficina de Asuntos Religiosos, mediante la que se sigue controlando la mayoría de los aspectos de la vida religiosa en la isla”. “El Gobierno revolucionario acosa a algunos líderes religiosos y a sus seguidores, con amenazas, detenciones, confiscación de material religioso y restricciones de viaje”.

Estas posiciones del Gobierno yanqui demuestran que nada ha cambiado en su retórica contra Cuba, ni se palpan signos reales de un mejoramiento en los temas básicos, dejando bien claro que continuarán reforzando la imagen que crearon desde 1959, de que el régimen comunista es inaceptable para ellos, a pesar de que exigen la libertad de ideas y el respeto de la pluralidad, pero siempre y cuando esta no vaya en contra del sistema capitalista.

En este nuevo informe, Estados Unidos alienta el fortalecimiento de las instituciones religiosas y apoyan el intercambio de visitas por miembros de instituciones religiosas estadounidenses con sus homólogos cubanos.

Para demostrar otra vez su injerencia en los asuntos internos cubanos, la Embajada estadounidense en La Habana solicitó una reunión con funcionarios de la Oficina de Asuntos Religiosos y con la dirigencia del Consejo de Iglesias de Cuba, organización que Washington califica “cuasi gubernamental”, a pesar de agrupar a la mayoría de los grupos protestantes.

Para no dejar la menor duda de su intromisión, la Misión diplomática yanqui reconoce que mantiene estrechos contactos con los grupos religiosos, a la vez que el Departamento de Estado pidió abiertamente al Gobierno cubano que “respete las libertades fundamentales de sus ciudadanos, incluida la libertad de religión”.

A partir del derrumbe del socialismo en el Este de Europa, Estados Unidos fomentó la conformación en Cuba de más de cien nuevos movimientos religiosos, con el fin de desmontar la ideología socialista desde adentro.

Esos grupos nunca estuvieron presentes en la Isla antes de 1959, e iniciaron una rápida labor proselitista especialmente en las zonas rurales, con un fuerte financiamiento en dólares en la etapa en que Cuba a travesaba una profunda crisis económica y financiera.

Esos nuevos movimientos no están inscriptos oficialmente en el registro de Asociaciones y las construcciones de nuevos templos y casas culto, no obtuvieron los permisos necesarios de las instituciones encargadas de la arquitectura y el urbanismo.

Al ser interpelados por las autoridades se dan a la tarea de decir que son “acosados y perseguidos”, cuando han violado las leyes existentes. Ninguna de las iglesias tradiciones en la Isla confronta una situación similar, incluso la Iglesia Católica recibió la aprobación y apoyo del Gobierno para construir un nuevo Seminario donde forman a sus sacerdotes.

La verdad no contada y ocultada por el Departamento de Estado es que Cuba sí otorga plena libertad a las diversas religiones, como los católicos, protestantes, ortodoxos de ritos ruso y griego, el judaísmo, islamismo, budismo, espiritismo, religiones cubanas de origen africano, entre ellas yorubas, abacuás y bantú; además de otras como Fe baha’is y los yogas.

Todas son reconocidas, están registradas acorde a las leyes y realizan su labor bajo sus principios doctrinales, teológicos y organizacionales.

Entre 2009 y 2013, se registraron cinco nuevas denominaciones y centros ecuménicos del sector evangélico y protestante; así como 136 centros espiritistas, sumando un total de 569.

Las instituciones religiosas cubanas son propietarias de más de dos mil bienes e inmuebles, incluidos sus templos y recientemente entidades estatales devolvieron más de 100 propiedades a las iglesias católicas, evangélicas, protestantes y logias fraternales.

En todo el país funcionan con entera libertad cerca 2,550 casas cultos.

Las instituciones religiosas evangélicas cubanas poseen 10 seminarios y decenas de institutos bíblicos para formar a su personal consagrado. Cientos de jóvenes cubanos cursan sus estudios en diferentes países, mientras ciudadanos de todo el mundo los completan en Cuba.

Esas instituciones religiosas y fraternales imprimen y distribuyen en el país cerca de 60 publicaciones; mientras el Consejo de Iglesias de Cuba transmite por una emisora nacional de radio un programa mensual.

Los Obispos Católicos tienen acceso a los medios de comunicación para conmemorar las fechas religiosas destacadas, como la Semana Santa, procesiones por el día de sus santos patronos, destacándose las de la Virgen de la Caridad, de Regla, Santa Bárbara, San Lázaro y la celebración de la Navidad, muchas de ellas con transmisión televisiva.

Se efectúan variadas actividades religiosas, entre misas, cultos, procesiones, peregrinaciones, ceremonias, rituales, toques de tambor, talleres, seminarios, congresos, que anualmente alcanzan la cifra de 200.

Funcionan con plena libertad cinco sinagogas judías y mil 119 logias masónicas.

Cuba es uno de los pocos países del mundo que, en menos de 20 años, ha recibido la visita de tres Papas de la Iglesia Católica, así como la de decenas de líderes mundiales y dirigentes de diferentes religiones, como la del Patriarca de toda Rusia, quien sostuvo un encuentro histórico con el Papa Francisco en La Habana.

Si para el Departamento de Estado, lo antes expuesto no es tener libertad religiosa ¿cómo se califica entonces?

Lo que Estados Unidos pretende es poner a la religión a conspirar contra el Gobierno cubano, tal y como hicieron desde 1959 cuando la CIA manipuló a la Iglesia Católica para ejecutar la criminal Operación Peter Pan que, mediante el engaño, separaron a 14 mil 48 niños de sus padres y los trasladaron sin acompañantes hacia Estados Unidos, algo que jamás podrán repetir.

Estados Unidos se cree con el derecho de juzgar a todos, pero los cubanos conocen la verdad de la sociedad que construyen, y por eso como dijo José Martí: “No hay más ley que la satisfacción de la conciencia”.

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