Argentina formalizza domanda contro gli USA per “Fondi avvoltoio”

Traduzione: Redazione di El Moncada www.cubadebate.cu

argeIl governo dell’Argentina ha formalizzato questo giovedì una domanda contro gli Stati Uniti davanti al Tribunale Internazionale dell’Aja, in relazione al conflitto con i cosiddetti “fondos buitres” (fondi avvoltoio), possessori di bonds che hanno messo a rischio l’economia del paese sudamericano e sono difesi da un giudice della città di New York.
“L’Argentina sostiene che gli Stati Uniti realizzarono violazioni della sovranità argentina e altre illegalità come risultato delle decisioni giudiziali adottate dai tribunali statunitensi in relazione alla ristrutturazione debito pubblico”, ha riassunto la Corte in un comunicato stampa diffuso a mezzogiorno.

La Corte Internazionale ha inviato ora la presentazione al governo degli Stati Uniti, che dovrà accettare la giurisdizione del tribunale affinché ci sia un caso. “Non effettuerà nessuna azione nel processo fino a quando gli Stati Uniti accetteranno la giurisdizione di questo tribunale”, hanno avvisato le autorità dell’Aja.

In un comunicato, la Presidenza del paese ha informato che ha fatto la presentazione contro gli Stati Uniti per la violazione del suo obbligo internazionale di rispettare la sovranità della Repubblica Argentina, in particolare le sue immunità sovrane, la violazione del suo obbligo internazionale di non applicare o stimolare misure di carattere economico e politico per forzare la volontà sovrana di un altro Stato e quella di esercitare in buona fede ed a norma di legge le funzioni giudiziali che la Repubblica l’Argentina ha accettato.

Ha considerato che “la responsabilità internazionale degli Stati Uniti per la violazione degli obblighi menzionati sorge, principalmente, dall’azione di uno dei suoi organi, il Potere Giudiziale”. E aggiunge che “dato che lo Stato è responsabile della condotta di tutti i suoi organi, le violazioni menzionate hanno generato una controversia tra la Repubblica Argentina e gli Stati uniti”, e perciò la sottomette alla Corte Internazionale.

“Nel caso gli Stati Uniti non accettassero la competenza della Corte, la Repubblica l’Argentina ritiene che quel paese sia obbligato di indicare un mezzo alternativo di soluzione pacifica per risolvere la presente controversia”, aggiunge la nota.

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