I media imperialisti “confondono” il Venezuela con l’Honduras

Ciro Brescia  https://albainformazione.com

venezuela congiura mediaticaAncora una volta, e sempre di più senza vergogna, i media del mainstream imperialista provano a seminare confusione, che come insegna un vecchio adagio, è sempre buona quando si tratta di fare la guerra.

Una guerra surrettizia, non dichiarata, ma con l’evidente obiettivo di intossicare coscienze e alzare cortine fumogene.

La mobilitazione reazionaria internazionale contro il Venezuela prova ad utilizzare i bambini, che vanno sempre bene per colpire al cuore dell’opinione pubblica mondiale.

Peccato che ancora un volta, qualcuno si sia, volutamente, come è ovvio che sia, sbagliato, ed abbia spacciato per venezuelane immagini che provengono da un altro tempo e da un altro spazio, quelli dell’Honduras del 2014.

Le foto dei neonati hondureni, nelle scatole di cartone sono state utilizzare per ricamarci altri infamanti articoli contro la Rivoluzione Bolivariana sui media internazionali. Notizie prontamente smentite, da  chi è stato tirato in ballo. A ondate si riattivano gli attacchi senza esclusione di colpi, prevalentemente mediatici ed economici, per adesso.

Quello stesso Honduras che faceva parte del blocco regionale del socialismo del XXI secolo, l’ALBA-TCP, di cui il Venezuela bolivariano, insieme a Cuba socialista, sono stati il nucleo fondatore, fino a quando, un golpe neoliberale, sostenuto come sempre dalle agenzie e dal governo targati USA, non ha scalzato il legittimo presidente Manuel Zelaya. Non ci stupiamo se poi la sanità honduregna sia ridotta a pezzi, senza nemmeno la Missione Barrio Adentro.

Le oligarchie imperialiste provano disperatamente a gettare discredito per isolare il Venezuela bolivariano che tesse in maniera sempre più solida le sue relazioni internazionali, proprio perché in questo momento la Rivoluzione bolivariano ed il governo di Maduro si proiettano internazionalmente, in senso antimperialista e socialista, come mai prima.

Il Venezuela bolivariano è stato premiato per due anni consecutivi dalla FAO per i successi ottenuti nell’ambito della lotta alla fame. Il programma di eradicazione mondiale della fame, non a caso porta il nome del Comandante Hugo Chávez.

Oggi il Venezuela è presidente di turno di 5 organismi internazionali: il Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL), il Mercato Comune del Sud (Mercosur), il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite e l’Unione delle Nazioni del Sud (UNASUR).

Motivi più che sufficienti per far sbavare di rabbia i nemici dichiarati della rivoluzione e del socialismo, se a questo si aggiunge che meno di 48 ore fa la comunità afro e latinoamericana del Bronx ha invitato la Ministra del Potere Popolare della Repubblica Bolivariana del Venezuela nel popolare quartiere di New York per inaugurare un murale per omaggiare il decimo anniversario della prima visita nel Bronx del Comandante Chávez, il quadro è completo.

Il Bronx riceve da anni dal Venezuela bolivariano il rifornimento energetico per garantire la copertura del riscaldamento delle famiglie che non possono permetterselo durante i rigidi inverni della Grande Mela.

Dove non sono arrivati i vari presidenti stars and stripes e i sindaci di New York, storicamente troppo impegnati a fare gli sceriffi e la guerra mondiale al “terrorismo”, quella che loro stessi alimentano (sic!), arriva la solidarietà popolare ed operaia della Rivoluzione bolivariana e delle politiche socialiste.

La guerra mediatica ed economica continuerà senza esclusione di colpi, con l’obiettivo di innalzare il livello dello scontro, nel momento in cui la borghesia lo riterrà opportuno per i suoi interessi. Da parte nostra continueremo con il nostro granito de arena, con sempre maggiore entusiasmo a stare al fianco della Rivoluzione bolivariana e contro il terrorismo mediatico delle oligarchie e i loro mediocri lacché.

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