MINSAP: a Cuba nessun caso di Ebola

Traduzione: Redazione di El Moncada http://www.rhc.cu

minsapIl direttore nazionale di epidemiologia del Ministero della Salute Pubblica, dottor Manuel Santín, ha affermato che fino al momento Cuba non riporta nessun caso della malattia virale Ebola (EVE).

In un incontro con la stampa nazionale, Santín ha detto che quella malattia grave, con un tasso di mortalità di fino al 90%, prima conosciuta come febbre emorragica, fino a questa data ha riportato1.711 casi e 932 decessi in Guinea Conakry, Sierra Leona, Liberia e Nigeria.

Ha precisato che la propagazione nell’Africa Occidentale, tra e dentro i paesi limitrofi che registrano la maggioranza dei casi, si deve all’alta circolazione di frontiera, a problemi nell’identificare e nel seguire i contatti, a pratiche non ottime di prevenzione e controllo delle infezioni, e l’esistenza di catene di trasmissione che non sono state scoperte.

L’esperto del MINSAP ha chiarito che anche se Cuba non ha voli diretti con le nazioni colpite dall’Ebola, l’introduzione del virus può succedere attraverso viaggiatori internazionali, fondamentalmente per via aerea, per cui dalle autorità nazionali vengono applicate le massime misure e sforzi per far fronte alla possibile introduzione.

Il dottor Santín ha ribadito l’importanza di conoscere le principali caratteristiche della malattia, tra cui il periodo di incubazione da due a 21 giorni, con una media da otto a 10 giorni, il modo e la trasmissione, i sintomi, così come anche le misure che permettano di aumentare la vigilanza, la prevenzione e il controllo nelle nazioni d’origine e nelle frontiere.

Ha assicurò che i collaboratori cubani non stanno lavorando dove ci sono focolai di questo male e si intensificano le misure individuali, tanto igieniche come di uso di mezzi di protezione, tra cui guanti, camici e mascherine.

In questo periodo quelli che sono venuti da quei paesi in vacanza sono stati posti in isolamento e vigilanza stretta per evitare che la malattia entri a Cuba, perché l’Ebola nel periodo di incubazione non ha sintomi, ha ribadito.

La globalizzazione e il cambiamento climatico pongono nuovi rischi, il mondo si caratterizza per molteplici epidemie come il Colera e l’AIDS, per questo Cuba si prepara per dare una risposta a questi problemi, e conta su un sistema di vigilanza epidemiologica ben strutturato, ha detto.

Da parte sua, il dottor Jorge Pérez, direttore dell’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí (IPK) ha spiegato che il primo focolaio di EVE è stato scoperto nel 1976 in Congo, e il pipistrello è il serbatoio naturale della malattia, registrando focolai causati da specie di gorilla e scimpanzé.

Lo scienziato dell’IPK ha sottolineato che il principale modo di trasmissione da persona a persona si ha mediante il contatto diretto tra secrezioni corporali (sangue, sudore, latte materno e seme, tra gli altri), e ha allertato che i sintomi come la febbre, il mal di testa, e brividi,si possono confondere con altre malattie.

Manuel Santín, ha detto che Cuba sta affrontando focolai locali di Dengue e Colera e fino a questa data ci sono 13 casi del virus Chikungunya, che si è esteso in alcuni paesi dell’America Latina e si trasmette attraverso la zanzara Aedes aegypti.

La lotta contro il vettore è una priorità nazionale per questo si intensificano le azioni dalla comunità, ha ribadito.

Ha insistito sulla necessità della prevenzione, primo antidoto per evitare qualunque malattia e ha richiamato a rafforzare le misure igienico sanitarie nel periodo di piogge e in estate che porta anche l’incremento di indisposizioni gastrointestinali.

 

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