Oggi lunedì 13, la 26ª Fiera Internazionale del Libro La Habana 2017, entra nel suo 5º giorno. Anche oggi nella sede principale de La Cabaña e nelle altre sedi del Vedado continuano a ritmo di libri le attività alle quali l’appuntamento invita nel suo capitolo della capitale, sino al prossimo 19 febbraio . Poi la Fiera si estenderà sino al 16 aprile nel resto delle province.
La partecipazione di 46 paesi che hanno portato nella capitale le loro proposte per realizzare un fruttifero scambio culturale e la presenza dei libri situati nella Grande Libreria e nei rispettivi stand delle case editrici, colorano il paesaggio della Fiera, dove si succedono le presentazioni e gli incontri che allo loro conclusione cedono lo spazio ad altri previsti in un permanente ambiente letterario.
Nella seconda giornata si sono svolti vari colloqui in cui è stato analizzato il pensiero, con la vita del Comandante in Capo Fidel Castro, amante instancabile della lettura, per rendere un meritato omaggio al principale gestore della Fiera del Libro mentre nel padiglione del Canada, paese invitato d’onore della Fiera, si svolgono le presentazioni dei libri degli scrittori di questo paese, con spazi per incontri dove si parla con loro di letteratura.
I premi nazionali di Letteratura e Scienze Sociali sono stati assegnati, e per oggi si prevedono le consegne dei premi nazionali di Edizione e di Disegno del libro. Stamattina inoltre comincia nel Centro Dulce María Loynaz il VII Incontro deiGiovani scrittori dell’America Latina e dei Caraibi e nel Hotel Meliá Habana si realizzerà l’Incontro degli editori Cuba-Stati Uniti.
L’opera di Armando Hart Dávalos, intellettuale e politico al quale è dedicata la Fiera, è presente per tutta la settimana nel Centro degli Studi Martiani e nel Memoriale José Martí.
Fidel, scudo e bandiera nella Fiera del Libro de L’Avana
L’esposizione *Fidel, scudo e bandiera* – con opere di artisti cubani di varie generazioni- riceve il visitatore nel padiglione dedicato al leader della Rivoluzione nella Fiera Internazionale del Libro de L’Avana (FIL).
Opere come *Fidel in rosso*, di Nelson Domínguez; *Fidel*, di Kamyl Bullaudy; *Mi escudo*, di Sándor González; *República*, di Diana Balboa; *Comenzaron los ciclones*, di Flora Fong e *Los Montunos*, di Eduardo Roca (Choco), formano parte dell’esposizione inaugurata venerdì 10 nella sala K-5 della Fortezza di San Carlos de La Cabaña.
Precisamente, in questo locale radica il progetto culturale *La nostra storia e Fidel*, uno spazio multidisciplinare con un programma dedicato al leader che mostra alcune delle sue azioni indirizzate a fomentare la cultura in questo paese.
Eugenio Suárez, direttore dell’Ufficio dei Temi Storici del Consiglio di Stato, ha detto che la Fiera del Libro de L’Avana è anche continuazione e sintesi dell’opera del Comandante in Capo, che è stato un grande promotore della lettaratura nazionale.
Il padiglione accoglie anche vari libri della collezione personale del leader cubano, e altri 24 títoli su di luí che sono a disposizione del pubblico in questa 26ª edizione della FIL.
Inoltre è stato realizzato il colloquio intitolato *Fidel, política e cultura*, che ha convocato un gruppo di intellettuali nella sala Nicolás Guillén, de La Cabaña. In altri incontri si rifletterà attorno al suo lavoro in ambiti come la solidarietà, l’internazionalismo e il giornalismo.
La 26ª ’edizione del più importante avvenimento letterario ed editoriale di Cuba si concluderà a L’Avana il 19 febbraio e s’estenderà lentamente in tutte le province del paese per terminare il 16 aprile a Santiago di Cuba.
Consegnato a Eusebio Leal Spengler il Premio Nazionale di Scienze Sociali
La sala Nicolás Guillén ha accolto, sabato 1º febbraio, importanti intellettuali dell’Isola, amici e compagni dello storiografo e lavoratori dello stesso Ufficio che lui dirige, che si sono riuniti per festeggiare chi ha dedicato tutta la vita ad esaltare la cultura e l’identità nazionale.
Perchè Leal è stato un cultore e un eterno innamorato di Cuba “Patria amatissima”, come lui stesso ha dichiarato.
Con la presenza di Abel Prieto Jiménez, Ministro di Cultura; Juan Rodríguez Cabrera, Presidente dell’Istituto Cubano del Libro e del Comitato Organizzatore della Fiera del Libro 2017, tra le altre personalità, si è svolto questo incontro molto atteso da tutti noi che ammiriamo l’opera e il lavoro di Eusebio Leal, un ferreo difensore del nostro patrimonio, fedele erede del suo predecessore il Dottor Emilio Roig de Leuchsenring.
La giuria, presieduta dalla Dott. Ana Cairo Ballester, ha assegnato il Premio al Dottor Leal per la sua comprensione del Scienze Sociali e delle Umanità, con il loro carattere integrale nel quale si articolano gli impatti sociali, colturali ed economici. Per il suo apporto alla conservazione e rivitalizzazione sociale de L’Avana come città, con la moltiplicazione al resto delle città del paese.
Per il lavoro pedagogico non solo attraverso una vasta docenza, ma anche per la sua diffusione attraverso la radio, la televisione e lo scambio personale.
Con una vasta opera saggistica e analitica sulle più differenti sfumature che rappresenta l’essere cubano, Eusebio Leal Splenger ha ottenuto questo Premio Nazionale di Scienze Sociali che si somma a un lungo elenco di distinzioni nazionali e internazionali che avallano la sua estesa traiettoria alla guida dell’ Ufficio dello Storiografo di Città de L’Avana, ma soprattutto la sua passione per il riscatto del nostro Patrimonio .
Fumetti in tempi di ribellione
Per bambini e adolescenti , l’editrice Pablo de la Torriente Brau ha portato alla 26ª Fiera internazionale del Libri i libri a fumetti *Fidel, il ribelle* e *Il tempo delle lucciole, passaggi dell’infanzia di Fidel* come parte della Collazione 90º anniversario del Comandante in Capo.
I due volumi sono stati presentati nel Salone di Maggio del Pabellón Cuba, sede parallela dell’evento letterario iniziato giovedì 9 nella capitale.
Con il testo di Ángel Velazco, *Fidel, il ribelle* riunisce diverse storie ispirate ad aneddoti della vita del leader rivoluzionario, con i disegni di diversi artisti grafici.
“Questa pubblicazione è dedicata a bambini e adolescenti che necessitano tanto avvicinarsi alla figura di Fidel ed è anche una mostra dell’importanza che ha il fumetto come genere”, ha detto Velazco parlando del testo che i lettori possono comprare al modico prezzo di sette pesos nazionali, ossia trenta centesimi di euro.
“Il tempo delle lucciole”, concepito partendo da passaggi dell’infanzia del Comandante in Capo, con illustrazioni di María Ester Lemus, Wimar Verdecia e Irán Hernández Castillo è stato presentato dal suo editore Omar Felipe Mauri che ha spiegato i particolari della realizzazione del libro presentato l’anno scorso e perchè è importante avvicinarsi all’infanzia del leader.
“L’infanzia è quando si costruisce l’architettura definitiva dell’essere umano”, ha detto.
Nella controcopertina si legge : “Niente è più cubano e più dell’infanzia delle lucciole che volano libere e annunciano la primavera. Questa energia di libertà e di voglia di fare che hanno sempre i bambini e le bambine, cresce con la forza della conoscenza e dello studio.
L’infanzia di Fidel è stata così, un bambino che come tutti portava la luce nella fronte e che scoperse un’avventura appassionante: la vera fortuna di sapere e d’essere utile facendo, come diceva Martí, una cosa buona ogni giorno. Per questo precisamente Fidel non ha smesso d’essere un bambino né d accompagnare la mia infanzia”.
La giornata della presentazione dei titoli della editrice Pablo ha accolto anche la seconda edizione del volume *Fidel giornalista*, un’opera realizzata dalla giornalista e scrittrice Ana Núñez Machín.
Il testo offre un avvicinamento al giornalismo realizzato da Fidel dal 1952 al 1958 e di articoli scritti da professionisti che hanno avuto il privilegio di lavorare con il Comandante come Marta Rojas, Ernesto Vera, Juan Marrero, Katiuska Blanco e Tubal Páez, che ha tenuto un breve discorso per la presentazione.
“Fidel è semmpre stato un grande comunicatore. Lui ha usato il giornalismo da quando era molto giovane per esprimere le sue idee. Per me che ho avuto il privilegio di conoscere il libraio che consegnava i libri al giovane Fidel, è stato un onore realizzare questo libro”, ha assicurato l’autrice che ha dedicato molti anni a questa investigazione prima di terminarla.