50º Anniversario dell’assassinio del Che

Siccome  consideriamo che non ci sia miglior parola della sua per raccontare, Granma riproduce frammenti di questo diario e precisamente i riassunti di ogni fine mese, dove si uniscono le analisi dei fatti, le valutazioni della truppa e le proiezioni per il futuro.

ANALISI DEL MESE

Anche se non ho notizie su quello che è avvenuto nell’accampamento, tutto marcia aprossimatamente bene,  con le dovute eccezioni, fatali in questo caso.

Non ci sono notizie dall’estero dei due uomini che dovevano mandare per completare il gruppo; il Francese dev’essere a La Paz per alcuni giorni nell’accampamento; non ho notizie degli argentini né del Cinese.

I messaggi si ricevono bene nelle due direzioni,  l’atteggiamento del partito continua ad essere vacillante e doppio ed è il meno che  si può dire  di questo anche se resta una dichiarazione che potrà essere definitiva quando parlerò con la nuova delegazione.

La marcia è stata realizzata abbastanza bene, ma con la disgrazia dell’incidente che è costato la vita a Benjamín; la gente è ancora debole e non tutti i boliviani resisteranno.

Gli ultimi giorni di fame hanno debilitato l’entusiasmo, caduta che è divenuta ancora più evidente quando ci siamo divisi.

Dei cubani, due di quelli con poca esperienza, Pacho e il Rubio, non hanno ancora risposto, Alejandro lo ha fatto pienamente; tra i vecchi, Marcos dà continui problemi e Ricardo non sta compiendo come dovrebbe.

Gli altri bene. La prossima tappa sarà di combattimento, decisiva.

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