Cooperazione, parola chiave per lo sviluppo dei Caraibi

Cuba dà una grande importanza ai Caraibi, ha sostenuto ieri mercoledì 8 marzo  Ileana Núñez, Viceministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero inaugurando a L’Avana la I Conferenza di Cooperazione dell’Associazione degli Stati dei Caraibi – AEC.


La viceministro ha risaltato che come parte di questa cooperazione si sono laureati a Cuba circa 20000 studenti dei paesi della AEC, che circa 3000 ragazzi della regione  studiano nell’isola più grande delle Antille e che circa 30000 cubani collaborano in questa zona, la maggioranza nella sfera della sanità.

“L’appuntamento ha detto Ileana Núñez,  risponde all’aspirazione d’offrire importanza che necessita l’Associazione, creata a Cartagena de Indias e che sarà un’opportunità per valutare capacità, unire gli sforzi e integrarci, con l’obiettivo di realizzare lo viluppo sostenibile dei nostri paesi.

In questo contesto la AEC ha una funzione d’orientamento di grande importanza, per contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico delle nostre popolazioni”, ha aggiunto parlando nel Hotel Habana Libre, sede dell’incontro .

In un altro momento ha sostenuto che la presenza di 71 delegazioni è una mostra dell’importanza che tutti i paesi membri associati e invitati danno all’incontro.

Ileana Núñez  ha parlato delle sfide che deve affrontare la regione dei Caraibi, come lo scontro al cambio climatico e il trasporto, poi ha esortato a rispettare e scambiare progetti che fomentino soluzioni su questi temi di grande importanza per la zona.

Nella giornata inaugurale della Prima Conferenza di Cooperazione è intervenuta anche la segretaria generale della AEC , June Soomer,  che ha riconosciuto che dalla sua creazione nel 1994, il meccanismo ha pianificato progetti essenziali per lo sviluppo.

“Questa conferenza è essenziale e opportuna perché la crescita della nostra AEC  ci permetterà di creare spazi per la cooperazione” ha indicato la diplomatica di Santa Lucía.

La Soomer  ha riferito anche che la AEC è un’organizzazione predisposta  per divenire un meccanismo di cooperazione per il *Gran Caribe*, per contribuire allo sviluppo come aspiravano i padri fondatori.

Lo sviluppo è presente in tutto quello che l’associazione dei Caraibi realizza e per farlo i nostri paesi devono ampliare e approfondire la loro rete di collaboratori.

“Questo sarà uno spazio per rinforzare l’alleanza e il dialogo”, ha detto ed ha ringraziato Cuba per averlo iniziato.

“Il Mare dei Caraibi è il patrimonio comune dei popoli della zona”, ha sottolineato la  Soomer  segnalando il suo potenziale e le opportunità di
cooperazione che hanno i Caraibi.

La collaborazione è  stata una delle ragioni principali quando è stata creata la AEC,  per cui speriamo che in questo appuntamento si discuteranno dettagliatamente i progetti che si presenteranno in questo senso.

June Soomer  ha considerato che per ottenere risultati e uno sviluppo sostenibile, la nostra cooperazione dev’essere sostanziale, basata  in soci  impegnati.

“Dobbiamo creare  iniziative insieme, che offrano spazi a tutti gli interessati. Siamo impegnati con questo”, ha aggiunto.

La Prima Conferenza di Cooperazione dell’Associazione degli Stati dei Caraibi- AEC la sigla in spagnolo, è iniziata mercoledì 8 marzo a L’Avana con l’obiettivo di  unire progetti di sviluppo tra i paesi dei Caraibi.

Le autorità cubane hanno sostenuto che durante l’evento che si realizza nel Hotel Habana Libre, si dibatteranno  temi essenziali per la zona, come il turismo e il commercio.

Partecipano all’appuntamento rappresentanti dei paesi membri associati, osservatori di altre nazioni interessate a rinforzare le loro relazioni con la comunità dei Caraibi, programmi e fondi delle Nazioni Unite.

Questo incontro è stato convocato in maniera congiunta dalla Segreteria Generale della AEC e da Cuba nella sua condizione di presidente pro tempore del Consiglio dei Ministri di questo meccanismo  che vuole dare un impulso alla cooperazione tra i membri della Comunità.

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