La guerra economica contro il Venezuela in stile Cile 1973 è una leggenda vi dicono sui media mainstream nostrani.
Sono quegli stessi media che del resto mentono sapendo di mentire su tutti gli argomenti di politica internazionale.
A proposito, censurata dai liberi giornali nostrani, in Brasile sono stati sequestrati 40 milioni di bolivares venezuelani nascosti in una favela di Rio. Esportare banconote venezuelane per far fallire il governo di Maduro è una delle tecniche studiate dalla CIA. Si tratta tecnicamente di guerra economica.
La polizia di Rio, riporta Telesur, hanno agito dopo aver ricevuto una chiamata anonima e sono intervenuti nel quartiere di Caju dove hanno trovato 40 milioni di bolivares in banconote nascoste in un veicolo che apparteneva ai capi del traffico di droga della regione.
La notizia segue quella, anche essa censurata dai nostri media liberi, del 13 febbraio scorso quando in Paraguay sono stati sequestrati 30 tonnellate di banconote di 50 e 100 Bolivar a Salto del Guaira (al confine con il Brasile).
Il Ministero degli Interni, della Giustizia e della Pace venezuelano stima che più di 300.000 milioni di Bolivar, in denominazione di 100, siano illegalmente usciti dal paese. Si tratta tecnicamente di guerra economica.
Delcy Rodrìguez: “Il Venezuela aspetta ancora le scuse ufficiali del presidente del Perù Kuczynski”
Il ministro del Potere Popolare per gli Affari Esteri, Delcy Rodríguez, ha smentito le dichiarazioni del ministro degli Esteri peruviano, Ricardo Luna, che ha criticato la reazione negativa delle autorità venezuelane riguardo i commenti del presidente del paese andino, Pedro Pablo Kuczynski, contro l’America Latina.
“Il ministro degli Esteri Ricardo Luna @CancilleriaPeru, dimentica che il suo presidente, il signor Kuczinski, ha chiamato con l’appellativo di “cani simpatici” i popoli della Grande Patria. Il ministro Luna si dipinge come una vittima anche se è stato il presidente del Perù a offendere ed attaccare i popoli dell’America Latina e dei Caraibi”, ha denunciato il diplomatico venezuelano attraverso il suo account Twitter.
Inoltre, il ministro Rodríguez ha sottolineato che la Repubblica Bolivariana del Venezuela attende ancora le scuse pubbliche del presidente Kuczynski, nei confronti dei popoli latinoamericani e caraibici.
All’inizio di questo mese il Presidente peruviano, durante un intervento presso la Princeton University, aveva affermato che “gli Stati Uniti si concentrano su quelle aree dove ci sono problemi come, ad esempio, il Medio Oriente; non investono molto tempo in America Latina perché è come un simpatico cane che sta dormendo su un tappeto e che non crea nessun problema … ma, nel caso del Venezuela, si tratta invece di un grosso problema”.
Questi commenti sono stati fortemente respinti dalle autorità venezuelane, che hanno invitato il presidente a ritrattare e chiedere scusa per aver offeso l’onore latinoamericano e caraibico.
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