Perché gli USA non possono importare da Cuba?

Angélica Paredes López http://www.radiorebelde.cu

Il 23 marzo 1962, il Dipartimento del Tesoro nordamericano ha annunciato la proibizione di entrata in quel territorio di qualunque prodotto elaborato, totalmente o parzialmente, con prodotti di origine cubana, anche se l’elaborazione avvenisse in un paese terzo.

Un mese prima, il 3 febbraio 1962, il presidente John Kennedy aveva decretato il blocco totale contro Cuba.


Ma già dal 1959, gli Stati Uniti andavano applicando politiche volte essenzialmente a rompere punti vitali della difesa e dell’economia cubane, quali la soppressione della quota dello zucchero, e la non fornitura e raffinazione di petrolio da parte delle industrie petrolifere nordamericane che monopolizzavano l’attività energetica.

Paralizzare il paese, quello era l’intento che non sono riusciti a realizzare, così come anche un subdolo boicottaggio a qualunque acquisto di pezzi di ricambio per l’industria cubana, tutta di fabbricazione nordamericana.

Le misure adottate dal Governo Rivoluzionario destinate a recuperare le ricchezze del paese e a metterle al servizio del popolo hanno dato un duro colpo agli interessi dei grandi monopoli statunitensi che per più di mezzo secolo hanno saccheggiato le risorse dell’Isola e hanno dominato la nazione cubana.

Durante più di 50 anni, successive amministrazioni statunitensi hanno mantenuto il blocco, una politica che potrà essere levata definitivamente solo dal Congresso degli Stati Uniti.

Dopo gli annunci del 17 dicembre 2014, quando il presidente Barack Obama ha riconosciuto il fallimento della politica seguita contro Cuba, sono molti nel mondo quelli che credono che il blocco sia già roba del passato.

Tuttavia, la realtà è che rimane, nonostante i pacchetti di misure adottati dal governo di Obama, l’ultimo dei quali in ottobre dell’anno scorso.

Come ha ben ribadito Josefina Vidal, direttrice generale per gli Stati Uniti del Ministero degli Esteri, dopo i cinque pacchetti di misure annunciati dalla precedente amministrazione nordamericana, oggi si mantengono, in senso generale, le proibizioni per le importazioni di prodotti cubani in quel paese.

Il Congresso statunitense è l’organo autorizzato a revocare le leggi che sostengono il blocco contro Cuba e a decretare la sua fine; ma questo atto può essere preceduto dallo smontaggio della maggior parte delle restrizioni che lo formano attraverso azioni esecutive del Capo della Casa Bianca.

Rivedendo la cronologia di quell’assurda politica che dura più di cinquant’anni, constatiamo che il blocco persiste, e che le misure adottate dalla precedente amministrazione statunitense , sono positive ma beneficiano più gli Stati Uniti che Cuba.

55 anni dopo, perché non autorizzare l’importazione negli Stati Uniti di qualunque merce fabbricata o derivata di prodotti coltivati, prodotti o fabbricati a Cuba da imprese statali, cosa che è stata consentita solo ai prodotti biofarmaceutici?

In definitiva, il blocco di Washington contro Cuba è obsoleto e dovrà essere levato.

Traduzione: Redazione di El Moncada

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